Ufficio più vicino

Cerca sede

Strategia di investimento

Il credito privato o private credit è ancora in grado di assicurare performance interessanti?

28 set 2023

Riteniamo di sì e scorgiamo un’opportunità inconsueta per gli investitori, poiché sebbene i fattori di rischio diminuiscano, la remunerazione, sotto forma di rendimenti, sta aumentando.

Thomas Kennedy, Chief Investment Strategist, J.P. Morgan Private Bank

Chris Seter, CFA®, Global Investment Strategist, J.P. Morgan Private Bank

Jay Serpe, Global Head of Alternative Investments Strategy & Business Development, J.P. Morgan Private Bank

Rachel Cascio, CFA®, Private Investments Due Diligence, J.P. Morgan Private Bank

 

Cosa si sa del credito privato – prestiti e altri crediti concessi da un gestore patrimoniale (anziché da una banca) ai mutuatari aziendali – che di solito non sono negoziabili?

Negli ultimi anni il private credit, generalmente classificato nella categoria degli “investimenti alternativi”, ha nettamente sovraperformato l’obbligazionario tradizionale. Gli afflussi verso questo mercato sono stati altrettanto forti.

In effetti, il private credit è una delle nostre idee di investimento ad alta convinzione, in particolare la sottostrategia Direct Lending. Nello spettro del rischio di investimento, il private credit si può collocare tra le azioni e le tipologie più rischiose dell’obbligazionario. Pensiamo che potrebbe trarre beneficio dalle recenti turbolenze nel settore bancario regionale e da una dinamica in cui i prestatori tradizionali si stanno allontanando da questo tipo di finanziamento.

Tuttavia, alcuni dei nostri clienti hanno espresso preoccupazioni riguardo questa classe di attivo. Si chiedono: il mercato del private credit è cresciuto troppo rapidamente? (Guardando i parametri, la risposta è no.) La forte performance attuale è sostenibile? Riteniamo di sì, in particolare per quanto riguarda il Direct Lending, per quattro motivi principali:

  • Il Direct Lending non è una novità. Si tratta di prestiti bancari tradizionali, che sono stati ora ripresi dai gestori patrimoniali.
  • Non siamo d’accordo con l’argomentazione secondo cui la rapida crescita del patrimonio in gestione rappresentato dal private credit indichi una certa esuberanza: il Direct Lending non sta aumentando in alcun modo significativo l’indebitamento delle imprese a livello generale, ma sta erodendo quote di mercato ad altre fonti di prestito.
  •  Le Long-Term Capital Market Assumptions (LTCMA) di J.P. Morgan Asset Management per il 2023 mostrano, per il Direct Lending, rendimenti prospettici totali intorno all’8% su un orizzonte temporale di 10–15 anni.1 Osservando le attuali dinamiche di mercato, è legittimo ritenere che questo dato possa sottostimare le opportunità attuali.
  • Riteniamo che il mercato offra agli investitori una remunerazione adeguata per i rischi.

Analizziamo insieme i dettagli.

Il Direct Lending non è una novità

Nel libro “Reminiscences of a Stock Operator” (Ricordi di un operatore di borsa),2 tuttora popolare tra i trader a distanza di 100 anni, il personaggio principale, che ha assunto posizioni corte sul mercato azionario prima del crollo del 1929, pronuncia la celebre frase: “Non c’è niente di nuovo a Wall Street…  Tutto quello che accade [oggi] è già accaduto in passato e accadrà di nuovo”.

Quelle parole sono vere anche quando guardiamo all’evoluzione del Direct Lending. Sebbene il Direct Lending possa sembrare una nuova classe di attivo, in realtà è presente da tempo ed ha attraversato molteplici regimi economici e di mercato. A livello di indebitamento societario cambia poco, anche se in questi casi il creditore è adesso un gestore patrimoniale anziché una banca.

Come inquadrare il Direct Lending all’interno del debito societario

Le società in ricerca di liquidità hanno generalmente quattro fonti a disposizione. Le dimensioni e l’affidabilità creditizia di una società generalmente determinano quale di queste sceglierà:

Il rischio e l’entità del prestito determinano la modalità di finanziamento scelta da una società

Fonte: J.P. Morgan Private Bank; dati ad agosto 2023.
Questo grafico mostra le fonti di prestito societario e il relativo rischio di credito sull’asse y e l’entità del prestito sull’asse x. I prestiti bancari tradizionali si collocano nel settore meno rischioso e più piccolo del grafico. Le obbligazioni societarie rientrano nella fascia dimensionale più ampia e coprono diversi livelli di rischio. I prestiti diretti sono a rischio più elevato e hanno dimensioni tendenzialmente minori, ma si sovrappongono ai leveraged loans, che invece sono più rischiosi e presentano dimensioni maggiori.

Banche. Per centinaia di anni le banche hanno concesso prestiti ad imprese di tutte le dimensioni. Le banche possono iscrivere i prestiti nei propri bilanci. Storicamente, i prestiti bancari sono sempre stati orientati verso le piccole imprese e i mutuatari meno rischiosi.

Prestiti sindacati (leveraged loans). Le banche possono inoltre concedere prestiti per il più ampio mercato dei prestiti sindacati (noti anche come leveraged loans). I finanziatori vendono i prestiti ad altri investitori: si tratta pertanto di titoli negoziabili. (Il mercato dei leveraged loans è molto simile a quello del Direct Lending, ma ci sono importanti differenze a cui arriveremo.)

Il mercato obbligazionario. Le società che necessitano di finanziamenti considerevoli possono attingere al mercato delle obbligazioni societarie ed emettere pubblicamente debito a tasso fisso (in genere privo di garanzie). Le obbligazioni, ovviamente, sono negoziabili.

