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Sicurezza informatica

L’ascesa dei chatbot IA: più dati, più pericoli.

È probabile che gli strumenti di intelligenza artificiale generativa che stanno diffondendosi sempre di più tra il pubblico siano di tipo trasformativo.

Questi cosiddetti chatbot utilizzano algoritmi integrati e miliardi di punti dati raccolti da Internet per generare testi, video e immagini. Le interazioni con l’utente avvengono tramite funzioni di chat di facile utilizzo.

Ma prima di approfondire l’argomento, è importante capire una cosa: i chatbot sono profondamente diversi dai motori di ricerca “unidirezionali” che tutti noi usiamo. Quando si tratta di un chatbot, le query effettuate, le informazioni contenute nel nostro profilo, i dati rilevati dal nostro computer (indirizzo IP, ecc.) vengono archiviati e utilizzati ai fini di addestramento dell’IA.

Tale è la natura dell’IA che i chatbot imparano costantemente e diventano sempre più intelligenti, il che può rendere chiunque più vulnerabile alla criminalità informatica e, con lui, la sua famiglia o la sua azienda.

Pertanto, è fondamentale limitare coscienziosamente le informazioni che inseriamo nel sistema, a partire da come impostiamo l’account chatbot.

Ecco alcuni modi di proteggersi.

Innanzitutto, capire come funzionano i chatbot

Una nuova generazione di strumenti di intelligenza artificiale (IA) sta spopolando a livello globale favorendo grandi investimenti. Le aziende di tutto il mondo stanno adottando questi strumenti per aumentare l’efficienza e creare potenziali prodotti e servizi che promettono di trasformare i vari settori in modi non ancora del tutto prevedibili.

In effetti, tra i lettori o tra i loro figli ci potrebbe essere già chi utilizza ChatGPT, Bard, Jasper o un altro strumento di chatbot dotato di intelligenza artificiale generativa come aiuto per redigere una lettera, una tesi o un curriculum. Questi strumenti si prestano anche a essere esplorati per trovare modi di utilizzarli per lavorare in modo più efficiente.

Ma attenzione: i chatbot sono più intelligenti e raccolgono più informazioni rispetto ai motori di ricerca e alle app che usiamo normalmente, ad esempio per controllare il meteo, ordinare la consegna di cibo a domicilio o prenotare una corsa o un passaggio in auto. Con i chatbot:

  • ogni interazione viene registrata e salvata (anche se una chat o una query viene eliminata, ne esiste una copia anonimizzata)1
  • Vengono acquisite anche le informazioni relative al profilo utente: indirizzo IP, posizione, numero di telefono, dati di accesso, informazioni sul dispositivo (marca, modello), cookie del browser, attività di rete, ecc.2
  • I dati e le informazioni dell’utente vengono estratti dalle pagine dei social media, ad esempio, e da altri siti e servizi online e vengono poi aggregati.3

Inoltre, in quanto strumenti progettati per essere utilizzati dal pubblico, le informazioni conservate dai chatbot sono ampiamente accessibili, a differenza degli strumenti proprietari di intelligenza artificiale che molte aziende utilizzano per migliorare l’efficienza e immettere nuovi prodotti e servizi sul mercato.

Con ogni chat e punto dati inserito, un chatbot è in grado di formulare ipotesi ben informate, che potrebbero esserci di aiuto nel breve termine. Ma tutto questo potrebbe anche essere sfruttato dai criminali informatici per prendere di mira l’utente o i suoi familiari. 

È importante sapere anche che i chatbot attualmente diffusi a livello mondiale non sono ancora soggetti ad alcuna regolamentazione governativa.

Dobbiamo fare attenzione al momento di creare e impostare un account

La natura conversazionale degli strumenti di intelligenza artificiale generativa spesso porta le persone a inserire più informazioni di quelle che normalmente farebbero in un motore di ricerca.

