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Resilienza del portafoglio

5 strategie chiave per rafforzare i portafogli

Scopra come aumentare la resilienza del portafoglio con cinque strategie che offrono diversificazione, protezione dall’inflazione e gestione del rischio.

Caroline Lewis, Head of Alternatives for OCIO

Anjanie Sriram, Executive Director, Investment Product Specialist, Derivatives

Published April 4, 2025

Quando si effettuano degli investimenti, molti fattori rimangono al di fuori del nostro controllo. La crescita economica, l’inflazione, i tassi di interesse, la politica commerciale, la geopolitica: ognuna di queste variabili può influenzare i mercati in modi che nessuno può prevedere con assoluta certezza. 

Ma c’è qualcosa che possiamo sicuramente controllare: possiamo assicurarci che il nostro portafoglio di investimenti sia resiliente e in grado di soddisfare i nostri obiettivi patrimoniali in diversi scenari economici e di mercato. Questo approccio offre, inoltre, una sorta di bonus di benvenuto in questo momento, in quanto può aiutare a mantenere la calma durante i periodi di turbolenza del mercato.

La resilienza del portafoglio è un concetto semplice, ma affinché sia efficace è necessario un approccio ponderato.

In questo articolo analizzeremo cinque strategie che, a nostro avviso, possono rafforzare la resilienza del portafoglio. Molte di esse offrono flussi di rendimento non correlati ad azioni e obbligazioni, una caratteristica particolarmente interessante quando i mercati pubblici attraversano periodi di volatilità.
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Buffer contro i ribassi, potenziale di rialzo

Obbligazioni strutturate

Con i mercati azionari che hanno registrato un calo nelle ultime settimane, dovuto in gran parte alle preoccupazioni degli investitori in merito ai dazi, molti dei nostri clienti sono sempre più alla ricerca di soluzioni per mitigare il rischio di ribasso, ottimizzare il reddito e rimanere investiti in periodi di incertezza generale. Tutti e tre gli approcci possono servire a rafforzare la resilienza del portafoglio.

Le obbligazioni strutturate hanno il potenziale di raggiungere tutti e tre i risultati. È importante sottolineare che, in un periodo di incertezza, possono offrire una certa trasparenza relativamente ai rendimenti di portafoglio.

Le obbligazioni strutturate possono essere di diversi tipi. Si tratta di soluzioni di investimento personalizzate che offrono rendimenti asimmetrici, fornendo una combinazione di mitigazione del rischio di ribasso, ottimizzazione del reddito e partecipazione al mercato. Questo esclusivo profilo di rischio-rendimento aumenta la resilienza del portafoglio, consentendo potenziali guadagni al rialzo e mitigando al contempo i rischi di ribasso. Ecco perché riteniamo che le obbligazioni strutturate possano svolgere un ruolo importante nella costruzione del portafoglio. 

Per aumentare la resilienza del portafoglio, esse offrono:

Mitigazione del rischio di ribasso

Ad esempio, un’obbligazione strutturata generica con un "buffer statico" (a un livello predefinito) potrebbe fornire una copertura contro, diciamo, un calo del 15% dell’indice S&P 500 alla scadenza della stessa, insieme a una cedola. Altri tipi di obbligazioni strutturate offrono un certo potenziale di rialzo, insieme alla mitigazione del rischio di ribasso, quando i mercati si muovono al rialzo prima della scadenza del titolo.

Ottimizzazione del reddito

Oltre a costituire un buffer contro i rischi di ribasso, le obbligazioni strutturate possono fare aumentare il rendimento complessivo di un portafoglio e quindi rafforzarne la resilienza. Alcuni clienti potrebbero decidere di spostare parte dei loro investimenti dalla liquidità o titoli a reddito fisso tradizionali a prodotti strutturati.

Aiuto a rimanere investiti

Anche i veterani - del mercato possono avere difficoltà a mantenere la calma, quando i mercati oscillano. Forse anche Lei ha provato questa sensazione. Le obbligazioni strutturate sono interessanti per i clienti che desiderano ridurre, ma non eliminare del tutto, la loro esposizione al mercato. Il buffer contro il rischio di ribasso e la cedola offerta da un’obbligazione strutturata possono servire a questo scopo e, allo stesso tempo (e questo è fondamentale), a salvaguardare l’investimento nei periodi di volatilità del mercato.

