Costruire
Osserviamo un aumento della domanda, un incremento degli investimenti privati, una sottovalutazione degli utili e un calo dei tassi d’interesse che, combinandosi tra loro, possono dar vita a una serie di dinamiche positive per gli attivi infrastrutturali.
Thomas V. Kennedy, Chief Investment Strategist for Global Wealth Management
Harry Downie, Global Investment Strategist
Jay Serpe, Global Head of Alternative Investments, Strategy & Business Development
Costruire: ecco come, ai nostri occhi, gli investimenti infrastrutturali stanno attraversando una fase di espansione
Per decenni, il termine “infrastrutture” ha richiamato alla mente strade a pedaggio, reti di distribuzione elettrica, aeroporti, reti di trasporto… insomma, la colonna portante di un’economia industriale.
Oggi, però, il termine include anche le nuove infrastrutture digitali, come i data center necessari per l’intelligenza artificiale (IA) e le risorse legate alla transizione energetica. Come si evince dal grafico, oltre il 65% delle infrastrutture è esposto a questi temi in forte crescita perché richiedono una considerevole quantità di energia.
Il 65% delle infrastrutture quotate in borsa è esposto alla domanda di energia
% della capitalizzazione di mercato
Questa longeva classe di attivo tende a offrire flussi di cassa stabili, rendendo le infrastrutture interessanti come posizionamento a lungo termine, potenzialmente in grado di fornire diversificazione e reddito costante. Siamo dell’avviso che oggigiorno gli investitori tendano a sottovalutare il valore degli attivi infrastrutturali.
Il motivo è questo: dal 2020, le società infrastrutturali quotate in borsa hanno registrato un’incredibile crescita degli utili pari al 16% annuo1;ciò nonostante, il valore delle rivendicazioni che un investitore può avanzare su quegli utili – il loro rendimento totale – è pari ad appena il 4% annuo. Nel grafico riportato di seguito si nota come questo abbia creato un forte divario tra utili e performance. In altre parole, riteniamo che vi siano buoni motivi per credere che questi attivi siano sottovalutati e che possano quindi rappresentare una potenziale opportunità di crescita futura.
Tra i fondamentali delle infrastrutture e il rendimento totale si è aperto un divario
Indice (31 dicembre 2020 = 100)
Che cosa determinerà il valore delle infrastrutture in futuro?
Che cosa ha frenato il rendimento totale delle infrastrutture?
Quali sono le implicazioni per gli investitori?
1) Che cosa determinerà il valore delle infrastrutture in futuro?
Siamo dell’avviso che la domanda di infrastrutture sia solo all’inizio di un periodo di rapida crescita. I data center sono l’elemento centrale di questo fenomeno, poiché sono indispensabili per l’IA e richiedono una maggiore quantità di energia da fonti più pulite, tutti aspetti con un impatto globale. Per quanto gli Stati Uniti rappresentino il mercato più importante per i data center, costituendo il 40% circa del mercato globale, tale mercato è in crescita in tutto il mondo. Nelle regioni Europa, America Latina e Asia-Pacifico, i data center sono cresciuti tra il 15% e il 22% nel primo trimestre del 2024 rispetto all’anno precedente.2
Questa crescita è determinata da tre fattori principali
Inoltre, i costi di finanziamento di queste risorse stanno diminuendo. A settembre la Federal Reserve ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 50 punti base e il mercato sta scontando ulteriori tagli che porterebbero i tassi al 3% circa entro la fine del 2025, rispetto all’attuale 5,5% circa.6 E non si tratta di un fenomeno limitato agli Stati Uniti, poiché anche in altri Paesi le Banche Centrali stanno procedendo a una riduzione dei tassi. Ciò determinerebbe un calo dei tassi di sconto applicati ai flussi di cassa futuri, aumentandone potenzialmente il valore attuale.
2) Che cosa ha frenato il rendimento totale delle infrastrutture?
Prendiamo in considerazione un singolo progetto infrastrutturale, ad esempio un parco eolico. Le imprese di costruzione generalmente finanziano questi progetti prendendo denaro in prestito, cioè indebitandosi. Per questo motivo, come illustrato nel grafico seguente, le società infrastrutturali hanno un indebitamento più che doppio rispetto agli utili (debito/EBITDA7) rispetto a una normale azienda statunitense.
Tuttavia, una volta costruito, il parco eolico genera energia elettrica che il proprietario vende al gestore della rete. Questo reddito tende a essere stabile e può essere mantenuto a lungo. Come illustra il grafico riportato di seguito, gli investimenti infrastrutturali durano circa 24 anni e generano un reddito triplo rispetto al dividend yield di una normale società dell’S&P 500.