Prima di iniziare, è importante adottare queste semplici precauzioni:

Anonimizzare il profilo

  • Quando ci si iscrive a un chatbot si raccomanda di creare un nuovo indirizzo e-mail dedicato. Evitare di utilizzare l’account e-mail che si utilizza per operazioni bancarie, in ambito lavorativo, sui social media o per altri servizi personali.
  • Si raccomanda altrettanta cautela con il numero di telefono inserito e con altri identificatori forniti
  • Utilizzare una VPN per anonimizzare ulteriormente il proprio profilo e la connessione con il chatbot in modo che le interazioni siano crittografate. Ciò impedirà inoltre al sistema di rilevare l’indirizzo IP e l’ubicazione del dispositivo utilizzato

Fare attenzione al momento di scegliere un servizio

  • Utilizzare un servizio di intelligenza artificiale generativa affidabile, disponibile negli app store di Apple e di Google. Oppure utilizzare un servizio direttamente con il browser. Usare prudenza nell’utilizzare nuovi strumenti sperimentali di intelligenza artificiale
  • Creare una password complessa per il programma per impedire a terzi di accedere alla cronologia della nostra chat
  • Utilizzare l’autenticazione a due fattori, se disponibile

Agire con discrezione e attenzione

  • Non divulgare informazioni sensibili e personali nel chatbot, ad esempio nomi di persone, compleanni, informazioni fiscali, indirizzi geografici, ecc. (Se non vogliamo vedere tali informazioni pubblicate su un giornale, non inseriamole in un chatbot)
  • Se abbiamo bisogno di aiuto per scrivere un curriculum, ad esempio, forniamo i parametri di sistema da utilizzare, non informazioni personali
  • Disattivare la raccolta dei dati: se non si desidera che le nostre chat o conversazioni vengano utilizzate a fini di addestramento, aprire le Impostazioni del chatbot e selezionare le caselle appropriate
  • Disconnettersi dopo ogni chat: come con una transazione bancaria online, proteggere le informazioni disconnettendosi al termine di ogni chat. Ciò impedirà al sistema di continuare ad apprendere ulteriormente chi siamo e cosa stiamo facendo
  • Eliminare regolarmente i cookie e la cronologia dell’account, in modo che il chatbot non possa continuare a raccogliere informazioni e saperne di più su di noi

Proteggersi dai criminali informatici

Gli strumenti pubblici di intelligenza artificiale offrono agli hacker e ai criminali informatici nuovi modi per attività di profilazione e mirate su di noi e sulle nostre famiglie. Grazie ad essi possono ad esempio:

  • Compilare codici e malware più raffinati per accedere ai sistemi che usiamo regolarmente
  • Generare e-mail di phishing in varie lingue senza segni rivelatori di falsificazione, come errori grammaticali o di ortografia
  • Creare disinformazione o contaminare i dati usati da strumenti esistenti.

Per far fronte a questa grave minaccia occorre adottare misure aggiuntive per verificare che tutte le e-mail, le telefonate e gli SMS ricevuti provengano da una fonte valida. (Convalidare sempre la fonte tramite un canale separato. Non premere né fare semplicemente clic su Rispondi.)

È particolarmente importante verificare qualsiasi richiesta in cui si chiede di modificare il numero di un conto bancario o altre informazioni critiche.

Inoltre, bisogna assicurarsi di disporre delle seguenti protezioni di sicurezza informatica di base:

Utilizzare l’autenticazione a più fattori ovunque sia disponibile

  • Proteggere gli account di online banking, gli account e-mail, quelli dei social media, quelli usati per lo shopping, quelli per la raccolta delle miglia aeree e gli altri account che usiamo, per rendere molto più difficile a terzi accedere alle nostre informazioni e alle nostre risorse

Utilizzare password complesse e univoche

  • Prendere in considerazione l’utilizzo di un gestore di password affidabile dotato di crittografia per mantenere le password sicure e aggiornate

Mantenere costantemente in esecuzione il controllo antivirus

  • Mantenere un software di protezione sempre attivo in background su tutti i dispositivi digitali e mobili per impedire l’ingresso di malware

Mantenere aggiornati i sistemi operativi del dispositivo

  • Aggiornare tempestivamente il software di sistema ogni volta che è disponibile una nuova versione per riparare eventuali falle che gli hacker potrebbero tentare di sfruttare

Una minaccia emergente: deepfake vocali

Con l’intelligenza artificiale, le voci delle persone nelle piattaforme di social media, nei webinar, e nel corso delle chiamate zoom possono essere facilmente registrate e replicate.