Naturalmente, le obbligazioni strutturate non sono una soluzione adatta a tutti. L’entità dell’allocazione di un’obbligazione strutturata dipenderà, tra gli altri fattori, dalla tolleranza al rischio, dagli obiettivi di investimento e dall’orizzonte temporale. 

Le obbligazioni strutturate possono essere utilizzate per investire e rimanere investiti

Rendimento rolling dell’indice SPX

Fonte: Derivative Solutions, Blomberg Finance L.P. Le misure di performance storica dell’indice rappresentano la performance ipotetica testata a ritroso (backtest) dal 2 gennaio 2002 al
31 dicembre 2024.

 

Contestualizziamo la proiezione

Se qualcuno fosse rimasto investito in un’obbligazione (note) a 54 settimane durante ogni giorno negli ultimi 20 anni,

l’investimento in obbligazioni SPX avrebbe restituito il capitale iniziale:

  • nel 93,49% dei casi, con protezione del 15% (85% fissa o contingente);
  • nel 90,97% dei casi con protezione del 10% (90% fissa o contingente).

Se qualcuno fosse rimasto investito in un’obbligazione SPX a 2 anni durante ogni giorno negli ultimi 20 anni,

l’investimento in obbligazioni SPX avrebbe restituito il capitale iniziale:

  • nel 91,90% dei casi con una protezione del 15% (85% fissa o contingente);
  • nel 90,62% dei casi con una protezione del 10% (90% fissa o contingente).

Dal 2011, un’obbligazione (note) SPX a 2 anni

avrebbe restituito il capitale iniziale:

  • nel 99,94% dei casi con una protezione del 15% (85% fissa o contingente);
  • nel 99,74% dei casi con una protezione del 10% (90% fissa o contingente).
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Ottimizzare il reddito con degli investimenti alternativi

Credito Privato, infrastrutture, immobiliare

Come obiettivo, principalmente, le strategie di investimento mirano all’apprezzamento del capitale, al reddito o a una combinazione di entrambi. Quando l’apprezzamento del capitale è più difficile da ottenere, le strategie di reddito possono rivelarsi particolarmente interessanti. Garantendo flussi di cassa costanti anche durante periodi di volatilità, possono assicurare un reddito adeguato al nostro stile di vita. Queste strategie possono inoltre fungere da diversificatori del portafoglio, rendendolo più resiliente.

Le classi di attivo alternative (tra cui il Private Credit, le infrastrutture e l’immobiliare) offrono rendimenti più elevati rispetto agli asset del mercato pubblico (tra cui le obbligazioni societarie Investment Grade). 

Gli investimenti alternativi offrono rendimenti superiori rispetto a molti investimenti comparabili nel mercato pubblico

Rendimenti delle classi di attivo, percentuale (%)

