Ecco come gli investimenti possono produrre un impatto verso un futuro sostenibile
Jessica Mathews
Salve, sono Jessica Mathews. Sono Global Head of Sustainable Investing presso J.P. Morgan Private Bank. Siamo qui oggi per parlare di cambiamento climatico e di come gli investitori possono influenzarlo. Oggi mi accompagnano Carl-Erik Largercrantz cofondatore e Chief Executive Officer di Vargas, e Sasha Brown. Sasha è partner di Ecosystem Integrity Fund. Grazie mille per essere qui con noi. Voglio prima mettere a fuoco il concetto di “portata”. Quando pensiamo alle opportunità di investimento, dobbiamo chiederci qual è la dimensione qual è la portata della trasformazione richiesta e delle sfide che stiamo affrontando. A te la parola, Carl-Erik.
Carl-Erik Lagercrantz
Penso che dovremmo guardarci un po’ alle spalle per capire il tipo di sistema che abbiamo creato negli anni e con che tipo di sistema, in termini di energia e industrializzazione, abbiamo convissuto
e lavorato durante gli ultimi 150 anni, direi. Comprendere che questo sistema deve cambiare radicalmente probabilmente aiuta a comprendere le dimensioni e la portate dei nuovi investimenti necessari per creare l’industria di nuova generazione, che è decarbonizzata, circolare e ambiziosa per quanto riguarda soddisfare i desideri della gente.
Jessica Mathews
Ottimo. Grazie. Sasha, hai qualcosa da dire sulle dimensioni e sulla portata delle opportunità che abbiamo davanti?
Sasha Brown
Dal nostro punto di vista si tratta di una replica della Rivoluzione industriale, con l’introduzione di tecnologia su larga scala e la creazione di mega-sistemi. In azienda, parliamo molto di sistemi, perché ciò a cui puntiamo è creare un nuovo paradigma, una cosa molto difficile. Il nostro approccio è graduale.
Pensiamo che esistano solo pochi punti critici del sistema che possono già essere cambiati con successo e stiamo cercando soluzioni valide e scalabili in grado davvero di risolverli. Questo consente un cambiamento maggiore. È stato gratificante vedere in cinque fondi i progressi compiuti da settori come l’elettrificazione, dove stiamo assistendo a un rinnovo delle flotte verso una maggioranza di veicoli elettrici a scapito di quelli con motori termici. Anche l’energia rinnovabile diventerà più conveniente ovunque negli Stati Uniti nei prossimi dieci anni, rendendo antieconomico l’uso dell’energia fossile. Pensiamo alla portata di quest’enorme trasformazione, necessaria in tutti i settori e senza limiti, secondo noi. Pensiamo a cosa dobbiamo fare per rifondare i sistemi e farli avanzare fino al punto in cui sono veramente sostenibili.
Jessica Mathews
Anche solo su questo fronte c’e moltissimo da fare. Quali sono, secondo te, i fattori che stanno rendendo la trasformazione davvero impegnativa sul fronte dei progressi necessari?
Sasha Brown
Chi di noi si sta occupando della cosa da un po’ di tempo presta molta attenzione alla nozione di “pensiero sistemico” perché è proprio lì il nocciolo di tutte le difficoltà: i sistemi esistenti. Sono macrosistemi che si autoalimentano per garantirsi stabilità. Per cambiarli, dobbiamo capire dove c’è flessibilità, dove c’è spazio di manovra. Questo succede quando c’è un problema. Stiamo andando incontro all’esaurimento di risorse fondamentali. Abbiamo spremuto fino all’ultima molecola scoprendo che sta diventando sempre più costoso. Sta diventando poco fattibile per le ricadute sulle collettività locali. Ci imbattiamo in queste criticità che sono un’opportunità di cambiamento e dobbiamo affrontarle metodicamente quando il momento è opportuno, per poi passare a quelle successive. Il nostro ruolo in questo contesto è di offrire ai nostri clienti modi di investire il loro capitale in possibili soluzioni a questi problemi. Per restare in tema, secondo te dove si trovano per gli investitori le principali opportunità per questa trasformazione?
