Informativa sulla sostenibilità
Le informazioni contenute in questa pagina si riferiscono al regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR). I documenti di seguito forniscono informazioni su prodotti che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali ai sensi dell'articolo 8 SFDR o che hanno un obiettivo di investimento sostenibile ai sensi dell'articolo 9 SFDR.
I governi e i principali attori del settore privato dell’Unione Europea (UE) ritengono che uno dei modi migliori per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità consista nell’incoraggiare il flusso di capitali verso attività che promuovono un’economia più sostenibile. Molti investitori sono concordi con questo obiettivo ma spesso non dispongono delle informazioni sufficienti per valutare e confrontare le opzioni d’investimento sostenibili per poi valutare se e come sono in linea con gli obiettivi d’investimento individuali.
Il piano di azione dell’Unione Europea per la finanza sostenibile, costituito da una serie di regolamenti interconnessi studiati per incoraggiare gli investimenti sostenibili, rappresenta un passo importante per indirizzare i capitali verso un’economia sostenibile. Un pilastro fondamentale del piano è il regolamento UE relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (EU SFDR), entrato in vigore il 10 marzo 2021. Sono seguiti altri regolamenti, tra cui il regolamento UE sulla tassonomia1, che ha stabilito criteri ambientali specifici relativi alle attività economiche ai fini dell’investimento e che farà parte degli obblighi di informativa rafforzati, richiesti dall’SFDR dell’UE ed entrati in vigore nel gennaio 2022. Ci si aspetta che seguiranno un’estensione della tassonomia ambientale e una tassonomia sociale.
Nelle seguenti domande e risposte esamineremo in particolare il Regolamento SFDR dell’UE, cercando di spiegare l’importanza di questa nuova normativa estremamente articolata e illustrare l’impatto che avrà su gestori patrimoniali, consulenti e investitori.
Che cos’è il Regolamento SFDR dell’UE?
Il Regolamento SFDR UE è un regolamento creato per aiutare gli investitori a distinguere e confrontare le numerose strategie d’investimento sostenibili ora disponibili nell’Unione Europea. Il Regolamento SFDR dell’UE aiuta gli investitori richiedendo maggiore trasparenza nell’indicare quanto i prodotti finanziari tengano conto delle caratteristiche ambientali e/o sociali, costituiscano investimenti sostenibili o si pongano obiettivi sostenibili. Queste informazioni vengono ora presentate in modo più standardizzato.
Il Regolamento SFDR dell’UE richiede ai gestori patrimoniali e ai consulenti per gli investimenti informative specifiche a livello aziendale sulle modalità adottate per rispondere a due temi chiave: I rischi di sostenibilità e i principali impatti negativi. Il Regolamento SFDR dell’UE impone anche la trasparenza delle politiche di remunerazione in relazione all’integrazione dei rischi di sostenibilità. Inoltre, il Regolamento SFDR dell’UE mira ad aiutare gli investitori a scegliere tra i diversi prodotti richiedendo livelli di informativa crescenti nella misura in cui la sostenibilità costituisce un aspetto rilevante.
Il Regolamento SFDR dell’UE prevede tre diverse classificazioni dei prodotti:
- I prodotti “Articolo 6” integrano le considerazioni di rischi ambientali, sociali e di governance (ESG) nel processo decisionale d’investimento oppure spiegano perché il rischio di sostenibilità non è pertinente, ma non soddisfano i criteri aggiuntivi delle strategie degli Articoli 8 o 9.
- I prodotti “Articolo 8” promuovono le caratteristiche sociali e/o ambientali e possono includere investimenti sostenibili, anche se questi non ne costituiscono l’obiettivo principale.
- I prodotti “Articolo 9” si pongono un obiettivo d’investimento sostenibile.
Le informative, in vigore dal 10 marzo 2021, si applicano a diversi prodotti finanziari, tra cui gli organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari “OICVM”, i fondi d’investimento alternativi “FIA” e i portafogli discrezionali.
Perché il Regolamento SFDR dell’EU è importante?
