Ufficio più vicino

Cerca sede

Economia e mercati

La visione del mercato: Tenere salde le redini

15 giu 2023

Un mercato che negli ultimi tempi ha subito brusche svolte, un’economia statunitense in stallo e un futuro altalenante. La nostra risposta: essere ancora più decisi nell’assumere rischi.

 

La visione del mercato: Tenere salde le redini

  • La dipendenza dai dati caratterizza l’attuale approccio alle politiche monetarie. Gli esperti continuano a ripetere, sbagliandosi, che non ci sarà alcun atterraggio per l’economia globale. L’atterraggio invece ci sarà. Le uniche incertezze riguardano le tempistiche e quando sarà difficile.
  • La domanda di mercato più importante oggi è: “I focolai a cui abbiamo assistito nel settore bancario statunitense sono idiosincratici o sistemici?” Ritengo entrambe le ipotesi. La causa principale è la velocità con cui sono aumentati i tassi di interesse.
  • Si sta scrivendo molto sulla possibilità che il governo degli Stati Uniti decida di dichiararsi insolvente sul proprio debito. È una domanda che non dovrebbe mai essere posta. Il rischio di eventi estremi è modesto, ma concreto.
  • Alla luce della volatilità del mercato, il contesto attuale ci impone di assumere il rischio in modo molto consapevole. La volatilità può creare opportunità. La volatilità senza freni può ottenere l’effetto opposto.




Il continuo braccio di ferro tra recessionisti e ottimisti ha fatto alzare una “nebbia di ferro”. Ma non è ancora il momento di suonare il cessato allarme. I dati macro sono volatili e così anche i mercati. Gli investitori non ne sanno ancora abbastanza su ciò che ci aspetta. Le tendenze sono difficili da interpretare in un contesto di transizione.

Il timore di lasciarsi sfuggire le opportunità si è di nuovo insinuato, per quanto leggermente, nelle tesi di mercato. Ironia della sorte vuole che la liquidità accantonata possa limitare in parte la correzione dei mercati. Divertitevi con i vostri amici e familiari. Chiedete chi sta aspettando un ribasso del mercato azionario per comprare. E poi provate a chiedere: “A che livello?”. Scommetto che la maggior parte risponderà: “Quando ci sarà una flessione del 5-10%”. È sempre “una flessione del 5-10%”.

L’espressione corretta per descrivere i mercati attuali è probabilmente “limitati all’interno di un intervallo”. Per buona parte dell’anno ci siamo mossi all’interno del medesimo ampio intervallo di valori dell’S&P 500. La liquidità accantonata dovrebbe evitarci di rivivere i minimi dello scorso ottobre, salvo sviluppi particolarmente negativi.

La Federal Reserve (Fed) si è preparata a una possibile pausa dei rialzi dei tassi a giugno. Vedremo. Il ritmo di inasprimento è stato il più rapido e deciso mai visto dagli anni Ottanta del secolo scorso, con dieci rialzi consecutivi per un totale di 500 pb in poco più di un anno. I tassi di riferimento sono tornati a livelli visti per l’ultima volta nel 2007.

Non solo gli effetti della politica monetaria si manifestano con un certo ritardo, ma la riduzione del credito da parte delle banche rappresenta un ulteriore freno per l’economia globale, equivalente a un ulteriore inasprimento. Se fossi un membro della Fed, a giugno farei una pausa. Il tempo è dalla parte della Banca Centrale che ha fatto il grosso del lavoro.

L’inflazione continua a rallentare, ma è ancora troppo alta. I recenti dati sull’economia statunitense hanno evidenziato che i salari vanno ancora molto forte, ma sono in fase di decrescita. Lo stesso si può dire più in generale per il mercato del lavoro. L’economia sta rallentando ed è in forma “accettabile”. Tutte queste sono buone notizie per i sostenitori dell’atterraggio morbido. Tuttavia, la Fed è perfettamente consapevole che la lotta all’inflazione è tutt’altro che finita.

Dopo aver innalzato i tassi di 25 punti base a maggio, la Banca Centrale Europea (BCE) ha lasciato la porta aperta alla possibilità di ulteriori rialzi. Come la Fed, anche l’Istituto di Francoforte ha aumentato energicamente i tassi d’interesse (Grafico 1). Nell’arco di un anno la BCE ha operato rialzi per 375 pb. Siamo tornati a livelli visti l’ultima volta nel 2008.

Grafico 1: La Fed e la BCE hanno operato rialzi aggressivi dei tassi di riferimento