Direct Lending. Il Direct Lending consiste in prestiti erogati a piccole-medie imprese (“fascia di mercato medio-bassa”) tramite fondi di gestione patrimoniale che raccolgono il relativo capitale dagli investitori. I prestiti sono privati e generalmente non negoziabili, ma il fondo li tiene a bilancio fino a quando non vengono rifinanziati o maturano.3

In sintesi: Per le aziende che necessitano di finanziamenti, il Direct Lending è ormai un’opzione consolidata.

Chi oggi si occupa dei prestiti diretti sottolinea come non vi sia nulla di nuovo a Wall Street: il Direct Lending fa ormai sempre più parte del patrimonio gestito (AUM) e i talenti specializzati nel prestito sono passati dalle banche ai gestori patrimoniali. In nove dei dieci principali istituti che erogano prestiti diretti, gli amministratori delegati hanno tutti lavorato, durante un periodo della loro carriera, nel settore dei prestiti bancari tradizionali.

Cosa c’è dietro il passaggio dalle banche e dai prestiti sindacati verso i finanziatori diretti?

Per meglio comprendere l’aumento dell’attività di prestito (e lo spostamento dei talenti all’interno del settore) dalle banche ai finanziatori diretti devono essere considerati sia i fattori a monte che a valle.

La regolamentazione bancaria statunitense, approvata sulla scia della crisi finanziaria globale (GFC), ha ridotto le possibilità delle banche di concedere prestiti aumentando l’importo dei requisiti di capitale per finanziamenti particolarmente rischiosi.

Da allora, durante i periodi di turbolenza, gli istituti di credito tradizionali hanno sempre più spesso evitato questo tipo di operazione. Il recente episodio di stress nel segmento delle banche regionali ha offerto ai finanziatori diretti una nuova opportunità di acquisire una quota di mercato ancora maggiore, sottraendola alle banche, in un contesto in cui i requisiti di finanziamento si sono nuovamente irrigiditi.

A valle, invece, sul lato della domanda, i prestiti diretti sono un prodotto di prestito su misura e tale personalizzazione li rende attraenti sia per i mutuatari che per gli investitori.

I richiedenti sono disposti a pagare di più a fronte di trattative bilaterali più semplici e riservate in cui devono fornire informazioni finanziarie e operative private solo a uno o a pochi finanziatori e questo è importante per alcuni di essi, per avere la garanzia di ottenere un finanziamento, anche nei momenti di stress, e infine anche per la velocità della pratica. Le tempistiche si riducono da mesi a settimane.

Gli investitori possono anche ottenere rendimenti più elevati e beneficiare di sottoscrizioni più restrittive e di termini e condizioni (noti come covenant) che prevedono tutele per il creditore.

Il contesto per la rapida crescita degli AUM rappresentati dal private credit

Non siamo d’accordo con l’argomentazione secondo cui la rapida crescita degli AUM rappresentati dal private credit indichi una certa esuberanza. L’indebitamento finanziario totale ha semplicemente tenuto il passo con la crescita degli utili societari. il Direct Lending non sta aumentando in alcun modo significativo l’indebitamento delle imprese a livello generale, ma sta erodendo quote di mercato ad altre fonti di prestito.

C’è anche un malinteso diffuso relativo alle reali dimensioni del mercato. La parte di AUM globale rappresentata dal private credit ha raggiunto i 1.500 miliardi di dollari nel 2022.4 Tuttavia, contrariamente al parere di molti, ciò non dimostra che il private credit abbia superato i mercati dei titoli High Yield (HY) e dei leveraged loans.

La cifra di 1.500 miliardi di dollari non rappresenta un’emissione eccezionale, ma piuttosto un importo globale che include la cosiddetta “dry powder” (cioè il capitale non investito). In Nord America, la parte di AUM rappresentata dal private credit, “dry powder” esclusa, nel 2022 è stato pari a 630 miliardi di dollari, inferiore cioè agli attuali 1.000 miliardi di HY statunitense in circolazione ed esattamente la metà dei 1.400 miliardi di  leveraged loans.5

La crescita del mercato del private credit ha recentemente accelerato, passando da un tasso medio annuo del 12% tra il 2010 e il 2019 a una crescita annua del 23% tra il 2020 e il 2022.6 Questa crescita, tuttavia, ha sottratto quote di mercato al segmento HY e ai mercati dei leveraged loans, anziché aumentare l’indebitamento dell’economia. Al di fuori del settore finanziario, i prestiti con effetto leva aggregati7 hanno più o meno tenuto il passo con gli utili societari a livello economico.

Il debito con effetto leva, cioè il “leveraged debt” (ivi compreso il credito privato) ha tenuto il passo con gli utili

Fonti: BEA, J.P. Morgan, Preqin, J.P. Morgan Private Bank; dati a tutto il T4 2022. Leveraged borrowing: Private credit nordamericano, “dry powder” esclusa, valore nominale del JPM Leveraged Loan Index, JPM Domestic High Yield Index
In questo grafico vengono messi a confronto gli utili delle società non finanziarie nazionali e i leveraged loans aggregati (pari agli AUM rappresentati dal private credit nordamericano, esclusi “dry powder”, leveraged loans in essere e debito High Yield in essere) entrambi indicizzati a 100 nel 2010. Entrambe le tendenze sono in aumento del 150-175% circa dal 2010.

Rendimento totale8 le aspettative relative al Direct Lending potrebbero essere sottostimate

Alcuni forti segnali ci fanno ritenere che il Direct Lending potrebbe continuare a sovraperformare strumenti di credito comparabili.