Il Regolamento SFDR dell’UE mira a riorientare il capitale verso una crescita sostenibile e ad aiutare i clienti ad assumere migliori scelte d’investimento sostenibili.
Gli obiettivi primari del regolamento sono: fornire una maggiore trasparenza sulle caratteristiche ambientali e sociali e sulla sostenibilità all’interno dei mercati finanziari e creare standard comuni per la comunicazione e la diffusione di informazioni relative a questi aspetti.
A chi si applica il Regolamento SFDR dell’UE e quali tipologie di prodotti e servizi sono interessate?
L’ambito di applicazione dell’SFDR dell’UE è relativamente ampio, in quanto si applica a tutti gli operatori dei mercati finanziari e ai consulenti finanziari con sede nell’UE, nonché ai gestori degli investimenti o ai consulenti con sede fuori dell’UE che commercializzano (o intendono commercializzare) i propri prodotti ai clienti dell’UE.
Per quanto riguarda i prodotti, il regime di informativa si applica agli UCITS, ai FIA, ai portafogli discrezionali, nonché alla consulenza finanziaria (fornita all’interno dell’UE o da una società d’investimento dell’UE).
Quali sono i rischi di sostenibilità e i principali impatti negativi e in che modo influiscono suoi gestori e i consulenti patrimoniali?
Per raggiungere l’obiettivo del Regolamento SFDR dell’UE di migliorare la finanza sostenibile aumentando la trasparenza e creando degli standard, i gestori patrimoniali e i consulenti dovranno rendere noto come considerano due fattori chiave: I rischi di sostenibilità e i principali impatti negativi. Fatte salve specifiche soglie, i gestori patrimoniali devono rendere note le proprie politiche sia a livello di azienda che di prodotto, mentre i consulenti devono spiegare come considerano i succitati fattori nell’ambito dei servizi di consulenza.
Il Regolamento SFDR dell’UE fornisce definizioni specifiche per i rischi di sostenibilità e i principali effetti negativi:
- Il termine “rischi di sostenibilità” fa riferimento a eventi o condizioni ambientali, sociali o di governance, come i cambiamenti climatici, suscettibili di causare un impatto negativo rilevante, sia effettivo che potenziale, sul valore di un investimento.
- I principali impatti negativi sono gli impatti negativi più significativi delle decisioni e dei consigli d’investimento sui fattori di sostenibilità.
A partire dal 30 giugno 2021, le aziende di maggiori dimensioni (con più di 500 dipendenti) sono tenute a rendere noto come considerano i principali impatti negativi e a mantenere aggiornate le relative politiche di due diligence. Si stima che le informative sui principali effetti negativi inizieranno a essere definite verso la metà del 2023 (e includeranno i dati sui principali effetti negativi per tutto il 2022).
I partecipanti dei mercati finanziari saranno tenuti a spiegare in modo più specifico e quantificabile il modo in cui considerano i principali effetti negativi, facendo riferimento a indicatori relativi al clima e all’ambiente e a indicatori relativi ad aspetti sociali e inerenti al lavoro dipendente, al rispetto dei diritti umani e alle questioni anti-corruzione e anti-concussione. Degli attuali 64 indicatori ambientali e sociali, che possono essere raggruppati in categorie più ampie, ad esempio le emissioni di gas serra, la biodiversità o l’acqua, 18 sono fondamentali, mentre per quanto riguarda gli altri 46, i gestori degli investimenti godono di una certa flessibilità nel fornire dettagli sugli impatti.
È importante notare che le autorità di regolamentazione continuano a sottoporre a revisione i principali impatti negativi e i requisiti di informativa sui prodotti finanziari nel regolamento delegato SFDR dell’UE.
Quali sono i diversi livelli di informativa introdotti dal Regolamento SFDR dell’UE?
Come definito nella domanda 1, per quanto riguarda gli investimenti sostenibili e i fattori ESG il Regolamento SFDR dell’UE attualmente specifica tre livelli di informativa distinti per i prodotti d’investimento.
I prodotti finanziari Articolo 6 devono rendere noto in che modo i rischi di sostenibilità sono integrati nelle decisioni d’investimento, nonché fornire una valutazione dei probabili impatti dei rischi per la sostenibilità sui rendimenti dei prodotti finanziari.