Fonte: Banche Centrali nazionali, Haver Analytics. Dati a maggio 2023.,
Il grafico lineare a maggio 2023 mostra i tassi di interesse delle Banche Centrali di Stati Uniti e Area Euro in termini percentuali sull’asse y e i dati mensili dal 2003 in poi sull’asse x. Una nota a piè di pagina specifica che per l’Area Euro è indicato il tasso di interesse sui depositi. All’inizio del 2005, gli Stati Uniti hanno aumentato vigorosamente i tassi fino a raggiungere il 5,3%, mentre l’Area Euro ha cominciato ad aumentarli all’inizio del 2006, raggiungendo un picco del 3,3% nel 2008. Nel 2009, i tassi di riferimento si aggiravano intorno allo zero per entrambe le regioni. Sul finire del 2011, l’Area Euro ha portato i tassi allo 0,8%, mentre gli Stati Uniti li hanno mantenuti invariati. Nel 2016 i tassi di interesse statunitensi hanno iniziato ad aumentare, raggiungendo un picco del 2,4% nel luglio 2019. Tuttavia, nello stesso periodo i tassi di interesse dell’Area Euro sono calati fino a raggiungere lo-0,5% alla fine del 2019. Dopo aver oscillato intorno o sotto lo zero dall’inizio del 2020, i tassi di riferimento sono aumentati in entrambe le regioni in seguito ai rialzi aggressivi operati dalle Banche Centrali, arrivando di recente al 5,1% negli Stati Uniti e al 3,3% nell’Area Euro.

La BCE ha come unico mandato la stabilità dei prezzi. Il doppio mandato della Fed comprende la stabilità dei prezzi e la massima occupazione. Se a giugno la Fed farà una pausa mentre la BCE prosegue la stretta, l’Euro dovrebbe confermare la forza esibita negli ultimi tempi.

Gli esperti continuano a ribadire erroneamente il concetto che “non vi sarà alcun atterraggio”. Per chiunque abbia mai provato il "piacere" di essere bloccato su un aereo in attesa dell’autorizzazione ad atterrare, volare in cerchio è un’analogia migliore rispetto a quella di un mancato atterraggio, per l’economia. L’atterraggio ci sarà eccome. Le uniche incertezze riguardano le tempistiche e quando sarà difficile.

 Affermare che gli ultimi mesi sono stati turbinosi per i mercati è una descrizione a dir poco inadeguata. La domanda più importante oggi è: “I focolai a cui abbiamo assistito nel settore bancario statunitense sono idiosincratici o sistemici?” Ritengo entrambe le ipotesi.

La causa principale – l’aumento dei tassi di interesse – è sistemica. I problemi che hanno determinato il fallimento di alcune banche appaiono idiosincratici. Ma dubito che i piccoli shock del sistema siano finiti. Lo dico in considerazione della velocità con cui i tassi sono aumentati.

Gli investitori sanno che in un contesto di tassi di interesse più elevati i bilanci bancari sono sensibili alle passività. La domanda chiave? Se le notizie e l’andamento negativo dei prezzi provocheranno nuovi deflussi dai depositi. È il circolo vizioso ideale per chi vende allo scoperto.

Nonostante il gran parlare di “crisi”, non siamo in modalità “crisi bancaria”. Siamo fermi in una fase di legittima preoccupazione da parte degli investitori e di tensioni causate dal settore bancario. Quello a cui stiamo assistendo assomiglia più alla crisi del risparmio (Savings & Loans o S&L) degli anni Ottanta che alla crisi finanziaria globale (GFC) del 2007-2008. Si tratta di una notizia sia positiva che negativa. La crisi S&L si rivelò una “lenta emorragia” per l’economia. La GFC fu un evento di “dominio rapido”.

Le azioni intraprese sinora dalle autorità di regolamentazione evidenziano il desiderio di fare di più, se necessario. Le argomentazioni sul rischio morale che vengono avanzate per incoraggiare i team di gestione delle banche incompetenti (o inetti) ad assumere rischi a spese dei contribuenti sono un argomento che le autorità di regolamentazione e Washington dovranno affrontare.

All’inizio dell’anno avrei detto che il rischio di recessione negli Stati Uniti era pari a circa un terzo. Dopo gli eventi degli ultimi mesi, siamo più o meno a 50/50. Se il sistema bancario dovesse subire una serie di shock aggiuntivi, il rischio di un atterraggio brusco si farebbe rapidamente strada. Al momento i dati macro non sembrano segnalarlo. Ma la scena potrebbe cambiare.

L’economia globale sta rallentando. Come scenario di base, rimango dell’idea che si tratterà di un percorso difficile che condurrà a un atterraggio morbido o a una recessione modesta. Ma le prospettive sono poco chiare a causa del maggior rischio di eventi estremi. Sto seguendo con attenzione i mercati del credito. Hanno mostrato un andamento altalenante, ma finora non hanno manifestato il timore di un atterraggio duro. Tuttavia, stanno evidenziando segnali di una moderata tensione. I mercati del credito sono un affidabile segnale premonitore. Lo stesso vale per le banche.

I mercati obbligazionari continuano la loro corsa spericolata. A parte questo, gli attivi rischiosi restano supportati. Quest’anno il mercato azionario statunitense è stato trainato dai rendimenti delle società Big Tech. L’allarme per gli attivi rischiosi è lungi dall’essere cessato. La ripidità dell’inversione della curva dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi rimane a livelli che non si vedevano da oltre 40 anni (Grafico 2). Alcuni di questi dati sono tecnicamente dovuti a posizioni corte che, seguendo il trend, hanno dovuto essere chiuse. Altri sono determinati dai fondamentali, basati sulla prospettiva di un atterraggio duro.