Sovraperformare quanto? Negli ultimi 10 anni (fino al 2022), il private credit, monitorato dal Cliffwater Direct Lending Index–Senior Only,9 ha reso in media il 7,8%, a fronte del 4,1% dell’indice JP Morgan Leveraged Loan, il benchmark di riferimento più simile. Le obbligazioni HY (J.P. Morgan Domestic HY Index) hanno reso in media il 4,4% nel periodo.

Al primo trimestre del 2023, i rendimenti medi del Direct Lending si sono aggirati intorno al 10,6%, l’1,5% in più rispetto al rendimento medio dell’indice dei leveraged loans di riferimento. Discuteremo delle prospettive future tra un momento. Per prima cosa, ecco perché in questo momento il rendimento del Direct Lending è più alto di quello dei leveraged loans: facciamo notare che si tratta di caratteristiche intrinseche del mercato difficilmente scompariranno presto:

  • il fatto che il Direct Lending sia fatto su misura significa che i finanziatori possono, nelle negoziazioni bilaterali, chiedere di più e i che i richiedenti sono disposti a pagare di più per la velocità, per la privacy e per la sicurezza di ottenere il finanziamento.
  • La propensione del mercato verso i mutuatari di minori dimensioni (se si fa un confronto con il mercato dei leveraged loans) significa che questo segmento è considerato più rischioso e offre un potenziale premio di rendimento.
  • L’illiquidità dei prestiti diretti – che generalmente non sono negoziabili – contribuisce anche a spiegare lo spread (remunerazione in termini di rendimento superiore a quello di altri titoli di debito (o: “rendimento superiore a quello dei Treasury”?).

Perché riteniamo che gli investitori debbano iniziare a prendere in considerazione il private credit

Riteniamo che gli investitori debbano iniziare a prendere in considerazione il private credit perché ora il mercato offre un’adeguata remunerazione per il rischio. Per sostenere questa nostra tesi, ci appoggeremo su dati proprietari disponibili all’interno della nostra azienda.

Con l’avanzare del ciclo economico e davanti alla perdurante ossessione degli operatori di mercato per i tempi e la profondità di una potenziale recessione, è normale interrogarsi sulla possibile insolvenza dei mutuatari. Stiamo monitorando questo rischio molto attentamente, consapevoli del fatto che in passato i tassi più elevati sono stati sinonimo di un aumento del rischio di credito.

Ma qual è la cosa più importante da considerare in presenza di un potenziale aumento del tasso di default? Come altri importanti gestori patrimoniali, anche noi riteniamo che sia fondamentale analizzare se un investitore viene adeguatamente remunerato per aver assunto un particolare rischio in un dato momento. Pensiamo che gli investitori nel Direct Lending siano adeguatamente remunerati.

Per definizione, i dati sul private credit sono poco trasparenti, proprio perché privati. Tuttavia, uno dei vantaggi di lavorare in J.P. Morgan è rappresentato dal nostro raggio operativo: la nostra Investment Bank è uno dei principali fornitori di leva finanziaria per i gestori patrimoniali di Direct Lending e i relativi dati proprietari ci forniscono una visibilità impareggiabile.

Il team Private Credit Financing di J.P. Morgan gestisce circa la metà di tutte le operazioni di Direct Lending. Essendo a conoscenza della maggior parte delle stipulazioni dei contratti di credito privati, il team ha anche visibilità sui fondamentali delle imprese mutuatarie. Poiché i rendimenti (remunerazione per il rischio) sono aumentati in modo significativo da inizio anno (YTD), questi dati mostrano che i parametri relativi al rischio hanno registrato una flessione.

Ecco cosa abbiamo imparato dalla pipeline di finanziamento.

  • Quest’anno, i rendimenti del Direct Lending sono aumentati anche se i valori di rischio sono diminuiti. A quanto osservato dal team, il rendimento medio da inizio anno dei prestiti diretti è stato mediamente del 12,5%,  circa 300 punti base in più rispetto all’indice J.P. Morgan BB/B Leveraged Loan, che ha reso il 9,5%. Tale rapporto (o “spread”) tra i due valori rappresenta un’inversione di tendenza dalla fine del 2021 alla metà del 2022, un periodo di Direct Lending10 che desta preoccupazioni tra gli investitori esperti. (Dalla fine del 2021 alla metà del 2022, i valori di rischio del mutuatario erano spesso peggiori di quelli odierni, ma la presenza di così tanti finanziamenti a basso interesse in circolazione ha permesso a molte società di finanziarsi ancora a costi inferiori.)

Una simile dinamica ora non esiste più. Al contrario: nonostante l’evidente accelerazione della crescita nel patrimonio in gestione, gli investitori ricevono una remunerazione maggiore rispetto a quella offerta dai prestiti a società con parametri di rischio migliori.

Recentemente, l’investimento nei prestiti diretti rende circa 300 punti base in più rispetto a quello nei mercati pubblici

Fonte: J.P. Morgan; dati al 31 luglio 2023. *YTM include lo sconto di emissione (OID).  All’emissione i contratti di private credit ​​vengono emessi con uno sconto rispetto al valore nominale, che rappresenta una commissione pagata dal prestatore all’emittente.
Nel grafico sono illustrati i rendimenti relativi all’indice JPM Loan Index e le nuove operazioni di private credit alla chiusura delle operazioni. L’YTM del private credit è aumentato dal 7,5% circa di gennaio 2022 al 12% circa di luglio 2023. L’YTM del JPM Loan Index è aumentato dal 6% circa di gennaio 2022 al 9% circa di luglio 2023.
  • I profili di rischio delle società osservati dal team nel 2023 sono migliori rispetto a quelli del 2022. Ciò sta a indicare che i gestori patrimoniali di Direct Lending non sono alla ricerca dei prestiti più rischiosi.