I prodotti finanziari Articolo 8 e Articolo 9 contengono dettagli su diversi temi di sostenibilità ed ESG. La tabella seguente mette in evidenza un esempio dei temi e dei relativi elementi soggetti a divulgazione, sebbene non rappresenti un elenco completo.
Esempio di temi presenti nelle informative sia per i prodotti Articolo 8 che Articolo 9
Che cos’è il Regolamento sulla tassonomia dell’UE e in che modo influisce sul Regolamento SFDR dell’UE?
La tassonomia dell’UE è un sistema di classificazione verde che traduce gli obiettivi climatici e ambientali dell’UE in criteri per specifiche attività economiche a scopo d’investimento. Il Regolamento sulla tassonomia dell’UE (EU TR) è entrato in vigore il 1° gennaio 2022. Se la corrispondente norma tecnica di regolamentazione del Regolamento SFDR dell’UE sarà recepita nel diritto dell’UE, a partire dal 1° gennaio 2023 alcuni elementi del Regolamento TR dell’UE saranno integrati negli obblighi di informativa previsti dal Regolamento SFDR dell’UE. Questo sviluppo interesserà i prodotti finanziari che sono classificati come Articolo 8 o Articolo 9. Gli elementi specifici del Regolamento TR dell’UE soggetti a obbligo di informativa nell’ambito del Regolamento SFDR dell’UE sono delineati di seguito:
I prodotti Articolo 8 i prodotti che promuovono delle caratteristiche ambientali dovranno indicare se tali investimenti riguardano attività allineate al Regolamento TR dell’UE.
I prodotti Articolo 9 che per definizione hanno come obiettivo gli investimenti sostenibili, dovranno rendere noto se gli investimenti sostenibili riguardano attività allineate al Regolamento TR dell’UE.
1 Il Regolamento sulla tassonomia è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il 22 giugno 2020 ed è entrato in vigore il 12 luglio 2020. Il regolamento stabilisce quattro condizioni generali che un’attività deve soddisfare per qualificarsi come sostenibile sotto il profilo ambientale.
Reportistica periodica
Le informazioni sull'impatto complessivo relativo alla sostenibilità di questo prodotto finanziario, per ciascun periodo di riferimento, sono disponibili tramite JPMorgan Online o contattando il proprio consulente J.P. Morgan.
Informativa precontrattuale
Datato 20 giugno 2025 (modifica alla versione datata 1 maggio 2023)
All’informativa sono stati apportati i seguenti aggiornamenti:
- I grafici che mostrano la "ripartizione degli investimenti" e la "percentuale minima di investimenti allineati con la tassonomia dell'UE" nella sezione " Quali sono l’asset allocation e la quota minima di investimenti sostenibili?" sono stati aggiornati per conformarsi al formato del modello normativo.
- È stato aggiunto un riferimento a ulteriori informazioni sui principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità disponibili nel rapporto periodico SFDR
- È stata inclusa una risposta alla domanda: "Qual è la quota minima di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale non in linea con la tassonomia dell’UE?"
- Il link web per le informazioni specifiche sul prodotto è stato aggiornato.
Informativa sul sito web
Datato 20 giugno 2025 (modifica alla versione datata 3 febbraio 2025)
All’informativa sono stati apportati i seguenti aggiornamenti:
- Il grafico che mostra la "ripartizione degli investimenti" nella sezione "(e) Quota degli investimenti" per conformarsi al formato del modello normativo.
Reportistica periodica
Le informazioni sulla misura in cui sono soddisfatte le caratteristiche ambientali e/o sociali per ciascun periodo di riferimento sono disponibili tramite JPMorgan Online o contattando il proprio consulente J.P. Morgan.
Informativa precontrattuale
Datato 20 giugno 2025 (modifica alla versione datata 3 febbraio 2025)
All’informativa sono stati apportati i seguenti aggiornamenti:
- Il grafico che mostra la "ripartizione degli investimenti" nella sezione "Qual è l'allocazione degli attivi programmata per questo prodotto finanziario?” è stato aggiornato per conformarsi al formato del modello normativo.