Grafico 2: La curva dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi rimane fortemente invertita

Fonte: Bloomberg Finance LP; dati mensili ad aprile 2023. Le aree ombreggiate indicano le fasi di recessione economica secondo il NBER mentre la linea tratteggiata rappresenta lo spread medio nel periodo mostrato.
Grafico lineare della curva dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi (definita come differenziale di rendimento tra i Treasury a 10 anni e T Bill a 3 mesi), espressa in punti base sull’asse y e visualizzata con valori mensili dal 1981 all’aprile 2023 sull’asse x. Ad aprile 2023, la curva dei rendimenti evidenzia una profonda inversione di -160 pb, un livello che non si vedeva dal 1981. La linea tratteggiata indica un valore medio di 168 pb nel periodo di tempo mostrato. Le inversioni sono state osservate anche nel 1981 (inversione di -160 pb), 1989 (-30 pb), 2000 (-78 pb), 2007 (-56 pb) e 2019 (-48 pb). Queste precedenti inversioni sono state seguite da fasi di recessione economica secondo la definizione del NBER, indicate dall’area ombreggiata.

L’economia sta rallentando, come pure l’inflazione. I dati sull’occupazione rimangono solidi. L’economia statunitense non ha l’aria di scivolare rapidamente verso la recessione. Queste sono buone notizie per la crescita dei consumi e dei ricavi. Finora sono state positive anche per i margini societari, che rimangono superiori ai livelli storici.

Ci si attende che i margini dell’S&P 500 continueranno a tornare verso i livelli tendenziali di lungo periodo, circa l’11% considerando gli ultimi dieci anni e il 10% per gli ultimi vent’anni. Attualmente i margini si aggirano intorno all’11,5%. Nel primo trimestre del 2022 hanno raggiunto un picco del 13,5% circa.

La domanda di trasporto merci continua a diminuire parallelamente all’attività delle filiere produttive. Anche i prezzi delle materie prime continuano a salire, soprattutto quelli dell’energia e delle derrate alimentari. Le banche centrali stanno raggiungendo i loro obiettivi. La domanda è quanto ancora debbano aumentare i tassi di interesse prima che il ciclo di irrigidimento si concluda.

Si sta scrivendo molto sulla possibilità che il governo degli Stati Uniti decida di dichiararsi insolvente sul proprio debito. Per quanto mi riguarda, si tratta più che altro di un argomento per i titoli di giornale. Il tetto del debito verrà aumentato. Non c’è scelta. La domanda è un’altra: quanto la si potrà tirare per le lunghe prima che i mercati reagiscano?

Riprendendo una frase di Jerome Powell, non è il caso di parlare di un mondo in cui gli Stati Uniti non pagano i debiti. Fatta questa premessa, “mai” è una parola che non si usa più dalla crisi finanziaria globale del 2007-2008. Ogni paese deve prestare attenzione al proprio livello di indebitamento. I livelli di indebitamento a livello globale sono troppo elevati, compreso quello degli Stati Uniti, e vanno affrontati seriamente, non con un teatrino politico.

Seguiamo con grande attenzione lo sviluppo degli eventi a Washington. Il rischio di eventi estremi sarà modesto, ma è concreto. Abbiamo già visto i credit default swap (CDS) del governo degli Stati Uniti spingersi a livelli che non si vedevano dal 2011-2012. Stiamo tenendo d’occhio i CDS statunitensi, poiché si tratta di qualcosa che non dovrebbe subire variazioni. Quando questo accade, rispecchia i timori degli investitori che attuano coperture in vista di future turbolenze di mercato.

Se le cose dovessero raggiungere un livello critico e i mercati dovessero davvero destabilizzarsi, probabilmente acquisteremmo titoli di Stato americani e attivi rischiosi.

Alla luce delle brusche variazioni a cui stiamo assistendo, il contesto di mercato ci impone di continuare ad assumere il rischio in modo molto consapevole. La volatilità può creare opportunità. La volatilità senza freni può ottenere l’effetto opposto. La volatilità dell’ultimo anno ha pesato molto (Grafico 3). Semplicemente non c’è fiducia nelle prospettive a breve termine: ci vorrà del tempo per ricostruirla.

Grafico 3: I mercati hanno vissuto episodi di elevata volatilità nell’ultimo anno

Fonte: Bloomberg Finance LP; dati giornalieri all’11 maggio 2023.
Grafico lineare degli indici VIX (asse di sinistra) e MOVE (asse di destra), rappresentati in termini di livello su assi y separati. Le serie temporali sono visualizzate dal 2017 fino all’11 maggio 2023 sull’asse delle x, utilizzando dati giornalieri. Dal 2017 ai primi di febbraio del 2020, l’indice MOVE si è mantenuto intorno a 40-90. A marzo 2020, l’indice VIX e l’indice MOVE sono balzati a livelli molto elevati (rispettivamente 83 e 164). Da allora, l’indice VIX si è mantenuto generalmente all’interno dell’intervallo 15-40. In compenso, nel 2022 l’indice MOVE ha raggiunto nuovamente livelli molto alti, simili a questi, e rimane elevato in chiave storica. Nel marzo 2023 ha raggiunto il massimo storico di 199 nel periodo di tempo mostrato.

