Gli attacchi ransomware stanno diventando sempre più sofisticati. È pronto ad affrontarli?

Gli attacchi ransomware sono diventati sempre più sofisticati, in particolare grazie all’ausilio degli strumenti di intelligenza artificiale (IA). Nel 2023, gli autori di attacchi ransomware hanno intensificato la loro attività, prendendo di mira istituzioni di alto profilo e infrastrutture critiche, come ospedali, scuole e agenzie governative. In seguito agli attacchi ransomware, nel 2023 le vittime hanno dovuto pagare un riscatto pari a 1,1 miliardi di dollari, una cifra particolarmente scioccante poiché quasi doppia rispetto ai 567 milioni di dollari pagati nel 2022.¹

L’aumento e i costi degli attacchi ransomware

Nel 2023, gli attacchi ransomware hanno colpito un’organizzazione su dieci in tutto il mondo, con un aumento del 33% rispetto all’anno precedente.²

Spesso le piccole e medie imprese e organizzazioni sono esposte agli attacchi ransomware, in quanto i loro ambienti sono spesso molto meno protetti e più vulnerabili rispetto a quelli delle grandi organizzazioni.^2,3 Le aziende che vengono colte impreparate da un attacco ransomware possono decidere di pagare il riscatto per ridurre al minimo le ricadute negative sulle proprie attività. Tuttavia, si possono fare molte cose per giocare d’anticipo, proteggere la propria azienda e contribuire a salvaguardare il patrimonio e le informazioni personali.

Alcune organizzazioni non regolamentate potrebbero scegliere di non rendere pubblici gli attacchi ransomware. Gli attacchi ransomware possono causare una perdita di reputazione, richiedere costose operazioni sul fronte delle pubbliche relazioni e mettere a dura prova i rapporti con i principali stakeholder. Tuttavia, non va sottovalutato il carico aggiuntivo che ne deriva per i dirigenti e i clienti delle imprese.

Oltre al riscatto pagato, i costi per sanare e porre rimedio ai danni causati da un attacco ransomware possono influire sui tempi di fermo dell’azienda, sugli interventi tecnici di riparazione e persino danneggiare la reputazione. In termini di potenziali perdite finanziarie, il costo medio di un attacco ransomware – inclusi il rilevamento e l’escalation, la notifica, l’intervento post-violazione e la perdita di fatturato – è salito a 5,13 milioni di dollari nel 2023, in aumento del 13% rispetto al 2022¹.

Inoltre, anche mantenendo aggiornata un’assicurazione contro il ransomware e rispettandone pienamente i termini contrattuali è improbabile che essa copra tutti i costi.

Come proteggersi dai ransomware

La prevenzione è la migliore difesa. Ecco i passaggi cruciali di qualunque piano efficace:

1) Conoscere il nemico

Il ransomware è un tipo di malware che solitamente impedisce a un’azienda di accedere ai propri sistemi o file di importanza critica finché non viene pagato un riscatto. Una recente variante di questo schema classico ha visto i criminali informatici minacciare di divulgare informazioni sensibili qualora non venisse pagato un riscatto. L’infiltrazione può avvenire attraverso diversi canali. Uno di quelli più sfruttati sono le email di phishing che, fingendo di provenire da fornitori o referenti legittimi, inducono l’utente a fare clic su un link o un allegato.

Una volta penetrato in un sistema, il ransomware può rimanere occulto nei sistemi di un’organizzazione per giorni, persino mesi, raccogliendo informazioni fino al momento in cui sferra l’attacco e richiede il riscatto. Possono essere compromesse sia le informazioni personali che quelle aziendali.

I criminali di solito chiedono di essere pagati in criptovaluta, ad esempio in bitcoin, per rimanere anonimi.