- Il termine "Peso del portafoglio" è stato sostituito con "Investimenti" in tutta l’informativa per allinearsi al linguaggio utilizzato nel regolamento.
- Il linguaggio è stato aggiornato per garantire uniformità in tutta l’informativa.
Informativa sul sito web
Datato 20 giugno 2025 (modifica alla versione datata 3 febbraio 2025)
All’informativa sono stati apportati i seguenti aggiornamenti:
- Il grafico che mostra la "ripartizione degli investimenti" nella sezione "(e) Quota degli investimenti" è stato aggiornato per conformarsi al formato del modello normativo.
- Il termine "Peso del portafoglio" è stato sostituito con "Investimenti" in tutta l’informativa per allinearsi al linguaggio utilizzato nel regolamento.
- Il linguaggio è stato aggiornato per garantire uniformità in tutte le informative.
Reportistica periodica
Le informazioni sulla misura in cui sono soddisfatte le caratteristiche ambientali e/o sociali per ciascun periodo di riferimento sono disponibili tramite JPMorgan Online o contattando il proprio consulente J.P. Morgan.
Informativa precontrattuale
Datato 20 giugno 2025 (modifica alla versione datata 3 febbraio 2025
All’informativa sono stati apportati i seguenti aggiornamenti:
- Il grafico che mostra la "ripartizione degli investimenti" nella sezione "Qual è l'allocazione degli attivi programmata per questo prodotto finanziario?” è stato aggiornato per conformarsi al formato del modello normativo.
- Il termine "Peso del portafoglio" è stato sostituito con "Investimenti" in tutta l’informativa per allinearsi al linguaggio utilizzato nel regolamento.
- Il linguaggio è stato aggiornato per garantire uniformità in tutta l’informativa.
Informativa sul sito web
Datato 20 giugno 2025 (modifica alla versione datata 3 febbraio 2025)
All’informativa sono stati apportati i seguenti aggiornamenti:
- Il grafico che mostra la "ripartizione degli investimenti" nella sezione "(e) Quota degli investimenti" è stato aggiornato per conformarsi al formato del modello normativo.
- Il termine "Peso del portafoglio" è stato sostituito con "Investimenti" in tutta l’informativa per allinearsi al linguaggio utilizzato nel regolamento.
- Il linguaggio è stato aggiornato per garantire uniformità in tutte le informative.
Reportistica periodica
Le informazioni sulla misura in cui sono soddisfatte le caratteristiche ambientali e/o sociali per ciascun periodo di riferimento sono disponibili tramite JPMorgan Online o contattando il proprio consulente J.P. Morgan.
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Datato 20 giugno 2025 (modifica alla versione datata 1 maggio 2023)
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- I grafici che mostrano la "ripartizione degli investimenti" e la "percentuale minima di investimenti allineati con la tassonomia dell'UE" nella sezione " Qual è l'allocazione degli attivi programmata per questo prodotto finanziario?" sono stati aggiornati per conformarsi al formato del modello normativo.
- Il linguaggio è stato aggiornato per garantire uniformità in tutte le informative.
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Datato 20 giugno 2025 (modifica alla versione datata 1 maggio 2023)
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- Il grafico che mostra la "ripartizione degli investimenti" nella sezione "(e) Quota degli investimenti" è stato aggiornato per conformarsi al formato del modello normativo.
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Datato 20 giugno 2025 (modifica alla versione datata 1 maggio 2023)
All’informativa sono stati apportati i seguenti aggiornamenti:
- Il grafico che mostra la "ripartizione degli investimenti" nella sezione "(e) Quota degli investimenti" è stato aggiornato per conformarsi al formato del modello normativo.
- Il linguaggio è stato aggiornato per garantire uniformità in tutte le informative.
Registro delle modifiche:
Questo registro delle modifiche fornisce un riepilogo degli aggiornamenti e delle modifiche apportate alle informative dei prodotti di cui agli articoli 8 e 9 SFDR presenti in questa pagina web.