All’inizio di quest’anno abbiamo potenziato le posizioni in titoli azionari europei, finanziandole dagli Stati Uniti. Ho considerato questa scelta alla stregua di un riposizionamento difensivo, con un potenziale di rialzo. Le valutazioni europee sono interessanti sia in chiave storica che rispetto agli Stati Uniti. Nel caso di una generale flessione del mercato, mi aspetto che le valutazioni europee più basse offrano una maggiore capacità di partecipare al ribasso rispetto agli Stati Uniti, mentre nel caso in cui l’economia globale dovesse sorprendere in positivo, l’Europa offrirebbe l’opportunità di un’ulteriore rivalutazione. È già andata molto bene, contribuendo alla performance del portafoglio da inizio anno.

Manteniamo un modesto sovrappeso nei portafogli del credito esteso. Dall’anno scorso stiamo limando queste posizioni, rafforzando quelle nel credito Investment Grade sia in Europa che negli Stati Uniti, riducendo il rischio e aumentando la qualità del credito. L’anno scorso abbiamo inoltre aggiunto titoli di Stato con scadenze più lunghe a fronte dell’aumento dei tassi.

Le obbligazioni svolgono un ruolo fondamentale come diversificatori del rischio all’interno dei portafogli. Dopo il recente calo dei tassi di interesse a lungo termine, abbiamo dibattuto attivamente il nostro posizionamento di duration sia nei portafogli multi-asset che in quelli obbligazionari.

Poiché le prospettive sono poco chiare e i mercati sono in fibrillazione, manteniamo la duration dell’obbligazionario core. Abbiamo migliorato i nostri acquisti di credito, in particolare quello Investment Grade (IG), in vista di un possibile allargamento degli spread. Né l’IG europeo, né quello statunitense sono sufficientemente interessanti per ulteriore considerazione. Ma rimangono nella lista acquisti.

Un futuro altalenante. Non siamo pagati per fare grandi scommesse sul mercato. Consapevoli del rumore che toglie visibilità al panorama macro e di mercato, continuare a tenere salde le redini del rischio continua a confermarsi come la giusta linea d’azione.

 

DEFINIZIONI DEGLI INDICI

L’S&P 500® è comunemente considerato il miglior indicatore dei titoli azionari di società statunitensi large cap. L’indice comprende 500 società leader e rappresenta l’80% circa della capitalizzazione di mercato disponibile.

L’indice VIX si basa su un calcolo che produce una misura della volatilità attesa e costante a 30 giorni del mercato azionario statunitense, ricavata dai prezzi in tempo reale delle opzioni call e put dell’indice S&P 500®. A livello globale, è una delle misure della volatilità più accreditate, ampiamente ripresa dai mezzi di comunicazione finanziari e attentamente monitorata da una serie di operatori di mercato come indicatore di mercato giornaliero.

L’indice ICE BofA MOVE è un indice ponderato in base alla curva dei rendimenti rappresentativo della volatilità implicita normalizzata sulle opzioni a 1 mese sui Treasury. Si tratta della media ponderata della volatilità del CT2, CT5, CT10 e CT30 (cioè la media ponderata dei volumi impliciti dei Treasury a 1m2y, 1m5y, 1m10y e 1m30y con pesi del 20%, 20%, 40% e 20%, rispettivamente).

Maggiori informazioni su come diventare clienti di J.P. Morgan Private Bank.

Ci fornisca informazioni su di Lei e il nostro team La contatterà.

*Campi obbligatori

Maggiori informazioni su come diventare clienti di J.P. Morgan Private Bank.

Ci fornisca informazioni su di Lei e il nostro team La contatterà.

Inserire nome

> o < non sono consentiti

Only 40 characters allowed

Inserire cognome

> o < non sono consentiti

Only 40 characters allowed

Selezionare il Paese di residenza

Inserire un indirizzo postale valido

> o < non sono consentiti

Only 150 characters allowed

Inserire la città

> o < non sono consentiti

Only 35 characters allowed

Selezionare lo Stato

> or < are not allowed

Inserire il codice ZIP

Inserire un codice ZIP valido

> or < are not allowed

Only 10 characters allowed

Inserire il codice d'avviamento postale

Inserire un codice ZIP valido

> or < are not allowed

Only 10 characters allowed

Inserire il codice Paese

Inserire il codice Paese

> or < are not allowed

Inserire il numero di telefono

Il numero di telefono deve essere composto da 10 numeri

Inserire un numero di telefono valido

> or < are not allowed

Only 15 characters allowed

Inserire il numero di telefono

Inserire un numero di telefono valido

> or < are not allowed

Only 15 characters allowed

Maggiori informazioni sul Suo conto

0/1000

Only 1000 characters allowed

> or < are not allowed

La casella non è selezionata

La tua cronologia recente

Informazioni importanti

PRINCIPALI RISCHI

Il presente materiale è esclusivamente a scopo informativo e può illustrare alcuni prodotti e servizi offerti dalle divisioni di gestione patrimoniale di J.P. Morgan, che fanno parte di JPMorgan Chase & Co. (“JPM”). I prodotti e i servizi descritti, nonché le commissioni, gli oneri e i tassi di interesse associati, sono soggetti a modifica come previsto dai contratti di apertura del conto e possono differire a seconda dell’area geografica.Non tutti i prodotti e i servizi sono disponibili in tutte le aree geografiche. Il cliente con disabilità che necessiti ulteriore supporto per accedere a questo materiale, è pregato di rivolgersi al proprio team J.P. Morgan o di contattarci all'indirizzo accessibility.support@jpmorgan.com per ricevere assistenza. Si prega di leggere tutte le Informazioni importanti.