Fonti: BAML, Bloomberg, Clarkson, Cliffwater, Drewry Maritime Consultants, Federal Reserve, FTSE, MSCI, NCREIF, FactSet, Wells Fargo J.P. Morgan Asset Management. *CML è l’acronimo di Commercial Mortgage Loans (Prestiti ipotecari commerciali). **CRE - Mezz equivale a debito immobiliare commerciale mezzanino. I rendimenti delle azioni e dei titoli a reddito fisso sono aggiornati al 28/02/2025. I rendimenti dei titoli alternativi sono aggiornati al 30/09/2024, ad eccezione di: Legname, aggiornati al 31/12/2024, CRE - Mezz, aggiornati al 28/02/2025, e CML - Senior, che sono aggiornati al 31/12/2024. CML - Senior: media ponderata in base alla capitalizzazione di mercato di tutti i prestiti ipotecari raccolti nell’indice Giliberto-Levy Commercial Mortgage Index. Il rendimento dei prestiti ipotecari commerciali mezzanini è stato ricavato da un’indagine di J.P. Morgan e dai Treasury Usa con una duration simile. Trasporti globali: i rendimenti con leva finanziaria per le attività di trasporto sono stati calcolati come differenza tra tariffe di noleggio (reddito da locazione), spese operative, ammortamento del debito e spese per interessi, come percentuale del valore del patrimonio netto, e si basano su una media storica di 15 anni. Vengono calcolati anche i rendimenti relativi a ciascuna sotto-tipologia, alla quale viene assegnato un determinato peso, per arrivare agli attuali rendimenti con leva relativi al trasporto globale; Privilegiate: BAML Hybrid Preferred Securities; Direct Lending: Cliffwater Direct Lending Index; High Yield USA: Bloomberg U.S. Aggregate Corporate High Yield; Infrastrutture globali: MSCI Global Private Infrastructure Asset Index; REIT globali: FTSE NAREIT Global REITs; Azionario internazionale: MSCI AC World ex-U.S.; USA a 10 anni: rendimento dei Treasury USA a 10 anni; Azionario USA: MSCI USA, Immobilare Europa: media ponderata degli indici MSCI Global Property Fund Indices - Regno Unito e Europa cont.; Immobiliare core USA e Asia Pacifico (APAC): MSCI Global Property Fund Index. Titoli di Stato europei (7-10 anni): Bloomberg Euro Aggregate Government - Treasury (7-10); Legname: NCREIF Timberland Index (U.S.) - Rendimento EBITDA. I rendimenti passati non sono indicatori attendibili dei risultati attuali e futuri. I dati si basano sulla disponibilità al 28 febbraio 2025.

Credito Privato

Si tratta di una forma di finanziamento alle imprese, concesso generalmente da un gestore patrimoniale (piuttosto che da una banca). La maggior parte del rendimento offerto da questo tipo di prestito deriva dal pagamento delle cedole. Questi prestiti comportano anche rendimenti a tasso variabile, che offrono una potenziale copertura contro l’aumento dei tassi e l’incremento dell’inflazione.

Le infrastrutture

Rappresentano un’altra fonte di reddito costante. In questo caso, si intendono le infrastrutture tradizionali (strade a pedaggio, reti elettriche, aeroporti, reti di energia e di trasporto, molte delle quali sono servizi essenziali) e i nuovi tipi di infrastrutture digitali (data center necessari per l’intelligenza artificiale [IA] e asset collegati alla transizione energetica). Gli Stati Uniti sono il mercato più grande per i data center, rappresentando circa il 40% del mercato globale, ma il settore dei data center è in crescita in tutto il mondo.

Immobiliare

Similmente a quanto accade con i prestiti del Private Credit, anche in questo caso, la maggior parte del rendimento dell’immobiliare core deriva dai canoni di locazione. Riteniamo che questa classe di attivo possa rappresentare una solida fonte di reddito.

Ma come si fa a scegliere una fonte di reddito aggiuntivo piuttosto che un’altra? Sia le infrastrutture che l’immobiliare core presentano una correlazione bassa o negativa con le classi di attivo generali e possono quindi fungere da utili fattori di diversificazione in un portafoglio multi-asset. Questo potrebbe essere utile qualora il portafoglio presenti delle posizioni concentrate in altre classi di attivo. Tuttavia, se ad esempio una quota significativa del patrimonio fosse investita nel settore immobiliare, potremmo voler individuare delle entrate aggiuntive in strategie diverse dal real estate.

Le infrastrutture e il settore immobiliare core sono dei diversificatori e tendono a muoversi in modo diverso rispetto alle classi di attivo più ampie