I criminali informatici combinano i cosiddetti “deepfake” vocali con il profilo e/o le informazioni bancarie della vittima in una gamma continuamente crescente di schemi.

Nella cosiddetta “truffa del finto nipote”, ad esempio, i truffatori mirano a indurre i membri più anziani della famiglia a inviare denaro riproducendo una registrazione di un parente più giovane che presumibilmente chiede aiuto. Una misura preventiva è stabilire una parola di sicurezza per la famiglia. Questa può aiutare a determinare se una chiamata di emergenza proviene effettivamente da un membro della famiglia in difficoltà.

È importante sapere anche che J.P. Morgan dispone di strumenti per rilevare voci sintetiche nonché di molteplici processi e procedure per contribuire a mitigare i tentativi di truffa. Inoltre, J.P. Morgan utilizza più misure di autenticazione per verificare l’identità dei clienti.

Noi possiamo essere di aiuto

Il Suo team J.P. Morgan può fornire indicazioni sulle best practice e risorse per preservare la sicurezza informatica di noi stessi, la nostra famiglia e le nostre informazioni. Visiti il nostro Hub per la prevenzione delle frodi informatiche, per maggiori informazioni.

1 https//help.openai.com/en/articles/7730893-data-controls-faq

2 https://help.openai.com/en/articles/7885016-chatgpt-ios-app-frequently-asked-questions

3 https://www.chatbot.com/academy/chatbot-designer-free-course/data-collection

Gli strumenti di intelligenza artificiale di facile utilizzo potrebbero presto cambiare la nostra vita lavorativa e scolastica. Ma comportano una serie di nuove minacce alla privacy. Ecco alcuni modi di proteggersi.

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Informazioni importanti

PRINCIPALI RISCHI

Il presente materiale è esclusivamente a scopo informativo e può illustrare alcuni prodotti e servizi offerti dalle divisioni di gestione patrimoniale di J.P. Morgan, che fanno parte di JPMorgan Chase & Co. (“JPM”). I prodotti e i servizi descritti, nonché le commissioni, gli oneri e i tassi di interesse associati, sono soggetti a modifica come previsto dai contratti di apertura del conto e possono differire a seconda dell’area geografica.Non tutti i prodotti e i servizi sono disponibili in tutte le aree geografiche. Il cliente con disabilità che necessiti ulteriore supporto per accedere a questo materiale, è pregato di rivolgersi al proprio team J.P. Morgan o di contattarci all'indirizzo accessibility.support@jpmorgan.com per ricevere assistenza. Si prega di leggere tutte le Informazioni importanti.

RISCHI E CONSIDERAZIONI GENERALI

Qualsiasi opinione, strategia o prodotto citato nel presente materiale potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori ed è soggetto a rischi. Il capitale restituito può essere inferiore a quello inizialmente investito e i rendimenti passati non sono indicatori attendibili dei risultati futuri. Le scelte di allocazione/diversificazione di portafoglio non garantiscono un rendimento positivo né eliminano il rischio di perdite. Nessuna parte del presente materiale deve essere utilizzata fuori contesto per prendere decisioni di investimento. Si raccomanda di valutare attentamente se i servizi, i prodotti, le classi di attivo (ad es. azioni, obbligazioni, investimenti alternativi, materie prime ecc.) o le strategie discusse sono idonee alle proprie esigenze. Prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento è necessario altresì considerare gli obiettivi, i rischi, gli oneri e le spese associati a un servizio, un prodotto o una strategia. A tal proposito e per informazioni più dettagliate, nonché per discutere di obiettivi/situazione, contattare il team J.P. Morgan.