RISCHI E CONSIDERAZIONI GENERALI

Qualsiasi opinione, strategia o prodotto citato nel presente materiale potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori ed è soggetto a rischi. Il capitale restituito può essere inferiore a quello inizialmente investito e i rendimenti passati non sono indicatori attendibili dei risultati futuri. Le scelte di allocazione/diversificazione di portafoglio non garantiscono un rendimento positivo né eliminano il rischio di perdite. Nessuna parte del presente materiale deve essere utilizzata fuori contesto per prendere decisioni di investimento. Si raccomanda di valutare attentamente se i servizi, i prodotti, le classi di attivo (ad es. azioni, obbligazioni, investimenti alternativi, materie prime ecc.) o le strategie discusse sono idonee alle proprie esigenze. Prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento è necessario altresì considerare gli obiettivi, i rischi, gli oneri e le spese associati a un servizio, un prodotto o una strategia. A tal proposito e per informazioni più dettagliate, nonché per discutere di obiettivi/situazione, contattare il team J.P. Morgan.

LIBERATORIA

Si ritiene che le informazioni contenute nel presente materiale siano affidabili; tuttavia, JPM non ne attesta né garantisce l’accuratezza, l’affidabilità o la completezza e declina qualsiasi responsabilità per eventuali perdite o danni (diretti o indiretti) derivanti dall’uso totale o parziale del presente materiale. Non si rilascia alcuna dichiarazione o garanzia riguardo a calcoli, grafici, tabelle, diagrammi o commenti contenuti nel presente materiale, che vengono forniti esclusivamente a scopo illustrativo/di riferimento. I pareri, le opinioni, le stime e le strategie descritti nel presente materiale si basano sul nostro giudizio delle condizioni di mercato attuali e possono variare senza preavviso. JPM non si assume alcun obbligo di aggiornamento delle informazioni contenute nel presente materiale in caso di eventuale variazione delle stesse. I pareri, le opinioni, le stime e le strategie descritti in questa sede possono essere diversi da quelli espressi da altre divisioni di JPM o da pareri espressi per altri fini o in altri contesti; il presente materiale non deve essere considerato un rapporto di ricerca. I rischi e i risultati indicati si riferiscono unicamente agli esempi ipotetici citati; i rischi e i risultati effettivi variano in base alle circostanze specifiche. Le affermazioni prospettiche non dovrebbero essere considerate come garanzie o previsioni di eventi futuri.

Nessun contenuto del presente documento è da interpretarsi quale fonte di obbligo di diligenza da osservarsi nei confronti del cliente o di terzi o quale rapporto di consulenza con il cliente o con terzi. Nessun contenuto del presente documento è da considerarsi come offerta, sollecitazione, raccomandazione o consiglio (di carattere finanziario, contabile, legale, fiscale o di altro genere) fornito da J.P. Morgan e/o dai suoi funzionari o agenti, indipendentemente dal fatto che tali comunicazioni siano avvenute a fronte di una richiesta del cliente o meno. J.P. Morgan e le sue consociate e i suoi dipendenti non forniscono consulenza fiscale, legale o contabile. Prima di effettuare una transazione finanziaria si raccomanda di consultare il proprio consulente fiscale, legale e contabile.

INFORMAZIONI IMPORTANTI SUGLI INVESTIMENTI E SU POTENZIALI CONFLITTI D’INTERESSE

Potranno sorgere dei conflitti d’interesse laddove JPMorgan Chase Bank, N.A. o una delle sue consociate (collettivamente “J.P. Morgan”) abbiano un incentivo effettivo o apparente, economico o di altro tipo, ad adottare nella gestione dei portafogli dei clienti comportamenti che potrebbero avvantaggiare J.P. Morgan. Potrebbero ad esempio insorgere conflitti d’interesse (ammesso che le seguenti attività siano abilitate nel conto): (1) quando J.P. Morgan investe in un prodotto d’investimento, come un fondo comune, un prodotto strutturato, un conto a gestione separata o un hedge fund emesso o gestito da JPMorgan Chase Bank, N.A. o da una consociata come J.P. Morgan Investment Management Inc.; (2) quando un'entità di J.P. Morgan riceve servizi, ad esempio di esecuzione e compensazione delle transazioni, da una sua consociata; (3) quando J.P. Morgan riceve un pagamento a fronte dell’acquisto di un prodotto d’investimento per conto di un cliente; o (4) quando J.P. Morgan riceve pagamenti per la prestazione di servizi (tra cui servizi agli azionisti, di tenuta dei registri o deposito) in relazione a prodotti d’investimento acquistati per il portafoglio di un cliente. Altri conflitti potrebbero scaturire dai rapporti che J.P. Morgan intrattiene con altri clienti o quando agisce per proprio conto.

