La crescita dell'automazione industriale lascia presagire un ritmo serrato di trasformazione.
David Stubbs, Global Head of Cross-Asset Thematic Strategy
Ian Schaeffer, Global Investment Strategist
La meccanizzazione dei compiti più semplici – in corso da generazioni e fondamentale per l'aumento del tenore di vita in tutto il mondo – è aumentata a un ritmo straordinario nell'ultimo decennio. Il numero di robot industriali è più che raddoppiato. I software continuano a sostituire gli esseri umani nei processi ripetitivi. I veicoli senza pilota hanno cominciato a viaggiare sulle nostre strade.
Intravediamo cambiamenti e potenzialità finanche maggiori all'orizzonte, in un contesto in cui le tecnologie abilitanti e le necessità macroeconomiche spingono aziende e governi a incrementare la produttività, migliorando sia gli utili che la società civile nel suo complesso.
Il motore del cambiamento: macroeconomia e progressi tecnologici
I fattori macroeconomici
A differenza dei precedenti decenni, che hanno visto Cina e India integrarsi nell'economia globale e fornire manodopera al mondo intero, gli anni a venire registreranno un aumento ridotto dell'offerta globale di lavoro. Dal momento che le condizioni più tese sul mercato del lavoro consentono ai lavoratori di negoziare salari più alti, le aziende punteranno ad ottimizzare la produttività o a sostituirli automatizzando i processi.
La pandemia ha messo il turbo a questa tendenza economica strutturale. Il rapporto assunzioni/posti vacanti ha già raggiunto il minimo ventennale negli Stati uniti. Anche i tassi di disoccupazione in Europa e in Giappone sono in rapido declino, avvicinandosi ai livelli pre-pandemici. Da un recente studio della Federal Reserve è emerso che un terzo delle imprese che faticano a trovare lavoratori intende sostituire parte del personale esistente con sistemi di automazione.
La tecnologia corre in soccorso?
Come mostra il grafico in basso, la tecnologia è sicuramente parte della risposta alla carenza di lavoratori, e anche se la sostituzione integrale dei dipendenti è un evento ancora raro, sono innumerevoli le occorrenze in cui i robot possono già sostituire le persone.
Di fatto, ci aspettiamo un rapido aumento dell'automazione nei prossimi anni. Alcune tecnologie, come le reti 5G, i servizi cloud e l'intelligenza artificiale (IA) stanno convergendo su livelli di prezzo e indicatori di affidabilità che schiudono soluzioni di automazione impensabili fino a qualche anno fa.
Tra i fattori di rischio figurano la sicurezza informatica e la riservatezza dei dati.1 Sul fronte positivo, l'automazione promette di migliorare l'esperienza di dipendenti, clienti e consumatori in tutti i settori, al contempo spingendo al ribasso i costi per le aziende e al rialzo la redditività.2
I lavori completamente automatizzabili sono pochi, ma il 60% circa delle occupazioni può automatizzare almeno un terzo delle attività
Potenziale di automazione* negli Stati Uniti, basato su tecnologie collaudate per posizioni lavorative
Sono tre le tipologie di attività che presentano un potenziale di automazione nettamente superiore
Tempo dedicato ad attività che possono essere automatizzate adottando tecnologie già in uso (%)
Le chatbot sono già realtà nel settore dell'assistenza clienti
Le aziende stanno già adottando tecnologie che consentono di sostituire gli addetti all'assistenza clienti. Ciò è dimostrato dalla diffusione delle chatbot, note anche come intelligenza artificiale conversazionale, ossia dei programmi informatici che imitano la voce umana o le conversazioni scritte con utenti in carne ed ossa.
La percentuale di aziende che utilizza le chatbot è cresciuta dal 23% rilevato da un sondaggio svolto nel 2018 al 39% nel 20203,4 La tecnologia viene usata per attività quali assistenza clienti, vendita e reclutamento.
Ulteriori sbocchi all'orizzonte: Gli ecosistemi delle chatbot si stanno espandendo mediante app di messaggistica come WeChat in Cina e Kakao Talk in Corea grazie al potenziamento di queste risorse portato avanti dalla grande distribuzione.5 Secondo le stime, nel 2025 le transazioni di e-commerce svolte attraverso le chatbot potrebbero arrivare a costituire 145 miliardi di dollari della spesa globale.
La rivoluzione manifatturiera
La "quarta rivoluzione industriale", per usare le parole con cui il presidente del World Economic Forum Klaus Schwab ha descritto la "fusione di tecnologie che sfumano i confini tra la sfera fisica, quella digitale e quella biologica" si avvicina a un ritmo straordinario, avendo ricevuto una spinta fortissima dalla pandemia.
L'Industria 4.0 fa leva sulle precedenti rivoluzioni industriali della storia automatizzando intere linee produttive e connettendo le industrie fisiche con il mondo digitale e i dati che esso produce. Si prevede che le innovazioni nell'automazione e nella connettività miglioreranno non solo la produttività ma anche la qualità e la sicurezza.