Correlazioni tra mercato pubblico e privato, rendimenti trimestrali

Fonti: Bloomberg, Burgiss, Cliffwater, FTSE, HFRI, MSCI, NCREIF, J.P. Morgan Asset Management. *RE Europa core include l’Europa continentale. Per il Private Equity e il Venture Capital sono stati utilizzati rendimenti ponderati nel tempo di Burgiss. RE – immobiliare (real estate). Azionario globale: MSCI AC World Index. Obbligazionario globale: Bloomberg Global Aggregate Index. REIT globali: FTSE EPRA NAREIT Global REITs Index. Immobiliare core USA: NCREIF Property Index – Open End Diversified Core Equity component. Immobiliare core europeo: MSCI Global Property Fund Index – Continental Europe. Immobiliare core area Asia-Pacifico (APAC): MSCI Global Property Fund Index – Asia-Pacific. Infrastrutture globali (Infra.): MSCI Global Private Infrastructure Asset Index. Direct Lending USA: Cliffwater Direct Lending Index. Legname: NCREIF Timberland Property Index (U.S.). Per l’Hedge Funds sono stati utilizzati indici HFRI. Trasporti: i rendimenti sono estrapolati da un indice J.P. Morgan Asset Management. Tutti i coefficienti di correlazione sono calcolati sulla base di dati trimestrali di rendimento totale per il periodo dal 30/06/2008 al 30/09/2024. I rendimenti sono denominati in dollari statunitensi. I rendimenti passati non sono indicatori attendibili dei risultati attuali e futuri. 

I dati si basano sulla disponibilità al 28 febbraio 2025.

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Una difesa contro l’inflazione

Immobiliare e infrastrutture

Il settore immobiliare core e le infrastrutture sono negativamente correlati con i mercati pubblici, ma hanno una marcata correlazione positiva con l’inflazione. I loro rendimenti, cioè, aumentano quando cresce l’inflazione, quindi possono potenzialmente fungere da copertura contro tale fenomeno. Questo è un elemento fondamentale per la resilienza del portafoglio.

Le misure di protezione dall’inflazione appaiono sempre più necessarie, vista l’introduzione di nuovi dazi che minacciano di far aumentare i prezzi. Sebbene non si preveda un drastico aumento dell’inflazione, prendiamo atto del fatto che il ritmo di decelerazione della stessa è inferiore (e l’implementazione dei dazi più rapida) rispetto a quanto da noi preventivato originariamente. 

In che modo le strategie immobiliari e infrastrutturali riescono a sottrarsi agli effetti dell’inflazione e quindi a fungere da copertura contro di essa per gli investitori? In sostanza, queste strategie scaricano i costi più elevati sui clienti.

Nel settore immobiliare, quando l’inflazione fa lievitare i costi operativi, solitamente questi vengono trasferiti agli inquilini attraverso aumenti dei canoni. Gli accordi relativi alle infrastrutture spesso prevedono clausole contrattuali a lungo termine (fino a 20 anni) che garantiscono una certa neutralità rispetto ai cambiamenti politici e trasferiscono efficacemente gli aumenti dei costi ai clienti (attraverso, ad esempio, tariffe mensili più elevate per i servizi di pubblica utilità o pedaggi per ponti e gallerie). 

In sintesi: nel caso in cui una guerra commerciale e i dazi doganali dovessero far aumentare i prezzi, una protezione dall’inflazione diventerebbe un elemento sempre più allettante.
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Diversificazione rispetto all’azionario e portafoglio 60/40

Gli Hedge Funds possono anche fungere da diversificatori di portafoglio e spesso lo fanno in maniera egregia quando aumenta la volatilità del mercato. Entrambe le caratteristiche possono contribuire a rafforzare la resilienza del portafoglio.

Anche dopo le recenti svendite di mercato, molti dei nostri clienti si ritrovano con posizioni concentrate, più di quanto possano immaginare, nelle "Star tecnologiche" (i cosiddetti Magnifici 7), la cui crescita si è triplicata dall’inizio del 2023. Questi clienti potrebbero aver bisogno di diversificare ulteriormente i loro investimenti azionari e gli Hedge Funds potrebbero rappresentare una delle modalità più efficaci per farlo.

Nell’attuale contesto, un’analisi statistica evidenzia il potenziale diversificatore degli Hedge Funds: la loro correlazione negativa con un portafoglio 60/40 (60% azionario, 40% obbligazionario). In altre parole, come illustra il grafico sottostante, quando il "60/40" si muove in una direzione, spesso gli Hedge Funds si muovono in quella opposta. 