Le strategie d'investimento, selezionate tra quelle offerte dai gestori patrimoniali di J.P. Morgan ed esterni, sono sottoposte al vaglio dei nostri team di ricerca sui gestori. Partendo da questa rosa di strategie, i team di costruzione del portafoglio scelgono quelle che a nostro avviso meglio rispondono agli obiettivi di allocazione di portafoglio e ai giudizi prospettici al fine di soddisfare l’obiettivo d’investimento del portafoglio.

In linea di massima, viene data preferenza alle strategie gestite da J.P. Morgan. Prevediamo che, subordinatamente alle leggi applicabili e ai requisiti specifici del conto, la percentuale di strategie del Gruppo potrebbe essere elevata (anche fino al 100 %) per i portafogli incentrati, ad esempio, sugli strumenti di liquidità e sulle obbligazioni di qualità elevata.

Anche se le strategie gestite internamente si allineano bene ai nostri giudizi prospettici e sebbene conosciamo i processi d’investimento e la filosofia di rischio e di compliance della società, è importante osservare che l’inclusione di strategie gestite internamente genera un maggior livello di commissioni complessive a favore di J.P. Morgan. In alcuni portafogli diamo la possibilità di optare per l'esclusione delle strategie gestite da J.P. Morgan (al di fuori dei fondi cash e di liquidità).

I Six Circles Funds sono fondi comuni registrati negli Stati Uniti e gestiti da J.P. Morgan, che si avvalgono della sub-consulenza di terzi. Sebbene siano considerati strategie gestite internamente, JPMC non applica una commissione per la gestione dei fondi o altri servizi legati ai fondi.

INFORMAZIONI SU ENTITÀ GIURIDICHE, NORMATIVE E MARCHI

Negli Stati Uniti, i conti bancari di deposito e i servizi affini, come i conti correnti, conti risparmio e prestiti bancari, sono offerti da JPMorgan Chase Bank, N.A., membro della FDIC.

JPMorgan Chase Bank, N.A. e le sue consociate (collettivamente “JPMCB”) offrono prodotti d’investimento che possono includere conti d’investimento gestiti dalla banca e servizi di custodia, nell’ambito dei propri servizi fiduciari e di amministrazione. Altri prodotti e servizi d’investimento, come brokeraggio e consulenza, sono offerti tramite J.P. Morgan Securities LLC (“JPMS”), membro di FINRA e SIPC. I rendimenti annuali sono resi disponibili tramite Chase Insurance Agency, Inc. (CIA), un'agenzia assicurativa autorizzata, che opera come Chase Insurance Agency Services, Inc. in Florida. JPMCB, JPMS e CIA sono consociate sotto il controllo comune di JPM. Prodotti non disponibili in tutti gli Stati.

In Germania, il presente materiale è pubblicato da J.P. Morgan SE, con sede legale in Taunustor 1 (TaunusTurm), 60310 Francoforte sul Meno, Germania, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e soggetta alla supervisione congiunta della BaFin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE). Nel Lussemburgo, il presente materiale è pubblicato da J.P. Morgan SE – Filiale del Lussemburgo, sede legale European Bank and Business Centre, 6 route de Treves, L-2633, Senningerberg, Lussemburgo, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e soggetta alla supervisione congiunta della BaFin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Filiale del Lussemburgo è altresì soggetta alla supervisione della Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) ed è iscritta al R.C.S del Lussemburgo col n. B255938. Nel Regno Unito, questo materiale è pubblicato da J.P. Morgan SE – Filiale di Londra, sede legale in 25 Bank Street, Canary Wharf, Londra E14 5JP, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e soggetta alla supervisione congiunta della BaFin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Filiale di Londra è anche soggetta alla regolamentazione della Financial Conduct Authority and Prudential Regulation Authority. In Spagna, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE, Sucursal en España, con sede legale in Paseo de la Castellana, 31, 28046 Madrid, Spagna, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE, Sucursal en España è inoltre supervisionata dalla Commissione del Mercato dei Valori Mobiliari (CNMV) ed è iscritta nel registro amministrativo della Banca di Spagna come succursale di J.P. Morgan SE al numero 1567. In Italia, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE – Succursale di Milano, sede legale in Via Cordusio 3. 20123 Milano, Italia, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Succursale di Milano è anche sottoposta alla vigilanza della Banca d'Italia e della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB); è iscritta presso la Banca d'Italia come succursale di J.P. Morgan SE al numero 8076; numero di iscrizione presso la Camera di commercio di Milano: REA MI - 2536325. Nei Paesi Bassi, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE – Amsterdam Branch, con sede legale presso il World Trade Centre, Tower B, Strawinskylaan 1135, 1077 XX, Amsterdam, Paesi Bassi, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Amsterdam Branch è inoltre autorizzata e supervisionata da De Nederlandsche Bank (DNB) e dell’Autoriteit Financiële Markten (AFM) nei Paesi Bassi. Registrata presso la Kamer van Koophandel come filiale di J.P. Morgan SE. con il numero 72610220. In Danimarca, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE – Copenhagen Branch, filial af J.P. Morgan SE, Tyskland, con sede legale presso Kalvebod Brygge 39-41, 1560 København V, Danimarca, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Copenhagen Branch, filial af J.P. Morgan SE, Tyskland è anche soggetta alla supervisione di Finanstilsynet (l’autorità di vigilanza finanziaria danese) ed è registrata presso Finanstilsynet come filiale di J.P. Morgan SE con il numero 29010. In Svezia, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan SE – Stockholm Bankfilial, con sede presso Hamngatan 15, Stoccolma, 11147, Svezia, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) e sottoposta alla supervisione congiunta della Bafin, della Banca Centrale tedesca (Deutsche Bundesbank) e della Banca Centrale Europea (BCE); J.P. Morgan SE – Stockholm Bankfilial è inoltre soggetta alla supervisione di Finansinspektionen (l’autorità di vigilanza finanziaria svedese) ed è registrata presso Finansinspektionen come filiale di J.P. Morgan SE. In Francia, il presente materiale è distribuito da JPMorgan Chase Bank, N.A., Filiale di Parigi, con sede legale in 14, Place Vendôme, Parigi 75001, Francia, iscritta presso la Cancelleria del Tribunale Commerciale di Parigi con il numero 712 041 334 e autorizzata da dalle autorità bancarie francesi (Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution e Autorité des Marchés Financiers). In Svizzera, il presente materiale è distribuito da J.P. Morgan (Suisse) SA, disciplinata in Svizzera dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA).