E’ importante notare che, stando a quanto riscontrato dal team, nel 2023 la leva finanziaria aggregata relativa alle nuove operazioni è diminuita, a suggerire un progressivo miglioramento della qualità del credito in concomitanza con l’aumento del rendimento (la remunerazione degli investitori per il rischio).

I dati proprietari di J.P. Morgan sui finanziamenti mostrano anche che la leva finanziaria nel mercato del Direct Lending ha raggiunto il picco tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, un altro segnale che indica come questa annata sia preoccupante e maggiormente a rischio di perdite sui crediti.

La leva finanziaria sui nuovi contratti di Direct Lending è diminuita

Fonte: J.P. Morgan. Dati a giugno 2023. EBITDA = margine operativo al lordo di interessi, imposte e ammortamenti.
In questo grafico viene mostrata la leva finanziaria netta dell’emittente, o il rapporto tra debito netto ed EBITDA, per le nuove operazioni di private credit. Per tutto il 2021, il valore si è mantenuto nell’intervallo 5,5-6,5x facendo registrare una tendenza al ribasso verso 4x a metà del 2023.
  • Le tutele per i finanziatori di private credit sono robuste e in crescitaLa grande maggioranza delle società esaminate dal team J.P. Morgan Financing dispone di regole che contribuiscono a tutelare i finanziatori.11
    Ciò contrasta con la situazione del mercato dei leveraged loans, dove quasi l’80% dei nuovi prestiti quest’anno sono stati del tipo “covenant lite”, un termine che sta a indicare una minore protezione per i finanziatori. Più della metà delle operazioni di Direct Lending includevano anche un “cuscino di capitale” a protezione del prestatore o dell’investitore contro le perdite in caso di insolvenza: Questo capitale dovrebbe essere “fatto fuori” prima che un prestatore diretto subisca dei danni.12
    In sintesi: Queste sono caratteristiche distintive di un ambiente di finanziamento più sicuro.

Sul mercato odierno il rendimento del Direct Lending è pari al 12% circa. Per il Direct Lending, i nostri LTCMA più recenti (che verranno aggiornati a ottobre) mostrano rendimenti prospettici per i prossimi 10-15 anni intorno al 7,8%.13 Si tratta di un rendimento inferiore di quasi cinque punti percentuali rispetto al mercato attuale, anche se la leva finanziaria e altri rischi sono diminuiti.

A fronte della mitigazione del rischio, lo consideriamo un buon rapporto rischio-rendimento14 e un’ottima opportunità per gli investitori odierni.

Parli con il suo team JP Morgan per valutare se un investimento nel private credit potrebbe supportare i suoi obiettivi finanziari a lungo termine.

1 Long Term Capital Market Assumptions di J.P. Morgan Asset Management per il 2023 al 31/12/2022.

2 Di Edwin Lefevre, pubblicato per la prima volta nel 1923.

3 Questo tipo di prestito viene spesso effettuato da una Business Development Company (BDC), una tipologia di società di investimento quotata in borsa, creata da una legge del Congresso del 1980, focalizzata sulla concessione di prestiti a mutuatari della fascia di mercato medio-bassa, aziende con guadagni medi di 75 milioni di dollari (dati a dicembre 2022) mentre il mercato dei leveraged loans serve in media le aziende più grandi: quelle con circa 500 milioni di dollari in utili, al dicembre 2022, secondo J.P. Morgan Securities. Dati al 31 marzo 2023.

4 Fonte: Preqin, T3 2022

5 Fonte: J.P. Morgan DataQuery al 2023

6 Fonte: J.P. Morgan DataQuery al 2023

7 Il leveraged lending finanziario comprende gli AUM rappresentati dal private credit senza “dry powder”, i prestiti HY in essere e i leveraged loans in essere. (Ricordiamo che il Direct Lending spesso prevede che il gestore patrimoniale/fondo aggiunga una modesta leva finanziaria a livello di fondo, ma questo non deve farci confondere il Direct Lending con i leveraged loans.)

8 Come qualsiasi attivo obbligazionario, i rendimenti totali del Direct Lending sono una funzione delle variazioni del reddito e del prezzo. Il reddito è determinato da quanto paga il mutuatario, a cui si aggiunge la modesta leva finanziaria aggiunta dal fondo per cercare di amplificare i rendimenti del Direct Lending. (Nonostante l’aggiunta della leva finanziaria e l’utilizzo di termini somiglianti, il Direct Lending non deve essere confuso con i leveraged loans.) Anche le commissioni influiscono sul reddito. Le variazioni di prezzo si verificano quando una società diventa insolvente e non è più in grado di restituire il prestito o viene percepita come esposta a un rischio di insolvenza più elevato. Poiché i prestiti sono a tasso variabile, la duration è molto breve e ciò significa che le variazioni del rendimento hanno un impatto limitato sul prezzo.

9 I prestiti senior fanno parte del cosiddetto “capital stack”, ovvero la struttura del capitale necessaria per il finanziamento di una società. I prestiti senior sono i primi a essere rimborsati; altri tipi di debito (come il debito junior) hanno una priorità inferiore.

10  prestiti relativi a una determinata data (anno) sono chiamati “annata”.

11 I cosiddetti covenant finanziari riguardano aspetti come i rapporti di leva finanziaria massimi che impediscono al mutuatario di indebitarsi eccessivamente.

12 Oltre la metà delle operazioni di finanziamento di tipo Direct Lending effettuate da J.P. Morgan nel 2022 riguardavano i c.d. leveraged buyout (acquisizioni con ricorso alla leva finanziaria) (LBO) e disponevano di un cuscino di capitale medio del 60% circa. Un cuscino di capitale (o finanziario) rappresenta il modo adottato da una società per finanziarsi e, a parità di condizioni, maggiore è il cuscino di capitale, minore sono la probabilità che un finanziatore diretto subisca danni. Nel 2023 i cuscini di capitale sono aumentati ulteriormente.