Informazioni importanti
PRINCIPALI RISCHI
Il presente materiale è esclusivamente a scopo informativo e può illustrare alcuni prodotti e servizi offerti dalle divisioni di gestione patrimoniale di J.P. Morgan, che fanno parte di JPMorgan Chase & Co. (“JPM”). I prodotti e i servizi descritti, nonché le commissioni, gli oneri e i tassi di interesse associati, sono soggetti a modifica come previsto dai contratti di apertura del conto e possono differire a seconda dell’area geografica.Non tutti i prodotti e i servizi sono disponibili in tutte le aree geografiche. Il cliente con disabilità che necessiti ulteriore supporto per accedere a questo materiale, è pregato di rivolgersi al proprio team J.P. Morgan o di contattarci all'indirizzo accessibility.support@jpmorgan.com per ricevere assistenza. Si prega di leggere tutte le Informazioni importanti.
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Qualsiasi opinione, strategia o prodotto citato nel presente materiale potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori ed è soggetto a rischi. Il capitale restituito può essere inferiore a quello inizialmente investito e i rendimenti passati non sono indicatori attendibili dei risultati futuri. Le scelte di allocazione/diversificazione di portafoglio non garantiscono un rendimento positivo né eliminano il rischio di perdite. Nessuna parte del presente materiale deve essere utilizzata fuori contesto per prendere decisioni di investimento. Si raccomanda di valutare attentamente se i servizi, i prodotti, le classi di attivo (ad es. azioni, obbligazioni, investimenti alternativi, materie prime ecc.) o le strategie discusse sono idonee alle proprie esigenze. Prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento è necessario altresì considerare gli obiettivi, i rischi, gli oneri e le spese associati a un servizio, un prodotto o una strategia. A tal proposito e per informazioni più dettagliate, nonché per discutere di obiettivi/situazione, contattare il team J.P. Morgan.
LIBERATORIA
Si ritiene che le informazioni contenute nel presente materiale siano affidabili; tuttavia, JPM non ne attesta né garantisce l’accuratezza, l’affidabilità o la completezza e declina qualsiasi responsabilità per eventuali perdite o danni (diretti o indiretti) derivanti dall’uso totale o parziale del presente materiale. Non si rilascia alcuna dichiarazione o garanzia riguardo a calcoli, grafici, tabelle, diagrammi o commenti contenuti nel presente materiale, che vengono forniti esclusivamente a scopo illustrativo/di riferimento. I pareri, le opinioni, le stime e le strategie descritti nel presente materiale si basano sul nostro giudizio delle condizioni di mercato attuali e possono variare senza preavviso. JPM non si assume alcun obbligo di aggiornamento delle informazioni contenute nel presente materiale in caso di eventuale variazione delle stesse. I pareri, le opinioni, le stime e le strategie descritti in questa sede possono essere diversi da quelli espressi da altre divisioni di JPM o da pareri espressi per altri fini o in altri contesti; il presente materiale non deve essere considerato un rapporto di ricerca. I rischi e i risultati indicati si riferiscono unicamente agli esempi ipotetici citati; i rischi e i risultati effettivi variano in base alle circostanze specifiche. Le affermazioni prospettiche non dovrebbero essere considerate come garanzie o previsioni di eventi futuri.
Nessun contenuto del presente documento è da interpretarsi quale fonte di obbligo di diligenza da osservarsi nei confronti del cliente o di terzi o quale rapporto di consulenza con il cliente o con terzi. Nessun contenuto del presente documento è da considerarsi come offerta, sollecitazione, raccomandazione o consiglio (di carattere finanziario, contabile, legale, fiscale o di altro genere) fornito da J.P. Morgan e/o dai suoi funzionari o agenti, indipendentemente dal fatto che tali comunicazioni siano avvenute a fronte di una richiesta del cliente o meno. J.P. Morgan e le sue consociate e i suoi dipendenti non forniscono consulenza fiscale, legale o contabile. Prima di effettuare una transazione finanziaria si raccomanda di consultare il proprio consulente fiscale, legale e contabile.