J.P. Morgan (Suisse) SA, con sede legale in rue du Rhône, 35, 1204, Ginevra, Svizzera, autorizzata e supervisionata dall'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), come banca e gestore titoli in Svizzera. 

La presente comunicazione è una pubblicità ai fini della Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (MIFID II), e/o della legge svizzera sui servizi finanziari (FInSA). ). Gli investitori non devono sottoscrivere o acquistare strumenti finanziari a cui si fa riferimento nel presente annuncio se non sulla base delle informazioni contenute in qualsiasi documentazione legale applicabile, che è o sarà resa disponibile nelle giurisdizioni pertinenti (secondo necessità).

A Hong Kong, il presente materiale è distribuito da JPMCB, Filiale di Hong Kong, soggetta alla regolamentazione della Hong Kong Monetary Authority e della Securities and Futures Commission di Hong Kong. A Hong Kong cesseremo su Sua richiesta di usare gratuitamente i Suoi dati personali per i nostri fini di marketing. A Singapore, il presente materiale è distribuito da JPMCB, Filiale di Singapore, soggetta alla regolamentazione della Monetary Authority of Singapore. I servizi di negoziazione e consulenza e i servizi di gestione discrezionale degli investimenti sono erogati da JPMCB, Filiale di Hong Kong/Filiale di Singapore (come notificato). I servizi bancari e di deposito sono erogati da JPMCB, Filiale di Singapore. Il contenuto del presente documento non è stato esaminato da alcuna autorità di vigilanza di Hong Kong, Singapore o altre giurisdizioni. Si raccomanda ai clienti di utilizzare con cautela il presente materiale. Per sciogliere eventuali dubbi sul contenuto di questo documento, i clienti dovranno affidarsi alla consulenza di professionisti indipendenti. Per quanto riguarda i materiali che costituiscono pubblicità di prodotti ai sensi del Securities and Futures Act e del Financial Advisers Act, il contenuto pubblicitario del presente documento non è stato esaminato dalla Monetary Authority of Singapore. JPMorgan Chase Bank, N.A. è un’associazione bancaria nazionale costituita ai sensi delle leggi degli Stati Uniti e, in quanto persona giuridica, la responsabilità dei suoi azionisti è limitata.

Con riferimento ai Paesi dell’America Latina, la distribuzione del presente materiale potrebbe essere soggetta a restrizioni in alcune giurisdizioni. Ci riserviamo il diritto di offrirLe e/o venderLe titoli o altri strumenti finanziari che potrebbero non essere registrati ai sensi delle leggi che regolamentano i valori mobiliari o altri strumenti finanziari nel Suo Paese di origine e non soggetti a offerta pubblica in conformità a tali leggi. I suddetti titoli o strumenti Le sono offerti e/o venduti solo a titolo privato. Ogni comunicazione che Le inviamo relativamente a tali titoli o strumenti, compresa, a titolo esemplificativo, la consegna di un prospetto, delle condizioni d’investimento o di altro documento, non è da intendersi come un’offerta di vendita o sollecitazione di un’offerta d'acquisto di qualsivoglia titolo o strumento in qualunque giurisdizione in cui tale offerta o sollecitazione è illegale. Inoltre, i suddetti titoli o strumenti potrebbero essere soggetti a determinate restrizioni normative e/o contrattuali nei successivi trasferimenti ed è Sua esclusiva responsabilità accertarsi dell’esistenza di dette limitazioni e rispettarle. Se il contento della presente pubblicazione fa riferimento a un fondo, questo non può essere offerto pubblicamente in alcun Paese dell’America Latina senza la previa registrazione dei titoli del Fondo ai sensi delle leggi vigenti nella relativa giurisdizione. L’offerta pubblica di qualsiasi titolo, incluse le azioni del Fondo, senza previa registrazione presso la Comissão de Valores Mobiliários brasiliana – CVM è del tutto vietata. Alcuni prodotti o servizi contenuti nei materiali potrebbero non essere al momento disponibili sulle piattaforme brasiliana e messicana.

