Garantire il futuro
In un contesto mondiale caratterizzato da rischi crescenti e in continua evoluzione, investire nella sicurezza è più importante che mai. Vediamo come allineando la strategia di investimento a questo trend globale trasformativo si possono migliorare i rendimenti a lungo termine del portafoglio.
Sitara Sundar, Global Equity Specialist
Garantire il futuro: come investire per la crescita in un mondo fragile
Il mondo si trova ad affrontare crescenti tensioni geopolitiche, attacchi informatici e rischi climatici. In un contesto del genere, crediamo che investire nella sicurezza offra prospettive significativamente promettenti.
Governi e aziende stanno incrementando la spesa in strategie di sicurezza più moderne ed innovative, creando potenziali opportunità per gli investitori sofisticati. Questa rinnovata attenzione per gli investimenti nella sicurezza si estende oltre la difesa tradizionale ed interessa anche l’affidabilità delle infrastrutture digitali, la resilienza delle filiere produttive e la diversificazione delle fonti energetiche.
Allineando il portafoglio a determinati trend globali trasformativi, cioè operando investimenti tematici, è possibile migliorare i rendimenti nel lungo termine. Infatti, concentrandosi su temi specifici come il futuro della sicurezza, si possono cogliere le opportunità d’investimento che stanno ridefinendo settori e mercati: una strategia che potrebbe rivelarsi utile in un periodo di moderata crescita economica.
L'opportunità
A nostro avviso, è appena iniziata una nuova era di innovazione nel campo della sicurezza.
Difesa nazionale e sicurezza informatica: lotta alle crescenti minacce
L’attuale quadro geopolitico è caratterizzato da un elevato numero di focolai di tensioni, compreso l’acuirsi degli attriti tra Cina e Stati Uniti.
Visto l’aumento dei budget per la difesa e lo sviluppo di tecnologie digitali innovative e più avanzate, ci aspettiamo che emergano nuove opportunità d’investimento, in particolare tra i fornitori del settore aerospaziale e della difesa e le principali aziende che si occupano di sicurezza informatica. Investendo in questi settori non solo si sfrutta un trend, ma si sostiene il benessere delle nazioni e la tutela della privacy dei cittadini.
Resilienza delle filiere produttive: l’onshoring della produzione
Per anni gli operatori del mercato hanno considerato la globalizzazione un fenomeno inarrestabile e in continua espansione. Recenti eventi hanno tuttavia messo in discussione questo modo di vedere. Le tensioni commerciali tra le principali economie, in particolare Stati Uniti e Cina, e la pandemia Covid-19 hanno evidenziato i rischi derivanti dalla delocalizzazione della produzione in strutture a basso costo e geograficamente distanti.
Le conseguenti difficoltà delle filiere produttive hanno spinto molte aziende a rivalutare i modelli di consegna “just-in-time” e, in alcuni casi, a riavvicinare la produzione alla sede centrale. Dal 2021 a oggi, i costi complessivi dichiarati delle attività di “reshoring” negli Stati Uniti ammontano attualmente a USD 322 miliardi.
Le aziende cercano di proteggere le filiere riavvicinando la produzione alla sede centrale
Costi totali dichiarati per il reshoring dal 2021 a oggi (miliardi di USD)
Oggi molte aziende statunitensi considerano la sicurezza della filiera estremamente importante per il conseguimento dei propri interessi commerciali. Alcune di queste aziende, ad esempio quelle operative nel settore dei semiconduttori, sono fondamentali per la sicurezza nazionale. Questo cambiamento ha portato a una maggiore attenzione alla ricostruzione delle infrastrutture e allo spostamento della produzione verso i paesi geograficamente più vicini.
Noi ci concentriamo sui principali settori che potrebbero trarre vantaggio da questo sviluppo, ad esempio il settore dei semiconduttori nazionale e alcune specifiche nicchie industriali, come i trasporti e l’edilizia. Ci aspettiamo inoltre un incremento graduale anche della spesa legata alle politiche federali a sostegno di tali settori.
Sicurezza energetica: assicurare le forniture future
Il panorama energetico mondiale sta attraversando una fase di cambiamenti radicali. L’acuirsi delle tensioni geopolitiche ha riacceso il dibattito sull’indipendenza energetica, mentre eventi meteorologici estremi hanno aumentato la frequenza dei blackout.2 Secondo le stime attuali, già nel 2030 la crescita della domanda energetica prevista potrebbe superare l’offerta.3 Ciò ha ridefinito il nostro modo di considerare l’energia oggi, dal momento che diversi paesi stanno lavorando per garantirsi fonti energetiche affidabili e pulite.
Parallelamente, l’impiego sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale sta determinando un aumento della domanda di energia, dovuta agli elevati consumi dell’hardware e dei data center necessari a supportarla. I fornitori competono per soddisfare le esigenze di questo mercato in crescita e si preparano, contemporaneamente, a raggiungere gli obiettivi di “neutralità carbonica”.4 Queste vaste dinamiche di settore creano l’urgente necessità di trasformare il nostro sistema infrastrutturale energetico globale, vecchio di circa 150 anni, in modo da ridurre la dipendenza energetica dei diversi paesi e di proteggerne la popolazione da futuri shock dei prezzi.
Entro il 2030, la spesa globale per la transizione energetica raggiungerà prevedibilmente i USD 4.600 miliardi l’anno, più del doppio rispetto ai livelli attuali
Spesa annuale globale per la transizione energetica verso la “neutralità carbonica” (migliaia di miliardi di USD)
Come possiamo essere d’aiuto
J.P. Morgan Private Bank può aiutarla a valutare potenziali investimenti in settori quali la difesa nazionale, la sicurezza informatica, la resilienza delle filiere produttive e la sicurezza energetica, preparandola ad affrontare gli sviluppi futuri. Affidandosi a una guida competente e a un approccio strategico, è possibile orientarsi in questo complesso panorama d’investimento, creare un portafoglio resiliente e raggiungere i propri obiettivi finanziari a lungo termine. Per ulteriori informazioni sul futuro della sicurezza, non esiti a contattare il suo team J.P. Morgan.
1https://www.nato.int/cps/en/natohq/topics_67655.htm#:~:text=The%20new%20Defence%20Investment%20Pledge,USD%20430%20billion%20in%20defence.
2https://www.climatecentral.org/climate-matters/weather-related-power-outages-rising.
3J.P. Morgan Research, strategia energetica globale. Dati aggiornati ad aprile 2023.
4Per “neutralità carbonica” si intende lo scenario “Net Zero Emissions by 2050” dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, ovvero l’investimento necessario per stabilizzare l’aumento medio del riscaldamento globale a 1,5 °C.
Grafico 1: Questo grafico mostra la spesa per la difesa come percentuale del PIL rispetto al numero totale di conflitti armati negli ultimi 80 anni. Dal 1970 circa, il numero totale di conflitti armati è stato maggiore della spesa per la difesa come percentuale del PIL.
Grafico 2: Questo grafico dettaglia come il costo delle violazioni dei dati è aumentato dal 2018, insieme al numero di denunce di attività criminali online.