2) Tenersi pronti

• Affidarsi da subito a un partner informatico in grado di aiutare a creare e sviluppare misure preventive.
• Valutare l’opportunità di stipulare un’assicurazione contro i rischi informatici, tenendo presente che le compagnie assicurative richiedono l’implementazione di determinati livelli di difesa.
• Effettuare regolarmente il backup dei dati e delle reti e assicurarsi che non siano accessibili tramite la rete aziendale.
• Assicurarsi che tutti i sistemi dispongano di software nella versione più recente a cui sono state applicate le patch di sicurezza essenziali e in cui sono state risolte le vulnerabilità note.
• Prima che si verifichi un eventuale incidente, istituire un team di intervento per la gestione degli incidenti aziendali, incaricato di gestire gli aspetti aziendali e normativi,  composto da rappresentanti aziendali, responsabili dei settori IT, operativo, comunicazioni e legale.
• Assegnare una priorità alle funzioni aziendali di importanza critica nell’ambito di un piano di ripristino di emergenza, qualora si verificasse comunque un incidente.
• Mantenere attivi dei piani di emergenza per dati e operatività per assicurare la continuità operativa dell’azienda in caso di attacco. Ciò può includere la collaborazione con specialisti esterni che possono aiutare a gestire un incidente di ransomware.

3) Il personale è la prima linea di difesa

• Sottolineare l’importanza che tutti i membri dell’organizzazione mantengano alta la guardia e segnalino eventuali anomalie.
• Istituire programmi di formazione continua sulla sicurezza informatica che prevedano una serie di attività di sensibilizzazione (ad esempio simulazioni di phishing, corsi di formazione periodici). Informare i membri del personale e ricordare loro dove possono segnalare attività ed email sospette.

4) Mettere alla prova il proprio grado di preparazione

• Condurre periodicamente valutazioni informatiche e normali attività di monitoraggio per comprendere le vulnerabilità o i rischi informatici.

5) Contrattaccare

• Mobilitare il team di intervento per incidenti aziendali e chiamare i partner per affrontare e limitare rapidamente il pagamento di eventuali riscatti.
• Utilizzare il piano di ripristino di emergenza precedentemente predisposto per ridurre al minimo i potenziali tempi di inattività e le eventuali perdite.
• Contattare le forze dell’ordine locali, che spesso dispongono di reparti specializzati nella lotta alla criminalità informatica. Una denuncia tempestiva può agevolare il recupero dei fondi perduti. 

Vittime di un attacco? Ridurre al minimo i danni. 

Ogni giorno si parla di ransomware: è la notizia del momento. Se un fornitore o un partner commerciale con cui si collabora è stato vittima di un attacco, non bisogna aspettare, ma agire immediatamente. Dobbiamo individuare il tipo, la categoria e i dati che sono stati compromessi. Dobbiamo cercare di determinare quali dati sono stati interessati dall’attacco e di capire se sono a rischio informazioni di identificazione personale. In caso affermativo, le persone coinvolte devono essere informate quanto prima per consentire loro di prendere le misure necessarie per proteggersi. 

Successivamente, dobbiamo proteggerci e evitare qualsiasi contatto o attività con l’azienda colpita. Onde evitare di diventare le prossime vittime di un attacco informatico, è opportuno modificare la password di tutti i siti che utilizzano la stessa password e contattare tutti gli istituti finanziari con cui si intrattengono rapporti commerciali per informarli che le informazioni o le credenziali potrebbero essere state compromesse.

Noi possiamo essere di aiuto 

Per saperne di più sulle altre minacce informatiche e su come proteggersi, può contattare il Suo team J.P. Morgan per ricevere schede informative o per programmare una sessione di formazione sulla sicurezza informatica. Visiti il nostro Hub per la prevenzione delle frodi informatiche, per maggiori informazioni.

¹Fisher Phillips |  https://www.fisherphillips.com/en/news-insights/ransomware-costs-businesses-record-high-1-billion-in-2023.html#:~:text=The%20%241.1%20billion%20tally%20of,ransoms%20paid%20out%20in%202022

2Checkpoint | https://blog.checkpoint.com/research/check-point-research-2023-the-year-of-mega-ransomware-attacks-with-unprecedented-impact-on-global-organizations/

³Verizon DBIR | https://www.verizon.com/business/resources/reports/dbir