La lista dei desideri: come organizzare il patrimonio consapevolmente
Ci comportiamo sempre in modo razionale quando si tratta di denaro? Se ci pensiamo bene, il valore che assegniamo ai soldi non è sempre in linea con quelle che sono le nostre intenzioni
Opportunità e sfide
Denaro. Si tratta di un concetto complicato sotto molti aspetti, poiché rappresenta sia opportunità che sfide. Quando pensiamo alla ricchezza, spesso lo facciamo tenendo conto di diversi aspetti “mentali”. In altre parole, assegniamo al denaro valori e destinazioni differenti in base a una varietà di fattori, ad esempio la sua provenienza (ereditato o guadagnato in anni di lavoro) e cosa intendiamo farne (spenderlo per mantenere il tenore di vita o donarlo in beneficenza).
Dagli aspetti psicologici a quelli concreti
Quando si considerano gli aspetti psicologici – le fonti del nostro denaro e come utilizzarlo – può essere utile definire una struttura fisica più precisa, a gruppi. Questo sistema consente di riesaminare regolarmente la struttura del capitale e vedere se i nostri comportamenti sono veramente in linea con ciò che stiamo cercando di realizzare.
Organizzare il patrimonio consapevolmente
Per molti potrebbe essere utile organizzare il proprio denaro e suddividerlo in quattro gruppi: liquidità (contante), tenore di vita (spesa), lasciti, e crescita. Questo permette di organizzare e utilizzare il denaro in base alle proprie intenzioni e ai propri valori.
Allineare gli obiettivi ai vari gruppi
Per molti di noi, il concetto di contenitori o gruppi è un nuovo modo di organizzare e considerare il patrimonio. E d’altro canto, tutti abbiamo idee più o meno precise riguardo ai nostri obiettivi. Un obiettivo è composto da tre pilastri fondamentali: classificazione, importo desiderato in dollari e orizzonte temporale.
Si tratta di aspetti importanti perché i diversi gruppi hanno obiettivi, orizzonti temporali e livelli di priorità diversi. Naturalmente, a ognuno di essi corrisponderanno dimensionamenti di portafoglio e strategie patrimoniali diverse.
Dalla presa di coscienza all’azione
L’adeguamento delle strategie di gestione del patrimonio alle proprie intenzioni è un processo in continua evoluzione. Può iniziare in qualsiasi fase del proprio percorso. Le strategie scelte per raggiungere i diversi obiettivi possono mutare nel tempo. Ad esempio, quando si è più giovani, a volte non si è sicuri del quantitativo di ricchezza che andrebbe accumulato e accantonato né di come utilizzarlo.
Con il passare degli anni, è possibile prendere in considerazione una transizione verso strutture patrimoniali più permanenti, definendo al contempo le donazioni alla propria famiglia o alla collettività. A prescindere dalle proprie intenzioni, la cosa da fare è iniziare. Una volta definiti e individuati formalmente i gruppi che ci riguardano, adeguandoli alle nostre intenzioni, possiamo guardare con maggior fiducia ai risultati a lungo termine della nostra strategia patrimoniale.
Questo schema pratico risponde ad alcune domande semplici ma importanti che possono tranquillizzarci in merito al fatto che la nostra ricchezza sta producendo l’impatto desiderato.
Alcune domande per iniziare. Parli oggi stesso con il Suo team J.P. Morgan per creare un piano basato sui Suoi obiettivi.
- Sta pianificando acquisti o impegni finanziari significativi nel breve termine?
- Ha in previsione delle spese consistenti?
- Quanto capitale vorrebbe avere a disposizione per sfruttare eventuali opportunità di investimento o per un impiego tattico nelle fasi turbolenza dei mercati?
- Di quanta liquidità potrebbe aver bisogno per affrontare la volatilità del mercato e i cicli economici oppure un evento imprevisto?
- Di che importo avrà bisogno annualmente per vivere senza preoccupazioni come fa attualmente?
- Ha in previsione delle spese consistenti per le quali sarebbe consigliabile una pianificazione?
- Nel tempo prevede che vi saranno cambiamenti significativi nelle Sue esigenze legate al tenore di vita?
- Ci sono obiettivi relativi a suoi familiari o ai suoi cari che considera parte delle Sue esigenze in termini di tenore di vita (l’istruzione dei figli o nipoti, ad esempio)?
- Esistono altri eventuali obiettivi associati al Suo tenore di vita?
- Come definirebbe il successo per quanto riguarda Lei, la Sua azienda, la Sua famiglia e il Suo lascito?
- Che tipo di lascito o eredità vorrebbe lasciare?
- Ha qualche obiettivo di beneficiare determinate persone durante la Sua vita o una volta che Lei non ci sia più?
- A chi è destinato il patrimonio?
- Quando prevede e desidera cedere o trasferire attivi/partecipazioni?
- Cosa vorrebbe destinare come lascito? Liquidità, investimenti, beni immobili, oggetti da collezione ecc.?
- Come vorrebbe far fruttare concretamente il Suo patrimonio?
- Chi possiederà e gestirà i beni una volta che Lei non ci sia più? Familiari, family office, professionisti?
- Come giudica la Sua concentrazione di attivi?