LIBERATORIA

Si ritiene che le informazioni contenute nel presente materiale siano affidabili; tuttavia, JPM non ne attesta né garantisce l’accuratezza, l’affidabilità o la completezza e declina qualsiasi responsabilità per eventuali perdite o danni (diretti o indiretti) derivanti dall’uso totale o parziale del presente materiale. Non si rilascia alcuna dichiarazione o garanzia riguardo a calcoli, grafici, tabelle, diagrammi o commenti contenuti nel presente materiale, che vengono forniti esclusivamente a scopo illustrativo/di riferimento. I pareri, le opinioni, le stime e le strategie descritti nel presente materiale si basano sul nostro giudizio delle condizioni di mercato attuali e possono variare senza preavviso. JPM non si assume alcun obbligo di aggiornamento delle informazioni contenute nel presente materiale in caso di eventuale variazione delle stesse. I pareri, le opinioni, le stime e le strategie descritti in questa sede possono essere diversi da quelli espressi da altre divisioni di JPM o da pareri espressi per altri fini o in altri contesti; il presente materiale non deve essere considerato un rapporto di ricerca. I rischi e i risultati indicati si riferiscono unicamente agli esempi ipotetici citati; i rischi e i risultati effettivi variano in base alle circostanze specifiche. Le affermazioni prospettiche non dovrebbero essere considerate come garanzie o previsioni di eventi futuri.

Nessun contenuto del presente documento è da interpretarsi quale fonte di obbligo di diligenza da osservarsi nei confronti del cliente o di terzi o quale rapporto di consulenza con il cliente o con terzi. Nessun contenuto del presente documento è da considerarsi come offerta, sollecitazione, raccomandazione o consiglio (di carattere finanziario, contabile, legale, fiscale o di altro genere) fornito da J.P. Morgan e/o dai suoi funzionari o agenti, indipendentemente dal fatto che tali comunicazioni siano avvenute a fronte di una richiesta del cliente o meno. J.P. Morgan e le sue consociate e i suoi dipendenti non forniscono consulenza fiscale, legale o contabile. Prima di effettuare una transazione finanziaria si raccomanda di consultare il proprio consulente fiscale, legale e contabile.

INFORMAZIONI IMPORTANTI SUGLI INVESTIMENTI E SU POTENZIALI CONFLITTI D’INTERESSE

Potranno sorgere dei conflitti d’interesse laddove JPMorgan Chase Bank, N.A. o una delle sue consociate (collettivamente “J.P. Morgan”) abbiano un incentivo effettivo o apparente, economico o di altro tipo, ad adottare nella gestione dei portafogli dei clienti comportamenti che potrebbero avvantaggiare J.P. Morgan. Potrebbero ad esempio insorgere conflitti d’interesse (ammesso che le seguenti attività siano abilitate nel conto): (1) quando J.P. Morgan investe in un prodotto d’investimento, come un fondo comune, un prodotto strutturato, un conto a gestione separata o un hedge fund emesso o gestito da JPMorgan Chase Bank, N.A. o da una consociata come J.P. Morgan Investment Management Inc.; (2) quando un'entità di J.P. Morgan riceve servizi, ad esempio di esecuzione e compensazione delle transazioni, da una sua consociata; (3) quando J.P. Morgan riceve un pagamento a fronte dell’acquisto di un prodotto d’investimento per conto di un cliente; o (4) quando J.P. Morgan riceve pagamenti per la prestazione di servizi (tra cui servizi agli azionisti, di tenuta dei registri o deposito) in relazione a prodotti d’investimento acquistati per il portafoglio di un cliente. Altri conflitti potrebbero scaturire dai rapporti che J.P. Morgan intrattiene con altri clienti o quando agisce per proprio conto.

Le strategie d'investimento, selezionate tra quelle offerte dai gestori patrimoniali di J.P. Morgan ed esterni, sono sottoposte al vaglio dei nostri team di ricerca sui gestori. Partendo da questa rosa di strategie, i team di costruzione del portafoglio scelgono quelle che a nostro avviso meglio rispondono agli obiettivi di allocazione di portafoglio e ai giudizi prospettici al fine di soddisfare l’obiettivo d’investimento del portafoglio.