Di fatto, gli investimenti delle aziende statunitensi in apparecchiature industriali stavano crescendo già prima del Covid-19, ma la pandemia ha innescato un'ulteriore e forte accelerazione.
La pandemia spinge gli investimenti in apparecchiature industriali
Nel primo anno della pandemia gli investimenti in apparecchiature industriali come percentuale del PIL reale sono aumentati in misura significativa
Molte aziende ritengono ora che la trasformazione digitale e le tecnologie per l'automazione siano fondamentali per la sopravvivenza. Nel 2020, il mercato globale delle tecnologie che abilitano l'iperautomazione (ossia l'automazione rapida dei processi aziendali impiegando tecnologie come l'IA e gli assistenti virtuali) ha raggiunto i 418 miliardi di dollari. Secondo le stime, a fine 2022 tale cifra salirà a circa 600 miliardi di dollari.6
Anche i dirigenti sono sempre più consapevoli della capacità dell'automazione di migliorare non solo i rendimenti delle fabbriche ma anche la sostenibilità, riducendo i rifiuti e le emissioni complessive. IBM, azienda leader nel campo dell'IA e delle soluzioni di automazione, ha scoperto che i processi produttivi guidati dall'intelligenza artificiale possono incrementare la resa produttiva del 30%, al contempo riducendo gli scarti del 15%.7,8
L'arrivo dei veicoli autonomi
I camion a guida autonoma potrebbero avere un impatto enorme sulle nostre vite e catene distributive. Le aziende di logistica, la grande distribuzione e le catene di supermercati come Walmart stanno già sperimentando, e in alcuni casi impiegando, queste soluzioni.9
Negli Stati Uniti, il 70% di tutte le merci viaggia attualmente su gomma. Migliorare l'efficienza del settore dei trasporti potrebbe generare importanti risparmi di costo per i consumatori americani. Di fatto, dalla ricerca della nostra Investment Bank emerge che i camion a guida autonoma taglierebbero i costi del 40% circa per ogni miglio percorso rispetto ai tradizionali autocarri a 18 ruote con conducente.10
Benché l'imprevedibilità dei lunghi tragitti, del traffico e dell'ultimo miglio della catena distributiva possano rendere ancora necessario l'intervento umano per effettuare la consegna finale al consumatore, nei prossimi anni i camion senza conducente avranno probabilmente un impatto significativo sulle rotte brevi e prevedibili (come quelle tra snodi logistici), consentendo una riduzione del 46% dei costi logistici entro il 2030.11,12
Inoltre, l'utilizzo di camion senza conducente anche in tratti brevi della catena distributiva potrebbe contribuire ad alleviare la carenza di camionisti, una dinamica emersa in tutto il mondo e soprattutto nel Regno unito.
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1Nel 2020 sono fortemente aumentati rispetto all'anno precedente sia il numero di attacchi informatici denunciati che i danni dichiarati (pari a 4 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti
2Secondo Trends in Workflow Automation 2021, Salesforce.com: Solo il 25% dei dirigenti IT ritiene che la propria tecnologia massimizzi la produttività del lavoro, mentre il 95% dei dirigenti IT e degli ingegneri afferma di dare priorità all'automazione dei flussi di lavoro, e il 78% di essi utilizza o ha intenzione di utilizzare l'IA nell'ambito delle iniziative relative ai flussi di lavoro.
3Trends in Workflow Automation 2021, Salesforce.com.
4“Digital service excellence: Scaling the next-generation operating model,” McKinsey & Company, febbraio 2021.
5“Conversational commerce: Market outlook, emerging opportunities & forecasts 2021–2025,” Juniper Research, giugno 2021.
6“Gartner forecasts worldwide hyperautomation enabling software market to reach nearly $600 billion by 2022,” Gartner, 2021.
7“Improve product quality and yield with intelligent, secure, and adaptable manufacturing operations,” IBM, aprile 2020.
8Secondo l'edizione 2017 del rapporto Capital Landscape stilato da Closed Loop Partners, in futuro la circolarità dei processi produttivi e della catena distributiva potrà non solo ridurre le emissioni fino a 350 milioni di tonnellate metriche di CO2, ma anche generare ricavi annui nell'ordine di 2.000 miliardi di dollari negli Stati Uniti.
9Nello specifico: Walmart, Albertsons e Kroger. Come si legge nell'articolo "Walmart is using fully driverless trucks to ramp up its online grocery business", CNBC, novembre 2021: Nel 2021, Walmart ha siglato una collaborazione con l'azienda di logistica a corto raggio Gatik per l'utilizzo di due furgoni completamente autonomi da destinare alla sua divisione di consegne alimentari. Secondo Gatik, i suoi veicoli autonomi possono ridurre i costi logistici delle aziende che vendono online prodotti alimentari del 30%.
10J.P. Morgan North America Equity Research, decembre 2021.
11“Autonomous trucks lead the way,” Deloitte, 2021.
12“The era of digitized trucking,” PwC, Strategy&, 2018.