Carl-Erik
A me piace analizzare una serie
di diversi fattori. È un modo molto utile per comprendere, se si vuole ridurre al minimo il rischio. Si tratta della decarbonizzazione
come macro scenario all’interno del quale si articola l’intera proposta per gli investitori. Poi ritengo importante la regionalizzazione perché penso che arriveremo a un disaccoppiamento. Questo per restare padroni del nostro destino. Nell’Unione Europea, c’è un Consiglio per il carbonio. che attua un sistema di imposta transfrontaliera sul carbonio. Ciò significa che non si potrà più fornire materiale ad alto tenore di CO2 senza pagare il costo del carbonio contenuto nel prodotto. Quindi, regionalizzazione, decarbonizzazione, catene del valore integrate… sono tutti aspetti pertinenti
per ridurre i costi e migliorare l’efficienza in modo nettamente maggiore rispetto al passato. Poi c’è una cosa che trovo fantastica, molto interessante: la chiamo “drop in”.
Se hai un prodotto che oggi è a elevato tenore carbonico e se puoi modificare il processo produttivo mantenendo invariata la struttura molecolare, e realizzando lo stesso prodotto… come avviene con l’acciaio, l’acciaio decarbonizzato, in cui la C viene sostituita dalla H e invece di CO2 creiamo acqua H2O. Settori come quelli dell’acciaio e dell’alluminio, che apprezzo incredibilmente. E poi se analizziamo le cose dalla prospettiva dell’impatto, l’intera questione dell’elettrificazione che richiede la creazione di un sistema energetico molto più resiliente, che è un po’ il nocciolo della questione.
Penso che avremo una produzione elettrica molto più decentralizzata, avremo accumulatori, avremo equilibrio. Nel lungo termine tutto ciò è un sistema migliore. Anche questa è un’area in cui penso si interessante investire cioè il trend a lungo termine dell’elettrificazione, degli accumulatori, dei sistemi decentralizzati per la ricarica. Tutto ciò che gravita attorno a quest’area è molto interessante, per me.
Jessica Mathews
Sasha, so che ci hai parlato di cinque fondi quindi significa che avete una certa esperienza in merito, nella California settentrionale, penso, ma vi siete espansi anche a livello internazionale. Parliamo delle vostre aree di interesse Su quali aree chiave vi concentrate in termini di investimenti tecnologici?
Sasha Brown
Una delle opportunità che riteniamo più interessanti
è tutto ciò che gravita intorno all’adattamento e alla resilienza climatici che comprende tutto, dalla fornitura di prodotti e relativi “drop in”, al cambiare i metodi di lavoro degli agricoltori,senza comportare rischi operativi o investimenti extra, ma mitigando gli effetti del caldo estremo, della siccità o della salsedine utilizzando colture dalle radici più robuste e capaci di crescere in condizioni ambientali in cui altre piante non ce la farebbero.Oppure il rafforzamento edilizio. Come si costruiscono case meno vulnerabili agli incendi?
Come effettuiamo la mappatura del territorio e come ne decidiamo la destinazione per prevenire gli incendi in primo luogo? I costi delle inondazioni. Come si migliora l’infrastruttura contro le inondazioni in modo economicamente vantaggioso in ambienti urbani dove non c’è molto spazio per ulteriori bacini? Sono molte le implicazioni del cambiamento climatico, sono concrete e sono già presenti, molto costose e terribilmente rischiose. Quindi questa è un’area in cui stiamo investendo molto tempo. È ovviamente correlata a tutte le altre aree in cui investiamo. Penso che l’altro grande trend che ovviamente rispetto a 15 anni fa oggi è molto più investibile, è legato alle opportunità relative ai consumi I consumatori sono molto più attenti a quello che c’è nei prodotti acquistati.
Sono più preoccupati per i rischi, soprattutto perché le generazioni più giovani hanno un maggiore potere di acquisto.