In linea di massima, viene data preferenza alle strategie gestite da J.P. Morgan. Prevediamo che, subordinatamente alle leggi applicabili e ai requisiti specifici del conto, la percentuale di strategie del Gruppo potrebbe essere elevata (anche fino al 100 %) per i portafogli incentrati, ad esempio, sugli strumenti di liquidità e sulle obbligazioni di qualità elevata.

Anche se le strategie gestite internamente si allineano bene ai nostri giudizi prospettici e sebbene conosciamo i processi d’investimento e la filosofia di rischio e di compliance della società, è importante osservare che l’inclusione di strategie gestite internamente genera un maggior livello di commissioni complessive a favore di J.P. Morgan. In alcuni portafogli diamo la possibilità di optare per l'esclusione delle strategie gestite da J.P. Morgan (al di fuori dei fondi cash e di liquidità).

I Six Circles Funds sono fondi comuni registrati negli Stati Uniti e gestiti da J.P. Morgan, che si avvalgono della sub-consulenza di terzi. Sebbene siano considerati strategie gestite internamente, JPMC non applica una commissione per la gestione dei fondi o altri servizi legati ai fondi.

INFORMAZIONI SU ENTITÀ GIURIDICHE, NORMATIVE E MARCHI

Negli Stati Uniti, i conti bancari di deposito e i servizi affini, come i conti correnti, conti risparmio e prestiti bancari, sono offerti da JPMorgan Chase Bank, N.A., membro della FDIC.

JPMorgan Chase Bank, N.A. e le sue consociate (collettivamente “JPMCB”) offrono prodotti d’investimento che possono includere conti d’investimento gestiti dalla banca e servizi di custodia, nell’ambito dei propri servizi fiduciari e di amministrazione. Altri prodotti e servizi d’investimento, come brokeraggio e consulenza, sono offerti tramite J.P. Morgan Securities LLC (“JPMS”), membro di FINRA e SIPC. I rendimenti annuali sono resi disponibili tramite Chase Insurance Agency, Inc. (CIA), un'agenzia assicurativa autorizzata, che opera come Chase Insurance Agency Services, Inc. in Florida. JPMCB, JPMS e CIA sono consociate sotto il controllo comune di JPM. Prodotti non disponibili in tutti gli Stati.

In Germania, il presente materiale è pubblicato da J.P. Morgan SE, con sede legale in Taunustor 1 (TaunusTurm), 60310 Francoforte sul Meno, Germania, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e soggetta alla supervisione congiunta della BaFin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE). Nel Lussemburgo, il presente materiale è pubblicato da J.P. Morgan SE – Filiale del Lussemburgo, sede legale European Bank and Business Centre, 6 route de Treves, L-2633, Senningerberg, Lussemburgo, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e soggetta alla supervisione congiunta della BaFin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Filiale del Lussemburgo è altresì soggetta alla supervisione della Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) ed è iscritta al R.C.S del Lussemburgo col n. B255938. Nel Regno Unito, questo materiale è pubblicato da J.P. Morgan SE – Filiale di Londra, sede legale in 25 Bank Street, Canary Wharf, Londra E14 5JP, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e soggetta alla supervisione congiunta della BaFin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Filiale di Londra è anche soggetta alla regolamentazione della Financial Conduct Authority and Prudential Regulation Authority. In Spagna, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE, Sucursal en España, con sede legale in Paseo de la Castellana, 31, 28046 Madrid, Spagna, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. 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La presente comunicazione è una pubblicità ai fini della Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (MIFID II), e/o della legge svizzera sui servizi finanziari (FInSA). ). Gli investitori non devono sottoscrivere o acquistare strumenti finanziari a cui si fa riferimento nel presente annuncio se non sulla base delle informazioni contenute in qualsiasi documentazione legale applicabile, che è o sarà resa disponibile nelle giurisdizioni pertinenti (secondo necessità).

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