13 Long Term Capital Market Assumptions di J.P. Morgan Asset Management per il 2023 al 31/12/2022.

14 In uno scenario estremamente negativo, come nel caso di una crisi finanziaria globale, in cui le perdite su crediti crescono fino al 7%, il rendimento totale potrebbe diventare negativo. Tuttavia, riteniamo esigue le probabilità di un macroevento di tale portata.

Maggiori informazioni su come diventare clienti di J.P. Morgan Private Bank.

Ci fornisca informazioni su di Lei e il nostro team La contatterà.

*Campi obbligatori

Maggiori informazioni su come diventare clienti di J.P. Morgan Private Bank.

Ci fornisca informazioni su di Lei e il nostro team La contatterà.

Inserire nome

> o < non sono consentiti

Only 40 characters allowed

Inserire cognome

> o < non sono consentiti

Only 40 characters allowed

Selezionare il Paese di residenza

Inserire un indirizzo postale valido

> o < non sono consentiti

Only 150 characters allowed

Inserire la città

> o < non sono consentiti

Only 35 characters allowed

Selezionare lo Stato

> or < are not allowed

Inserire il codice ZIP

Inserire un codice ZIP valido

> or < are not allowed

Only 10 characters allowed

Inserire il codice d'avviamento postale

Inserire un codice ZIP valido

> or < are not allowed

Only 10 characters allowed

Inserire il codice Paese

Inserire il codice Paese

> or < are not allowed

Inserire il numero di telefono

Il numero di telefono deve essere composto da 10 numeri

Inserire un numero di telefono valido

> or < are not allowed

Only 15 characters allowed

Inserire il numero di telefono

Inserire un numero di telefono valido

> or < are not allowed

Only 15 characters allowed

Maggiori informazioni sul Suo conto

0/1000

Only 1000 characters allowed

> or < are not allowed

La casella non è selezionata

La tua cronologia recente

Informazioni importanti

PRINCIPALI RISCHI

Il presente materiale è esclusivamente a scopo informativo e può illustrare alcuni prodotti e servizi offerti dalle divisioni di gestione patrimoniale di J.P. Morgan, che fanno parte di JPMorgan Chase & Co. (“JPM”). I prodotti e i servizi descritti, nonché le commissioni, gli oneri e i tassi di interesse associati, sono soggetti a modifica come previsto dai contratti di apertura del conto e possono differire a seconda dell’area geografica.Non tutti i prodotti e i servizi sono disponibili in tutte le aree geografiche. Il cliente con disabilità che necessiti ulteriore supporto per accedere a questo materiale, è pregato di rivolgersi al proprio team J.P. Morgan o di contattarci all'indirizzo accessibility.support@jpmorgan.com per ricevere assistenza. Si prega di leggere tutte le Informazioni importanti.

RISCHI E CONSIDERAZIONI GENERALI

Qualsiasi opinione, strategia o prodotto citato nel presente materiale potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori ed è soggetto a rischi. Il capitale restituito può essere inferiore a quello inizialmente investito e i rendimenti passati non sono indicatori attendibili dei risultati futuri. Le scelte di allocazione/diversificazione di portafoglio non garantiscono un rendimento positivo né eliminano il rischio di perdite. Nessuna parte del presente materiale deve essere utilizzata fuori contesto per prendere decisioni di investimento. Si raccomanda di valutare attentamente se i servizi, i prodotti, le classi di attivo (ad es. azioni, obbligazioni, investimenti alternativi, materie prime ecc.) o le strategie discusse sono idonee alle proprie esigenze. Prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento è necessario altresì considerare gli obiettivi, i rischi, gli oneri e le spese associati a un servizio, un prodotto o una strategia. A tal proposito e per informazioni più dettagliate, nonché per discutere di obiettivi/situazione, contattare il team J.P. Morgan.

LIBERATORIA

Si ritiene che le informazioni contenute nel presente materiale siano affidabili; tuttavia, JPM non ne attesta né garantisce l’accuratezza, l’affidabilità o la completezza e declina qualsiasi responsabilità per eventuali perdite o danni (diretti o indiretti) derivanti dall’uso totale o parziale del presente materiale. Non si rilascia alcuna dichiarazione o garanzia riguardo a calcoli, grafici, tabelle, diagrammi o commenti contenuti nel presente materiale, che vengono forniti esclusivamente a scopo illustrativo/di riferimento. I pareri, le opinioni, le stime e le strategie descritti nel presente materiale si basano sul nostro giudizio delle condizioni di mercato attuali e possono variare senza preavviso. JPM non si assume alcun obbligo di aggiornamento delle informazioni contenute nel presente materiale in caso di eventuale variazione delle stesse. I pareri, le opinioni, le stime e le strategie descritti in questa sede possono essere diversi da quelli espressi da altre divisioni di JPM o da pareri espressi per altri fini o in altri contesti; il presente materiale non deve essere considerato un rapporto di ricerca. I rischi e i risultati indicati si riferiscono unicamente agli esempi ipotetici citati; i rischi e i risultati effettivi variano in base alle circostanze specifiche. Le affermazioni prospettiche non dovrebbero essere considerate come garanzie o previsioni di eventi futuri.

Nessun contenuto del presente documento è da interpretarsi quale fonte di obbligo di diligenza da osservarsi nei confronti del cliente o di terzi o quale rapporto di consulenza con il cliente o con terzi. Nessun contenuto del presente documento è da considerarsi come offerta, sollecitazione, raccomandazione o consiglio (di carattere finanziario, contabile, legale, fiscale o di altro genere) fornito da J.P. Morgan e/o dai suoi funzionari o agenti, indipendentemente dal fatto che tali comunicazioni siano avvenute a fronte di una richiesta del cliente o meno. J.P. Morgan e le sue consociate e i suoi dipendenti non forniscono consulenza fiscale, legale o contabile. Prima di effettuare una transazione finanziaria si raccomanda di consultare il proprio consulente fiscale, legale e contabile.