Pretendono di più dai marchi che acquistano. Non si fidano dei grandi marchi storici e questo sta facendo cambiare le abitudini.Cose come l’imballaggio…
A nessuno piace ricevere uno scatolone di polistirolo, ma tutti amiamo ricevere un merce a domicilio. L’impiego di imballaggi riciclabili e biodegradabili, sono un’alternativa altrettanto conveniente e vincente per tutti. Vediamo sempre più opportunità e più opportunità di questo tipodi introdurre prodotti realmente circolari senza impatto sui rifiuti e che funzionano soddisfacendo appieno consumatori.
Jessica Mathews
Ci avete dato molti stimoli di riflessione e di focalizzazione, d
alla decarbonizzazione dei principali emittenti, fino ai consumatori. C’è l’aspetto della mitigazione. C’è anche l’aspetto dell’adattamento climatico. E la conclusione è che per i clienti c’è molto spazio per gli investimenti. Vi ringrazio davvero di aver voluto condividere con noi i vostri punti di vista. Ve ne sono grata. Grazie per essere stati qui con noi. Grazie per l’invito. Grazie. Grazie per l’invito.
Jessica Mathews
Salve, sono Jessica Mathews. Sono Global Head of Sustainable Investing presso J.P. Morgan Private Bank. Siamo qui oggi per parlare di cambiamento climatico e di come gli investitori possono influenzarlo. Oggi mi accompagnano Carl-Erik Largercrantz cofondatore e Chief Executive Officer di Vargas, e Sasha Brown. Sasha è partner di Ecosystem Integrity Fund. Grazie mille per essere qui con noi. Voglio prima mettere a fuoco il concetto di “portata”. Quando pensiamo alle opportunità di investimento, dobbiamo chiederci qual è la dimensione qual è la portata della trasformazione richiesta e delle sfide che stiamo affrontando. A te la parola, Carl-Erik.
Carl-Erik Lagercrantz
Penso che dovremmo guardarci un po’ alle spalle per capire il tipo di sistema che abbiamo creato negli anni e con che tipo di sistema, in termini di energia e industrializzazione, abbiamo convissuto
e lavorato durante gli ultimi 150 anni, direi. Comprendere che questo sistema deve cambiare radicalmente probabilmente aiuta a comprendere le dimensioni e la portate dei nuovi investimenti necessari per creare l’industria di nuova generazione, che è decarbonizzata, circolare e ambiziosa per quanto riguarda soddisfare i desideri della gente.
Jessica Mathews
Ottimo. Grazie. Sasha, hai qualcosa da dire sulle dimensioni e sulla portata delle opportunità che abbiamo davanti?
Sasha Brown
Dal nostro punto di vista si tratta di una replica della Rivoluzione industriale, con l’introduzione di tecnologia su larga scala e la creazione di mega-sistemi. In azienda, parliamo molto di sistemi, perché ciò a cui puntiamo è creare un nuovo paradigma, una cosa molto difficile. Il nostro approccio è graduale.
Pensiamo che esistano solo pochi punti critici del sistema che possono già essere cambiati con successo e stiamo cercando soluzioni valide e scalabili in grado davvero di risolverli. Questo consente un cambiamento maggiore. È stato gratificante vedere in cinque fondi i progressi compiuti da settori come l’elettrificazione, dove stiamo assistendo a un rinnovo delle flotte verso una maggioranza di veicoli elettrici a scapito di quelli con motori termici. Anche l’energia rinnovabile diventerà più conveniente ovunque negli Stati Uniti nei prossimi dieci anni, rendendo antieconomico l’uso dell’energia fossile. Pensiamo alla portata di quest’enorme trasformazione, necessaria in tutti i settori e senza limiti, secondo noi. Pensiamo a cosa dobbiamo fare per rifondare i sistemi e farli avanzare fino al punto in cui sono veramente sostenibili.
Jessica Mathews
Anche solo su questo fronte c’e moltissimo da fare. Quali sono, secondo te, i fattori che stanno rendendo la trasformazione davvero impegnativa sul fronte dei progressi necessari?