Gli Hedge Funds offrono spesso una correlazione bassa o negativa con i portafogli 60/40

Correlazione tra degli Hedge Funds con e un portafoglio azionario-obbligazionario 60/40, mensile (su 12 mesi)

Fonti: HFRI, Standard & Poor’s, Bloomberg, FactSet, J.P. Morgan Asset Management.

* Il portafoglio 60/40 è composto per il 60% da S&P 500 e per il 40% da Bloomberg U.S. Aggregate.
Gli Hedge Funds sono rappresentati da HFRI Macro. Ultimi dati disponibili al 31 dicembre 2024. 

Sebbene i mercati siano rimasti relativamente tranquilli per gran parte del 2023 e del 2024, i recenti cali ci ricordano che la volatilità è un fenomeno consueto; gli Hedge Funds tendenzialmente forniscono buone performance nei periodi di volatilità del mercato.
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Protezione contro i rischi geopolitici

Oro

Oro: I rischi geopolitici mettono a dura prova la resilienza del portafoglio, poiché rappresentano uno dei rischi più difficili da quantificare. A nostro avviso, l’oro potrebbe offrire una certa protezione contro questo rischio difficile da quantificare.

L’oro ha avuto un rendimento positivo medio dell’1,8%, con un rendimento mediano del 3% nelle quattro settimane che hanno preceduto i principali shock geopolitici degli ultimi 20 anni (e durante gli stessi).1

Sebbene il prezzo dell’oro abbia registrato un forte rialzo negli ultimi anni (è aumentato del 65% dalla fine del 2021 e del 13,5% da inizio anno), vediamo due motivi per il proseguimento di questa tendenza anche durante il prossimo anno. (Più specificamente, stimiamo un prezzo dell’oro a fine anno compreso tra 3.100 e 3.200 USD, in aumento di circa il 14% rispetto ai livelli attuali.)

In primo luogo, prevediamo una crescente domanda da parte delle banche centrali, che attualmente detengono circa il 20% delle loro riserve valutarie in oro. In secondo luogo, notiamo che l’offerta limitata probabilmente sosterrà i prezzi in futuro. Le stime attuali indicano che i depositi in oro, comprese le riserve auree ancora presenti nel sottosuolo, ammontano a 244.040 tonnellate del prezioso metallo. Ciò basterebbe a riempire poco più di tre piscine olimpioniche.

Conclusione

Indipendentemente dal fatto che i mercati si muovano al rialzo, al ribasso o si mantengano stabili, un portafoglio resiliente può aiutare a raggiungere gli obiettivi finanziari a lungo termine. Importante: la resilienza non consiste solo nel resistere alla tempesta di mercato, ma anche nel posizionare il proprio portafoglio in modo che possa prosperare in qualsiasi contesto di investimento.
Pronto a discutere della costruzione della resilienza del portafoglio?
Contatta oggi il tuo team J.P. Morgan.

Più modi per costruire un portafoglio resiliente

Come rendere più robusto un portafoglio, particolarmente in un contesto di mercato imprevedibile

1Dario Caldara and Matteo Iacoviello, J.P. Morgan Private Bank, Bloomberg Finance L.P., Haver Analytics. Dati al 16 aprile 2024. Nota: l’intervallo temporale dell’analisi va da gennaio 1985 ad aprile 2024. Abbiamo utilizzato l’indice di rischio geopolitico (GPR) per neutralizzare gli shock geopolitici in cui la deviazione standard è superiore a 2. Per le serie consecutive di punti dati che superano 2 deviazioni standard, abbiamo preso in considerazione solo il primo punto dati. La presente analisi si basa sui dati medi settimanali.

Indici

S&P 500: L'indice Standard & Poor’s 500 è un indice ampio e non gestito utilizzato come rappresentazione del mercato azionario statunitense. Include 500 azioni ordinarie ampiamente detenute. Le cifre del rendimento totale riflettono il reinvestimento dei dividendi. "S&P500" è un marchio registrato della Standard and Poor’s Corporation.