JPMorgan Chase Bank, N.A. (JPMCBNA) (ABN 43 074 112 011/N. licenza AFS: 238367) è disciplinata dalla Australian Securities and Investment Commission e dalla Australian Prudential Regulation Authority. La documentazione fornita in Australia da JPMCBNA è destinata esclusivamente ai “clienti wholesale”. Ai fini del presente paragrafo il termine “cliente wholesale” ha il significato attribuito a questa espressione dall’articolo 761G del Corporations Act 2001 (Cth). Se Lei al momento non è un Cliente Wholesale o se in futuro dovesse cessare di esserlo, La preghiamo di comunicarcelo.

JPMS è una società straniera registrata (all’estero) (ARBN 109293610) costituita nello Stato del Delaware, Stati Uniti d’America. Ai sensi delle leggi australiane per i servizi finanziari, una società di servizi finanziari quale J.P. Morgan Securities LLC (JPMS) è tenuta a ottenere l’apposita licenza AFSL (Australian Financial Services Licence), salvo nei casi di esenzione previsti. Ai sensi del Corporations Act 2001 (Cth) (Act), JPMS è esente dall’obbligo di ottenere la licenza AFSL in relazione al servizi finanziari che offre a Lei ed è regolamentata dalla SEC, dalla FINRA e dalla CFTC in conformità con le leggi statunitensi, che sono diverse da quelle australiane. La documentazione fornita in Australia da JPMS è destinata esclusivamente ai “clienti wholesale”. Le informazioni fornite nel presente materiale non sono destinate e non devono essere distribuite o comunicate, direttamente o indirettamente, ad alcuna altra categoria di soggetti in Australia. Ai fini del presente paragrafo il termine “cliente wholesale” ha il significato attribuito a questa espressione dall’articolo 761G dell’Act. Se Lei al momento non è un Cliente Wholesale o se in futuro dovesse cessare di esserlo, La preghiamo di comunicarcelo immediatamente.

Il presente materiale non è stato elaborato specificamente per gli investitori australiani. Di conseguenza:

  • potrebbe contenere riferimenti a importi in Dollari che non sono Dollari australiani;
  • potrebbe contenere informazioni finanziarie non redatte in conformità con le leggi o le prassi australiane;
  • potrebbe non tenere conto di rischi associati a investimenti denominati in valuta estera e
  • non considera aspetti fiscali australiani.

Eventuali riferimenti a “J.P. Morgan” riguardano JPM, le sue controllate e consociate in tutto il mondo. “J.P. Morgan Private Bank” è la denominazione commerciale dell’attività di private banking svolta da JPM. Il presente materiale è inteso per uso personale e non può essere distribuito o usato da terzi, né essere duplicato per uso non personale, senza la nostra autorizzazione. In caso di domande o se non desidera ricevere ulteriori comunicazioni, La preghiamo di rivolgersi al Suo team J.P. Morgan. 

 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI sulla nostra azienda e sui nostri professionisti dell’investimento, fare referimento a FINRA Brokercheck

Per ulteriori informazioni sull’attività di investimento di J.P. Morgan, compresi i nostri conti, prodotti e servizi, nonché il nostro rapporto con i clienti, è possibile consultare il nostro Modulo di autocertificazione CRS di J.P. Morgan Securities LLC e la Guida ai servizi di investimento e ai prodotti per il brokeraggio.


JPMorgan Chase Bank, N.A.
 e le sue consociate (collettivamente “JPMCB”) offrono prodotti d’investimento che possono includere conti gestiti dalla banca e servizi di custodia, nell’ambito dei propri servizi fiduciari e di amministrazione. Altri prodotti e servizi d’investimento, come brokeraggio e consulenza, sono offerti tramite J.P. Morgan Securities LLC (“JPMS”), membro di FINRA SIPC. I prodotti assicurativi vengono offerti tramite Chase Insurance Agency, Inc. (CIA), un’agenzia assicurativa autorizzata, che opera come Chase Insurance Agency Services, Inc. in Florida. JPMCB, JPMS e CIA sono società affiliate sotto il controllo comune di JPMorgan Chase & Co. I prodotti non sono disponibili in tutti gli Stati. Si raccomanda di leggere le Avvertenze legali unitamente a queste pagine.

I PRODOTTI DI INVESTIMENTO E ASSICURAZIONE: • NON SONO ASSICURATI DALLA FDIC • NON SONO ASSICURATI DA NESSUNA AGENZIA DEL GOVERNO FEDERALE • NON RAPPRESENTANO UN DEPOSITO O UN ALTRO OBBLIGO DI, O GARANTITO DA, JPMORGAN CHASE BANK, N.A. O QUALSIASI DELLE SUE AFFILIATE • SONO SOGGETTI A RISCHI DI INVESTIMENTO, COMPRESA LA POSSIBILE PERDITA DEL CAPITALE INVESTITO

JPMorgan Chase Bank, N.A. offre prodotti di deposito bancario, come assegni, risparmi e prestiti bancari e servizi correlati. Membro della FDIC. Non costituisce un impegno ad erogare un prestito. Tutte le offerte di credito sono soggette all’approvazione del finanziamento.