INFORMAZIONI IMPORTANTI SUGLI INVESTIMENTI E SU POTENZIALI CONFLITTI D’INTERESSE

Potranno sorgere dei conflitti d’interesse laddove JPMorgan Chase Bank, N.A. o una delle sue consociate (collettivamente “J.P. Morgan”) abbiano un incentivo effettivo o apparente, economico o di altro tipo, ad adottare nella gestione dei portafogli dei clienti comportamenti che potrebbero avvantaggiare J.P. Morgan. Potrebbero ad esempio insorgere conflitti d’interesse (ammesso che le seguenti attività siano abilitate nel conto): (1) quando J.P. Morgan investe in un prodotto d’investimento, come un fondo comune, un prodotto strutturato, un conto a gestione separata o un hedge fund emesso o gestito da JPMorgan Chase Bank, N.A. o da una consociata come J.P. Morgan Investment Management Inc.; (2) quando un'entità di J.P. Morgan riceve servizi, ad esempio di esecuzione e compensazione delle transazioni, da una sua consociata; (3) quando J.P. Morgan riceve un pagamento a fronte dell’acquisto di un prodotto d’investimento per conto di un cliente; o (4) quando J.P. Morgan riceve pagamenti per la prestazione di servizi (tra cui servizi agli azionisti, di tenuta dei registri o deposito) in relazione a prodotti d’investimento acquistati per il portafoglio di un cliente. Altri conflitti potrebbero scaturire dai rapporti che J.P. Morgan intrattiene con altri clienti o quando agisce per proprio conto.

Le strategie d'investimento, selezionate tra quelle offerte dai gestori patrimoniali di J.P. Morgan ed esterni, sono sottoposte al vaglio dei nostri team di ricerca sui gestori. Partendo da questa rosa di strategie, i team di costruzione del portafoglio scelgono quelle che a nostro avviso meglio rispondono agli obiettivi di allocazione di portafoglio e ai giudizi prospettici al fine di soddisfare l’obiettivo d’investimento del portafoglio.

In linea di massima, viene data preferenza alle strategie gestite da J.P. Morgan. Prevediamo che, subordinatamente alle leggi applicabili e ai requisiti specifici del conto, la percentuale di strategie del Gruppo potrebbe essere elevata (anche fino al 100 %) per i portafogli incentrati, ad esempio, sugli strumenti di liquidità e sulle obbligazioni di qualità elevata.

Anche se le strategie gestite internamente si allineano bene ai nostri giudizi prospettici e sebbene conosciamo i processi d’investimento e la filosofia di rischio e di compliance della società, è importante osservare che l’inclusione di strategie gestite internamente genera un maggior livello di commissioni complessive a favore di J.P. Morgan. In alcuni portafogli diamo la possibilità di optare per l'esclusione delle strategie gestite da J.P. Morgan (al di fuori dei fondi cash e di liquidità).

I Six Circles Funds sono fondi comuni registrati negli Stati Uniti e gestiti da J.P. Morgan, che si avvalgono della sub-consulenza di terzi. Sebbene siano considerati strategie gestite internamente, JPMC non applica una commissione per la gestione dei fondi o altri servizi legati ai fondi.

INFORMAZIONI SU ENTITÀ GIURIDICHE, NORMATIVE E MARCHI

Negli Stati Uniti, i conti bancari di deposito e i servizi affini, come i conti correnti, conti risparmio e prestiti bancari, sono offerti da JPMorgan Chase Bank, N.A., membro della FDIC.

JPMorgan Chase Bank, N.A. e le sue consociate (collettivamente “JPMCB”) offrono prodotti d’investimento che possono includere conti d’investimento gestiti dalla banca e servizi di custodia, nell’ambito dei propri servizi fiduciari e di amministrazione. Altri prodotti e servizi d’investimento, come brokeraggio e consulenza, sono offerti tramite J.P. Morgan Securities LLC (“JPMS”), membro di FINRA e SIPC. I rendimenti annuali sono resi disponibili tramite Chase Insurance Agency, Inc. (CIA), un'agenzia assicurativa autorizzata, che opera come Chase Insurance Agency Services, Inc. in Florida. JPMCB, JPMS e CIA sono consociate sotto il controllo comune di JPM. Prodotti non disponibili in tutti gli Stati.