Sasha Brown
Chi di noi si sta occupando della cosa da un po’ di tempo presta molta attenzione alla nozione di “pensiero sistemico” perché è proprio lì il nocciolo di tutte le difficoltà: i sistemi esistenti. Sono macrosistemi che si autoalimentano per garantirsi stabilità. Per cambiarli, dobbiamo capire dove c’è flessibilità, dove c’è spazio di manovra. Questo succede quando c’è un problema. Stiamo andando incontro all’esaurimento di risorse fondamentali. Abbiamo spremuto fino all’ultima molecola scoprendo che sta diventando sempre più costoso. Sta diventando poco fattibile per le ricadute sulle collettività locali. Ci imbattiamo in queste criticità che sono un’opportunità di cambiamento e dobbiamo affrontarle metodicamente quando il momento è opportuno, per poi passare a quelle successive. Il nostro ruolo in questo contesto è di offrire ai nostri clienti modi di investire il loro capitale in possibili soluzioni a questi problemi. Per restare in tema, secondo te dove si trovano per gli investitori le principali opportunità per questa trasformazione?
Carl-Erik
A me piace analizzare una serie
di diversi fattori. È un modo molto utile per comprendere, se si vuole ridurre al minimo il rischio. Si tratta della decarbonizzazione
come macro scenario all’interno del quale si articola l’intera proposta per gli investitori. Poi ritengo importante la regionalizzazione perché penso che arriveremo a un disaccoppiamento. Questo per restare padroni del nostro destino. Nell’Unione Europea, c’è un Consiglio per il carbonio. che attua un sistema di imposta transfrontaliera sul carbonio. Ciò significa che non si potrà più fornire materiale ad alto tenore di CO2 senza pagare il costo del carbonio contenuto nel prodotto. Quindi, regionalizzazione, decarbonizzazione, catene del valore integrate… sono tutti aspetti pertinenti
per ridurre i costi e migliorare l’efficienza in modo nettamente maggiore rispetto al passato. Poi c’è una cosa che trovo fantastica, molto interessante: la chiamo “drop in”.
Se hai un prodotto che oggi è a elevato tenore carbonico e se puoi modificare il processo produttivo mantenendo invariata la struttura molecolare, e realizzando lo stesso prodotto… come avviene con l’acciaio, l’acciaio decarbonizzato, in cui la C viene sostituita dalla H e invece di CO2 creiamo acqua H2O. Settori come quelli dell’acciaio e dell’alluminio, che apprezzo incredibilmente. E poi se analizziamo le cose dalla prospettiva dell’impatto, l’intera questione dell’elettrificazione che richiede la creazione di un sistema energetico molto più resiliente, che è un po’ il nocciolo della questione.
Penso che avremo una produzione elettrica molto più decentralizzata, avremo accumulatori, avremo equilibrio. Nel lungo termine tutto ciò è un sistema migliore. Anche questa è un’area in cui penso si interessante investire cioè il trend a lungo termine dell’elettrificazione, degli accumulatori, dei sistemi decentralizzati per la ricarica. Tutto ciò che gravita attorno a quest’area è molto interessante, per me.
Jessica Mathews
Sasha, so che ci hai parlato di cinque fondi quindi significa che avete una certa esperienza in merito, nella California settentrionale, penso, ma vi siete espansi anche a livello internazionale. Parliamo delle vostre aree di interesse Su quali aree chiave vi concentrate in termini di investimenti tecnologici?
Sasha Brown
Una delle opportunità che riteniamo più interessanti
è tutto ciò che gravita intorno all’adattamento e alla resilienza climatici che comprende tutto, dalla fornitura di prodotti e relativi “drop in”, al cambiare i metodi di lavoro degli agricoltori,senza comportare rischi operativi o investimenti extra, ma mitigando gli effetti del caldo estremo, della siccità o della salsedine utilizzando colture dalle radici più robuste e capaci di crescere in condizioni ambientali in cui altre piante non ce la farebbero.Oppure il rafforzamento edilizio. Come si costruiscono case meno vulnerabili agli incendi?