Bloomberg U.S. Aggregate: L'indice Bloomberg U.S. Aggregate Bond è un benchmark ampio che misura il mercato obbligazionario tassabile a tasso fisso, denominato in dollari statunitensi, di grado d'investimento. L'indice include titoli del Tesoro, titoli governativi e societari, MBS (pass-through a tasso fisso e ARM ibridi di agenzia), ABS e CMBS (di agenzia e non di agenzia).

HFRI Macro: L'indice Macro di Hedge Fund Research, Inc. è un indice finanziario che traccia la performance dei fondi hedge che utilizzano strategie macroeconomiche, come i cambiamenti dei tassi di interesse e le fluttuazioni valutarie. Compilato da Hedge Fund Research, Inc., serve come benchmark per valutare i fondi hedge focalizzati su strategie macro.
 

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Rischi principali

Il presente materiale ha finalità puramente informative e può fornire informazioni su alcuni prodotti e servizi offerti dalle attività di private banking, che fanno parte di JPMorgan Chase & Co. (“JPM”). I prodotti e i servizi descritti, nonché le commissioni, gli oneri e i tassi di interesse associati, sono soggetti a modifica come previsto dai contratti di apertura del conto e possono differire a seconda della sede geografica. Non tutti i prodotti e servizi vengono offerti in tutte le sedi. Clienti diversamente abili che necessitino di ulteriore supporto per accedere a questo materiale possono contattare il proprio team J.P. Morgan o inviarci un’e-mail all’indirizzo accessibility.support@jpmorgan.com per ricevere assistenza. Si prega di leggere tutte le informazioni importanti.

Investire in strumenti alternativi comporta rischi maggiori rispetto agli investimenti tradizionali e questo tipo di approccio è adatto solo per gli investitori sofisticati. Gli investimenti alternativi comportano rischi maggiori rispetto agli investimenti tradizionali e non devono essere considerati un programma di investimento completo. Non sono efficienti dal punto di vista fiscale e gli investitori devono consultare il proprio consulente fiscale prima di investire. Gli investimenti alternativi hanno commissioni più elevate rispetto agli investimenti tradizionali e possono inoltre fare un elevato ricorso alla leva e impegnarsi in tecniche di investimento speculative, che possono aumentare il potenziale di perdita o guadagno dell’investimento. Il valore degli investimenti può aumentare così come diminuire e gli investitori potrebbero recuperare una somma inferiore all’importo inizialmente investito.

I derivati possono presentare rischi maggiori rispetto ad altri tipi di investimento perché possono essere più sensibili ai cambiamenti delle condizioni economiche o di mercato e potrebbero comportare perdite significativamente superiori all’investimento originale. Il ricorso agli strumenti derivati potrebbe non essere efficace, con conseguenti perdite dell’investimento, e il costo di tali strategie potrebbe ridurre i rendimenti.

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Qualsiasi opinione, strategia o prodotto citato nel presente materiale potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori ed è soggetto a rischi. Il capitale restituito può essere inferiore a quello inizialmente investito e i rendimenti passati non sono indicatori attendibili dei risultati futuri. Le scelte di allocazione/diversificazione di portafoglio non garantiscono un rendimento positivo né eliminano il rischio di perdite. Nessuna parte del presente materiale deve essere utilizzata fuori contesto per prendere decisioni di investimento. Si raccomanda di valutare attentamente se i servizi, i prodotti, le classi di attivo (ad es. azioni, obbligazioni, investimenti alternativi, materie prime ecc.) o le strategie discusse sono idonee alle proprie esigenze. Prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento è necessario altresì considerare gli obiettivi, i rischi, gli oneri e le spese associati a un servizio, un prodotto o una strategia. A tal proposito e per informazioni più dettagliate, nonché per discutere di obiettivi/situazione, contattare il team J.P. Morgan.