In Germania, il presente materiale è pubblicato da J.P. Morgan SE, con sede legale in Taunustor 1 (TaunusTurm), 60310 Francoforte sul Meno, Germania, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e soggetta alla supervisione congiunta della BaFin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE). Nel Lussemburgo, il presente materiale è pubblicato da J.P. Morgan SE – Filiale del Lussemburgo, sede legale European Bank and Business Centre, 6 route de Treves, L-2633, Senningerberg, Lussemburgo, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e soggetta alla supervisione congiunta della BaFin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Filiale del Lussemburgo è altresì soggetta alla supervisione della Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) ed è iscritta al R.C.S del Lussemburgo col n. B255938. Nel Regno Unito, questo materiale è pubblicato da J.P. Morgan SE – Filiale di Londra, sede legale in 25 Bank Street, Canary Wharf, Londra E14 5JP, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e soggetta alla supervisione congiunta della BaFin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Filiale di Londra è anche soggetta alla regolamentazione della Financial Conduct Authority and Prudential Regulation Authority. In Spagna, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE, Sucursal en España, con sede legale in Paseo de la Castellana, 31, 28046 Madrid, Spagna, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE, Sucursal en España è inoltre supervisionata dalla Commissione del Mercato dei Valori Mobiliari (CNMV) ed è iscritta nel registro amministrativo della Banca di Spagna come succursale di J.P. Morgan SE al numero 1567. In Italia, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE – Succursale di Milano, sede legale in Via Cordusio 3. 20123 Milano, Italia, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Succursale di Milano è anche sottoposta alla vigilanza della Banca d'Italia e della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB); è iscritta presso la Banca d'Italia come succursale di J.P. Morgan SE al numero 8076; numero di iscrizione presso la Camera di commercio di Milano: REA MI - 2536325. Nei Paesi Bassi, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE – Amsterdam Branch, con sede legale presso il World Trade Centre, Tower B, Strawinskylaan 1135, 1077 XX, Amsterdam, Paesi Bassi, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Amsterdam Branch è inoltre autorizzata e supervisionata da De Nederlandsche Bank (DNB) e dell’Autoriteit Financiële Markten (AFM) nei Paesi Bassi. Registrata presso la Kamer van Koophandel come filiale di J.P. Morgan SE. con il numero 72610220. In Danimarca, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE – Copenhagen Branch, filial af J.P. Morgan SE, Tyskland, con sede legale presso Kalvebod Brygge 39-41, 1560 København V, Danimarca, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Copenhagen Branch, filial af J.P. Morgan SE, Tyskland è anche soggetta alla supervisione di Finanstilsynet (l’autorità di vigilanza finanziaria danese) ed è registrata presso Finanstilsynet come filiale di J.P. Morgan SE con il numero 29010. In Svezia, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE – Stockholm Bankfilial, con sede presso Hamngatan 15, Stoccolma, 11147, Svezia, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Stockholm Bankfilial è inoltre soggetta alla supervisione di Finansinspektionen (l’autorità di vigilanza finanziaria svedese) ed è registrata presso Finansinspektionen come filiale di J.P. Morgan SE. In Francia, il presente materiale è distribuito da JPMorgan Chase Bank, N.A., Filiale di Parigi, con sede legale in 14, Place Vendôme, Parigi 75001, Francia, iscritta presso la Cancelleria del Tribunale Commerciale di Parigi con il numero 712 041 334 e autorizzata da dalle autorità bancarie francesi (Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution e Autorité des Marchés Financiers). In Svizzera, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan (Suisse) SA, disciplinata in Svizzera dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA).

J.P. Morgan (Suisse) SA, con sede legale in rue du Rhône, 35, 1204, Ginevra, Svizzera, autorizzata e supervisionata dall'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), come banca e gestore titoli in Svizzera. 

La presente comunicazione è una pubblicità ai fini della Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (MIFID II), e/o della legge svizzera sui servizi finanziari (FInSA). ). Gli investitori non devono sottoscrivere o acquistare strumenti finanziari a cui si fa riferimento nel presente annuncio se non sulla base delle informazioni contenute in qualsiasi documentazione legale applicabile, che è o sarà resa disponibile nelle giurisdizioni pertinenti (secondo necessità).

A Hong Kong, il presente materiale è distribuito da JPMCB, Filiale di Hong Kong, soggetta alla regolamentazione della Hong Kong Monetary Authority e della Securities and Futures Commission di Hong Kong. A Hong Kong cesseremo su Sua richiesta di usare gratuitamente i Suoi dati personali per i nostri fini di marketing. A Singapore, il presente materiale è distribuito da JPMCB, Filiale di Singapore, soggetta alla regolamentazione della Monetary Authority of Singapore. I servizi di negoziazione e consulenza e i servizi di gestione discrezionale degli investimenti sono erogati da JPMCB, Filiale di Hong Kong/Filiale di Singapore (come notificato). I servizi bancari e di deposito sono erogati da JPMCB, Filiale di Singapore. Il contenuto del presente documento non è stato esaminato da alcuna autorità di vigilanza di Hong Kong, Singapore o altre giurisdizioni. Si raccomanda ai clienti di utilizzare con cautela il presente materiale. Per sciogliere eventuali dubbi sul contenuto di questo documento, i clienti dovranno affidarsi alla consulenza di professionisti indipendenti. Per quanto riguarda i materiali che costituiscono pubblicità di prodotti ai sensi del Securities and Futures Act e del Financial Advisers Act, il contenuto pubblicitario del presente documento non è stato esaminato dalla Monetary Authority of Singapore. JPMorgan Chase Bank, N.A. è un’associazione bancaria nazionale costituita ai sensi delle leggi degli Stati Uniti e, in quanto persona giuridica, la responsabilità dei suoi azionisti è limitata.

Con riferimento ai Paesi dell’America Latina, la distribuzione del presente materiale potrebbe essere soggetta a restrizioni in alcune giurisdizioni. Ci riserviamo il diritto di offrirLe e/o venderLe titoli o altri strumenti finanziari che potrebbero non essere registrati ai sensi delle leggi che regolamentano i valori mobiliari o altri strumenti finanziari nel Suo Paese di origine e non soggetti a offerta pubblica in conformità a tali leggi. I suddetti titoli o strumenti Le sono offerti e/o venduti solo a titolo privato. Ogni comunicazione che Le inviamo relativamente a tali titoli o strumenti, compresa, a titolo esemplificativo, la consegna di un prospetto, delle condizioni d’investimento o di altro documento, non è da intendersi come un’offerta di vendita o sollecitazione di un’offerta d'acquisto di qualsivoglia titolo o strumento in qualunque giurisdizione in cui tale offerta o sollecitazione è illegale. Inoltre, i suddetti titoli o strumenti potrebbero essere soggetti a determinate restrizioni normative e/o contrattuali nei successivi trasferimenti ed è Sua esclusiva responsabilità accertarsi dell’esistenza di dette limitazioni e rispettarle. Se il contento della presente pubblicazione fa riferimento a un fondo, questo non può essere offerto pubblicamente in alcun Paese dell’America Latina senza la previa registrazione dei titoli del Fondo ai sensi delle leggi vigenti nella relativa giurisdizione. L’offerta pubblica di qualsiasi titolo, incluse le azioni del Fondo, senza previa registrazione presso la Comissão de Valores Mobiliários brasiliana – CVM è del tutto vietata. Alcuni prodotti o servizi contenuti nei materiali potrebbero non essere al momento disponibili sulle piattaforme brasiliana e messicana.