Le infrastrutture hanno un reddito elevato, un indebitamento elevato e una lunga durata
Fare affidamento sull’indebitamento diventa un problema più rilevante quando i costi di finanziamento aumentano. Questo è diventato subito evidente quando la Fed ha aumentato rapidamente i tassi di interesse da quasi zero a oltre il 5% nel periodo compreso tra il 2022 e il 2023. La costruzione di nuovi impianti eolici negli Stati Uniti è scesa del 30% tra il 2021 e il 2022.8
Oggi, i prezzi di questa classe di attivo rispecchiano il maggior costo del denaro. Tuttavia, riteniamo che ciò non tenga conto del valore futuro degli investimenti infrastrutturali, in base agli utili e ai redditi attesi, né delle nostre aspettative di un ulteriore calo dei tassi d’interesse. Tutto ciò potrebbe determinare una performance migliore.
Riteniamo che il momento attuale sia propizio per prendere in considerazione un’esposizione a questo settore, perché secondo noi la domanda di infrastrutture continuerà a crescere a ritmi sostenuti. Siamo del parere che i temi duraturi e a forte crescita legati all’IA e alla transizione energetica sosterranno questa crescita.
3) Quali sono le implicazioni per gli investitori?
Riteniamo che attualmente le infrastrutture siano particolarmente sottovalutate. Come abbiamo già detto, crediamo che il mercato non stia comprendendo adeguatamente la forza e la durata dei profitti che gli attivi infrastrutturali sono in grado di generare. Gli investitori stanno solo ora iniziando a rendersi conto delle dimensioni dell’opportunità: il 17 settembre 2024, BlackRock, Global Infrastructure Partners, Microsoft e MGX hanno annunciato una nuova partnership da 100 miliardi di dollari per investire nell’infrastruttura necessaria a supportare l’IA.9 Con il calo dei tassi d’interesse, ci aspettiamo che questa prospettiva torni a essere apprezzata e che i rendimenti totali possano iniziare a recuperare terreno sulla crescita degli utili. Ciò costituisce un’opportunità di investimento.
Gli investitori possono acquisire un’esposizione alle infrastrutture attraverso investimenti sia quotati (pubblici) che non quotati (privati). In passato, tra le due categorie la performance mediana a lungo termine non è risultata molto diversa. Tuttavia, riteniamo che oggi gli attivi infrastrutturali non quotati in borsa possano offrire opportunità leggermente più interessanti, grazie alle transazioni scontate, il cui andamento è illustrato nel grafico riportato di seguito. Per quanto riguarda l’allocazione di nuovo capitale, le infrastrutture non quotate offrono la possibilità di investire capitali freschi a valutazioni favorevoli, aumentando il potenziale di rendimento complessivo.
Definizioni degli indici e glossario
Valute e Banche Centrali
- USD: Dollaro USA
- DXY: U.S. Dollar Index, indica il valore iniziale generale dell’USD. L’indice misura tale valore calcolando la media dei tassi di cambio tra l’USD e le principali valute mondiali.
- Fed: Federal Reserve
Ulteriori abbreviazioni
- pb: punti base
- MS: Mercati Sviluppati
- ME: Mercati Emergenti
- EMEA: Europa, Medio Oriente e Africa
- PIL: prodotto Interno Lordo
- HY: High yield
- NCREIF: National Council of Real Estate Investment Fiduciaries
- SPX: S&P 500
- UST: Treasury statunitense
- YTD: da inizio anno
1 GLIO. Dati al 31 dicembre 2023.
2 https://www.cbre.com/insights/reports/global-data-center-trends-2024.
3 Auction for PJM. Asta per PJM. PJM coordina le movimentazioni di energia elettrica in 14 stati degli Stati Uniti orientali, tra cui la “Data Center Alley” della Virginia, che copre il 20% circa della popolazione degli Stati Uniti e oltre il 40% dei data center.
4 L’allungamento dei tempi di attesa si applica solo ai grandi data center che necessitano di più di 100 megawatt di elettricità e non interessa i progetti che sono già stati valutati. Fonte: Bloomberg Finance L.P., 30 agosto 2024.
5 https://www.cbre.com/insights/reports/north-america-data-center-trends-h1-2024.
6 Prezzi del mercato a termine basati sui futures su OIS. Fonte: Bloomberg Finance L.P. Dati al 24 settembre 2024.
7 EBITDA indica gli utili al lordo di interessi, imposte e ammortamenti. Misura la redditività di un’azienda.
8 Bloomberg New Energy Finance (BNEF) Renewable Energy Project Database. Dati all’11 giugno 2024.
9 https://www.global-infra.com/news/global-infrastructure-partners-blackrock-microsoft-and-mgx-launch-new-ai-partnership-to-invest-in-data-centers-and-supporting-power-infrastructure/.