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Potranno sorgere dei conflitti d’interesse laddove JPMorgan Chase Bank, N.A. o una delle sue consociate (collettivamente “J.P. Morgan”) abbiano un incentivo effettivo o apparente, economico o di altro tipo, ad adottare nella gestione dei portafogli dei clienti comportamenti che potrebbero avvantaggiare J.P. Morgan. Potrebbero ad esempio insorgere conflitti d’interesse (ammesso che le seguenti attività siano abilitate nel conto): (1) quando J.P. Morgan investe in un prodotto d’investimento, come un fondo comune, un prodotto strutturato, un conto a gestione separata o un hedge fund emesso o gestito da JPMorgan Chase Bank, N.A. o da una consociata come J.P. Morgan Investment Management Inc.; (2) quando un'entità di J.P. Morgan riceve servizi, ad esempio di esecuzione e compensazione delle transazioni, da una sua consociata; (3) quando J.P. Morgan riceve un pagamento a fronte dell’acquisto di un prodotto d’investimento per conto di un cliente; o (4) quando J.P. Morgan riceve pagamenti per la prestazione di servizi (tra cui servizi agli azionisti, di tenuta dei registri o deposito) in relazione a prodotti d’investimento acquistati per il portafoglio di un cliente. Altri conflitti potrebbero scaturire dai rapporti che J.P. Morgan intrattiene con altri clienti o quando agisce per proprio conto.

Le strategie d'investimento, selezionate tra quelle offerte dai gestori patrimoniali di J.P. Morgan ed esterni, sono sottoposte al vaglio dei nostri team di ricerca sui gestori. Partendo da questa rosa di strategie, i team di costruzione del portafoglio scelgono quelle che a nostro avviso meglio rispondono agli obiettivi di allocazione di portafoglio e ai giudizi prospettici al fine di soddisfare l’obiettivo d’investimento del portafoglio.

In linea di massima, viene data preferenza alle strategie gestite da J.P. Morgan. Prevediamo che, subordinatamente alle leggi applicabili e ai requisiti specifici del conto, la percentuale di strategie del Gruppo potrebbe essere elevata (anche fino al 100 %) per i portafogli incentrati, ad esempio, sugli strumenti di liquidità e sulle obbligazioni di qualità elevata.

Anche se le strategie gestite internamente si allineano bene ai nostri giudizi prospettici e sebbene conosciamo i processi d’investimento e la filosofia di rischio e di compliance della società, è importante osservare che l’inclusione di strategie gestite internamente genera un maggior livello di commissioni complessive a favore di J.P. Morgan. In alcuni portafogli diamo la possibilità di optare per l'esclusione delle strategie gestite da J.P. Morgan (al di fuori dei fondi cash e di liquidità).

I Six Circles Funds sono fondi comuni registrati negli Stati Uniti e gestiti da J.P. Morgan, che si avvalgono della sub-consulenza di terzi. Sebbene siano considerati strategie gestite internamente, JPMC non applica una commissione per la gestione dei fondi o altri servizi legati ai fondi.

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Morgan SE, Tyskland, con sede legale presso Kalvebod Brygge 39-41, 1560 København V, Danimarca, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Copenhagen Branch, filial af J.P. Morgan SE, Tyskland è anche soggetta alla supervisione di Finanstilsynet (l’autorità di vigilanza finanziaria danese) ed è registrata presso Finanstilsynet come filiale di J.P. Morgan SE con il numero 29010. In Svezia, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE – Stockholm Bankfilial, con sede presso Hamngatan 15, Stoccolma, 11147, Svezia, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Stockholm Bankfilial è inoltre soggetta alla supervisione di Finansinspektionen (l’autorità di vigilanza finanziaria svedese) ed è registrata presso Finansinspektionen come filiale di J.P. Morgan SEIn Francia, il presente materiale è distribuito da JPMorgan Chase Bank, N.A., Filiale di Parigi, con sede legale in 14, Place Vendôme, Parigi 75001, Francia, iscritta presso la Cancelleria del Tribunale Commerciale di Parigi con il numero 712 041 334 e autorizzata da dalle autorità bancarie francesi (Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution e Autorité des Marchés Financiers). In Svizzera, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan (Suisse) SA, disciplinata in Svizzera dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA).

J.P. Morgan (Suisse) SA, con sede legale in rue du Rhône, 35, 1204, Ginevra, Svizzera, autorizzata e supervisionata dall'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), come banca e gestore titoli in Svizzera. 

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