JPMorgan Chase Bank, N.A. (JPMCBNA) (ABN 43 074 112 011/N. licenza AFS: 238367) è disciplinata dalla Australian Securities and Investment Commission e dalla Australian Prudential Regulation Authority. La documentazione fornita in Australia da JPMCBNA è destinata esclusivamente ai “clienti wholesale”. Ai fini del presente paragrafo il termine “cliente wholesale” ha il significato attribuito a questa espressione dall’articolo 761G del Corporations Act 2001 (Cth). Se Lei al momento non è un Cliente Wholesale o se in futuro dovesse cessare di esserlo, La preghiamo di comunicarcelo.

JPMS è una società straniera registrata (all’estero) (ARBN 109293610) costituita nello Stato del Delaware, Stati Uniti d’America. Ai sensi delle leggi australiane per i servizi finanziari, una società di servizi finanziari quale J.P. Morgan Securities LLC (JPMS) è tenuta a ottenere l’apposita licenza AFSL (Australian Financial Services Licence), salvo nei casi di esenzione previsti. Ai sensi del Corporations Act 2001 (Cth) (Act), JPMS è esente dall’obbligo di ottenere la licenza AFSL in relazione al servizi finanziari che offre a Lei ed è regolamentata dalla SEC, dalla FINRA e dalla CFTC in conformità con le leggi statunitensi, che sono diverse da quelle australiane. La documentazione fornita in Australia da JPMS è destinata esclusivamente ai “clienti wholesale”. Le informazioni fornite nel presente materiale non sono destinate e non devono essere distribuite o comunicate, direttamente o indirettamente, ad alcuna altra categoria di soggetti in Australia. Ai fini del presente paragrafo il termine “cliente wholesale” ha il significato attribuito a questa espressione dall’articolo 761G dell’Act. Se Lei al momento non è un Cliente Wholesale o se in futuro dovesse cessare di esserlo, La preghiamo di comunicarcelo immediatamente.

Il presente materiale non è stato elaborato specificamente per gli investitori australiani. Di conseguenza:

  • potrebbe contenere riferimenti a importi in Dollari che non sono Dollari australiani;
  • potrebbe contenere informazioni finanziarie non redatte in conformità con le leggi o le prassi australiane;
  • potrebbe non tenere conto di rischi associati a investimenti denominati in valuta estera e
  • non considera aspetti fiscali australiani.

Eventuali riferimenti a “J.P. Morgan” riguardano JPM, le sue controllate e consociate in tutto il mondo. “J.P. Morgan Private Bank” è la denominazione commerciale dell’attività di private banking svolta da JPM. Il presente materiale è inteso per uso personale e non può essere distribuito o usato da terzi, né essere duplicato per uso non personale, senza la nostra autorizzazione. In caso di domande o se non desidera ricevere ulteriori comunicazioni, La preghiamo di rivolgersi al Suo team J.P. Morgan. 

 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI sulla nostra azienda e sui nostri professionisti dell’investimento, fare referimento a FINRA Brokercheck

Per ulteriori informazioni sull’attività di investimento di J.P. Morgan, compresi i nostri conti, prodotti e servizi, nonché il nostro rapporto con i clienti, è possibile consultare il nostro Modulo di autocertificazione CRS di J.P. Morgan Securities LLC e la Guida ai servizi di investimento e ai prodotti per il brokeraggio.


JPMorgan Chase Bank, N.A.
 e le sue consociate (collettivamente “JPMCB”) offrono prodotti d’investimento che possono includere conti gestiti dalla banca e servizi di custodia, nell’ambito dei propri servizi fiduciari e di amministrazione. Altri prodotti e servizi d’investimento, come brokeraggio e consulenza, sono offerti tramite J.P. Morgan Securities LLC (“JPMS”), membro di FINRA SIPC. I prodotti assicurativi vengono offerti tramite Chase Insurance Agency, Inc. (CIA), un’agenzia assicurativa autorizzata, che opera come Chase Insurance Agency Services, Inc. in Florida. JPMCB, JPMS e CIA sono società affiliate sotto il controllo comune di JPMorgan Chase & Co. I prodotti non sono disponibili in tutti gli Stati. Si raccomanda di leggere le Avvertenze legali unitamente a queste pagine.

I PRODOTTI DI INVESTIMENTO E ASSICURAZIONE: • NON SONO ASSICURATI DALLA FDIC • NON SONO ASSICURATI DA NESSUNA AGENZIA DEL GOVERNO FEDERALE • NON RAPPRESENTANO UN DEPOSITO O UN ALTRO OBBLIGO DI, O GARANTITO DA, JPMORGAN CHASE BANK, N.A. O QUALSIASI DELLE SUE AFFILIATE • SONO SOGGETTI A RISCHI DI INVESTIMENTO, COMPRESA LA POSSIBILE PERDITA DEL CAPITALE INVESTITO

JPMorgan Chase Bank, N.A. offre prodotti di deposito bancario, come assegni, risparmi e prestiti bancari e servizi correlati. Membro della FDIC. Non costituisce un impegno ad erogare un prestito. Tutte le offerte di credito sono soggette all’approvazione del finanziamento.