Come effettuiamo la mappatura del territorio e come ne decidiamo la destinazione per prevenire gli incendi in primo luogo? I costi delle inondazioni. Come si migliora l’infrastruttura contro le inondazioni in modo economicamente vantaggioso in ambienti urbani dove non c’è molto spazio per ulteriori bacini? Sono molte le implicazioni del cambiamento climatico, sono concrete e sono già presenti, molto costose e terribilmente rischiose. Quindi questa è un’area in cui stiamo investendo molto tempo. È ovviamente correlata a tutte le altre aree in cui investiamo. Penso che l’altro grande trend che ovviamente rispetto a 15 anni fa oggi è molto più investibile, è legato alle opportunità relative ai consumi I consumatori sono molto più attenti a quello che c’è nei prodotti acquistati.
Sono più preoccupati per i rischi, soprattutto perché le generazioni più giovani hanno un maggiore potere di acquisto.
Pretendono di più dai marchi che acquistano. Non si fidano dei grandi marchi storici e questo sta facendo cambiare le abitudini.Cose come l’imballaggio…
A nessuno piace ricevere uno scatolone di polistirolo, ma tutti amiamo ricevere un merce a domicilio. L’impiego di imballaggi riciclabili e biodegradabili, sono un’alternativa altrettanto conveniente e vincente per tutti. Vediamo sempre più opportunità e più opportunità di questo tipodi introdurre prodotti realmente circolari senza impatto sui rifiuti e che funzionano soddisfacendo appieno consumatori.
Jessica Mathews
Ci avete dato molti stimoli di riflessione e di focalizzazione, dalla decarbonizzazione dei principali emittenti, fino ai consumatori. C’è l’aspetto della mitigazione. C’è anche l’aspetto dell’adattamento climatico. E la conclusione è che per i clienti c’è molto spazio per gli investimenti. Vi ringrazio davvero di aver voluto condividere con noi i vostri punti di vista. Ve ne sono grata. Grazie per essere stati qui con noi. Grazie per l’invito. Grazie. Grazie per l’invito.
Ospite:
Jessica Matthews, Global Head of Sustainable Investing, J.P. Morgan Private Bank
Relatori:
Carl-Erik Lagercrantz, CEO & Co-Founder, Vargas
Sasha Brown, Partner, Ecosystem Integrity Fund
In questo dibattito, i nostri relatori analizzano come gli attuali mercati verticali energetici dovranno essere rivisti e le relative implicazioni per gli investitori.
In un sistema fortemente radicato, un grande cambiamento si rivelerà impegnativo. Sarà necessario mobilitare enormi quantità di capitale e le tattiche di investimento dovranno incentivare modelli di business robusti e scalabili. Con un approccio incrementale, una metodologia precisa aiuterà ad affrontare queste riforme infrastrutturali, passo dopo passo.
Le tattiche tradizionali saranno fondamentali e la diversificazione consentirà di ridurre il rischio. Poiché la decarbonizzazione è alla base di questa trasformazione, la separazione dalle istituzioni esistenti richiederà la costruzione di sistemi specifici a livello locale. Distribuite in vari settori e giurisdizioni, queste sostituzioni non dovrebbero rappresentare cambiamenti sostanziali a spese del capitale esistente; anzi, dovrebbero rafforzare la resilienza delle attuali filiere, consentendo il pieno sviluppo di alternative praticabili, come l’elettrificazione decentralizzata.
Oltre alle tendenze in ambito tecnologico, è inoltre possibile sfruttare i comportamenti promossi dai consumatori, mentre i principi dell’economia circolare consentono un’efficiente generazione di ricavi. Coinvolgendo il consumatore, la conversione e quindi il capitale possono essere implementati a un livello molto più ampio.
Questo video fa parte della serie Idee per l’innovazione. In questa serie gli esperti in investimenti sostenibili trattano approfondimenti e analisi dei temi chiave da seguire:
Investing in the energy transition
The appetite for sustainable packaging