INFORMAZIONI IMPORTANTI SUGLI INVESTIMENTI E SU POTENZIALI CONFLITTI D’INTERESSE
Potranno sorgere dei conflitti d’interesse laddove JPMorgan Chase Bank, N.A. o una delle sue consociate (collettivamente “J.P. Morgan”) abbiano un incentivo effettivo o apparente, economico o di altro tipo, ad adottare nella gestione dei portafogli dei clienti comportamenti che potrebbero avvantaggiare J.P. Morgan. Potrebbero ad esempio insorgere conflitti d’interesse (ammesso che le seguenti attività siano abilitate nel conto): (1) quando J.P. Morgan investe in un prodotto d’investimento, come un fondo comune, un prodotto strutturato, un conto a gestione separata o un hedge fund emesso o gestito da JPMorgan Chase Bank, N.A. o da una consociata come J.P. Morgan Investment Management Inc.; (2) quando un'entità di J.P. Morgan riceve servizi, ad esempio di esecuzione e compensazione delle transazioni, da una sua consociata; (3) quando J.P. Morgan riceve un pagamento a fronte dell’acquisto di un prodotto d’investimento per conto di un cliente; o (4) quando J.P. Morgan riceve pagamenti per la prestazione di servizi (tra cui servizi agli azionisti, di tenuta dei registri o deposito) in relazione a prodotti d’investimento acquistati per il portafoglio di un cliente. Altri conflitti potrebbero scaturire dai rapporti che J.P. Morgan intrattiene con altri clienti o quando agisce per proprio conto.
Le strategie d'investimento, selezionate tra quelle offerte dai gestori patrimoniali di J.P. Morgan ed esterni, sono sottoposte al vaglio dei nostri team di ricerca sui gestori. Partendo da questa rosa di strategie, i team di costruzione del portafoglio scelgono quelle che a nostro avviso meglio rispondono agli obiettivi di allocazione di portafoglio e ai giudizi prospettici al fine di soddisfare l’obiettivo d’investimento del portafoglio.
In linea di massima, viene data preferenza alle strategie gestite da J.P. Morgan. Prevediamo che, subordinatamente alle leggi applicabili e ai requisiti specifici del conto, la percentuale di strategie del Gruppo potrebbe essere elevata (anche fino al 100 %) per i portafogli incentrati, ad esempio, sugli strumenti di liquidità e sulle obbligazioni di qualità elevata.
Anche se le strategie gestite internamente si allineano bene ai nostri giudizi prospettici e sebbene conosciamo i processi d’investimento e la filosofia di rischio e di compliance della società, è importante osservare che l’inclusione di strategie gestite internamente genera un maggior livello di commissioni complessive a favore di J.P. Morgan. In alcuni portafogli diamo la possibilità di optare per l'esclusione delle strategie gestite da J.P. Morgan (al di fuori dei fondi cash e di liquidità).
I Six Circles Funds sono fondi comuni registrati negli Stati Uniti e gestiti da J.P. Morgan, che si avvalgono della sub-consulenza di terzi. Sebbene siano considerati strategie gestite internamente, JPMC non applica una commissione per la gestione dei fondi o altri servizi legati ai fondi.
INFORMAZIONI SU ENTITÀ GIURIDICHE, NORMATIVE E MARCHI
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JPMorgan Chase Bank, N.A. e le sue consociate (collettivamente “JPMCB”) offrono prodotti d’investimento che possono includere conti d’investimento gestiti dalla banca e servizi di custodia, nell’ambito dei propri servizi fiduciari e di amministrazione. Altri prodotti e servizi d’investimento, come brokeraggio e consulenza, sono offerti tramite J.P. Morgan Securities LLC (“JPMS”), membro di FINRA e SIPC. I rendimenti annuali sono resi disponibili tramite Chase Insurance Agency, Inc. (CIA), un'agenzia assicurativa autorizzata, che opera come Chase Insurance Agency Services, Inc. in Florida. JPMCB, JPMS e CIA sono consociate sotto il controllo comune di JPM. Prodotti non disponibili in tutti gli Stati.
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