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Le imprese familiari continuano ad espandere la loro presenza internazionale. Spesso, le famiglie alle spalle di queste aziende vivono in diverse parti del mondo, e ciò crea più di qualche sfida: culture diverse, fusi orari diversi e, non da ultimo, domande non semplicissime in materia di tassazione delle successioni e delle donazioni.
Uno dei nostri clienti è una famiglia composta da quattro persone, ciascuna detentrice di un interesse paritario in una holding personale ("personal holding company", PHC) tedesca. Gli azionisti sono i genitori, Fred e Mary, e i loro figli Sebastian e Dorothy, tutti cittadini tedeschi. Qualche anno fa, la holding personale ha venduto la divisione operativa investendo i proventi in quattro tipologie diverse di attivi finanziari con J.P. Morgan.
Sebastian ha studiato nel Regno Unito e si è sposato con una cittadina britannica, con cui vive a Londra da alcuni anni. Da sei mesi non è più considerato un residente tedesco ai fini fiscali. Dorothy ha vissuto per tre anni in Bretagna, dove ha deciso di rimanere dopo essersi trasferita dalla Germania per gestire la succursale francese dell'impresa di famiglia. Fred e Mary stanno pensando di andare in pensione e si sono trasferiti nella tenuta di loro proprietà a Maiorca, che in precedenza usavano come casa per le vacanze. Dopo qualche mese, Fred ha deciso di donare le sue quote residue nella holding personale a Mary, Sebastian e Dorothy.
Da un punto di vista legale e fiscale, questa situazione solleva numerosi quesiti. Per esempio, il cambio di residenza fa scattare l'imposta di uscita? Quale ordinamento civile si applica alla cessione di azioni? Un punto fondamentale è capire se le donazioni di Fred faranno scattare l'imposta di successione nelle varie giurisdizioni. Per rispondere a tutte queste domande, abbiamo considerato gli ordinamenti di Germania, Spagna, Francia e Regno Unito.
Le leggi di un paese in materia di imposte di successione sono spesso il frutto di decenni se non di secoli di cultura, religione e milieu nazionali più che di politiche tributarie moderne improntate alla logica e al buon senso. Spesso, le imposte di successione del XXI secolo mantengono richiami a fattori storici come il ruolo dei flussi migratori o la presenza di un sistema feudale. Di conseguenza, i vari paesi hanno sviluppato leggi peculiari in materia di imposte di successione e l'armonizzazione tra regioni diverse è limitata.
Nel modello angloamericano tende a prevalere il concetto di patrimonio indiviso. Questo metodo può essere considerato una sorta di tassa di proprietà sulla persona deceduta (il donatore). Di norma il destinatario (donatario) non deve pagare alcuna imposta.
Nell'Europa continentale, invece, l'approccio più diffuso è di trattare l'acquisizione da parte del singolo destinatario come l'evento tassabile. Nell'ambito di questo costrutto giuridico, alcune aree tengono conto solo della residenza del destinatario. Tra queste vi sono alcune regioni della Spagna, dove l'eventuale imposta sulle plusvalenze si configura già in capo al donatore/defunto. Anche altre giurisdizioni, tra cui la Germania e la Francia, considerano la residenza del donatore/defunto.
Vista la mancata armonizzazione tra le varie regioni e considerato che i trattati sulla doppia imposizione in materia di successioni sono relativamente pochi (la Germania ne ha siglati appena sei, di cui uno con la Francia), è chiaro che gli scenari simili a quello appena descritto possono portare a tassare due volte la stessa donazione (o all'assenza di obblighi fiscali). Tuttavia, questi effetti possono essere mitigati dalle norme nazionali, ad esempio quelle che considerano il periodo di tempo durante il quale si mantiene la residenza fiscale in un paese dopo aver cambiato la propria residenza (ad es. un cittadino tedesco che si trasferisce all'estero resta soggetto all'imposta di successione tedesca per cinque anni, periodo che diventa di 10 anni se si trasferisce negli Stati Uniti). A seguire esaminiamo in maggior dettaglio le donazioni di Fred a Mary, Sebastian e Dorothy e le possibili implicazioni fiscali.
Secondo le leggi tributarie nazionali, Fred potrebbe avere la residenza fiscale sia in Germania che in Spagna. Quand'anche rinunciasse del tutto alla sua residenza in Germania, ai fini fiscali verrebbe comunque considerato un residente tedesco per i cinque anni successivi (in altre parole, la sua residenza fiscale presunta rimarrebbe in Germania). Pertanto, la donazione di azioni a Mary, Sebastian e Dorothy farebbe scattare le imposte di successione tedesche. In Spagna, di contro, non sarebbero dovute imposte di successione in quanto l'ordinamento spagnolo non tiene conto della residenza fiscale del donatore.1
Mary, Sebastian e Dorothy rimarrebbero residenti tedeschi ai fini fiscali (de facto o in virtù della disposizione presuntiva) e soggetti all'imposta sulle successioni tedesca (per inciso, le donazioni fatte da Fred a sua moglie e ai due figli verrebbero assoggettate a tale imposta tedesca una sola volta).
Nessuna donazione è stata tassata due volte e tutte le donazioni sono state tassate in Germania. Per vari motivi, le donazioni sono state esentate dalle imposte di successione nelle altre giurisdizioni: l'ordinamento spagnolo in materia (così come applicato nelle Isole Baleari) non tassa le donazioni tra coniugi; la Francia applica l'imposta di successione se la donazione viene fatta da un non residente a un donatario che abbia risieduto nel paese per un certo periodo di tempo (a meno che non siano coinvolti patrimoni francesi); il Regno Unito non tassa i beneficiari delle donazioni (o doni di asset non del Regno Unito, provenienti da donatori non domiciliati nel Regno Unito).
Tuttavia, se la famiglia avesse fatto scelte diverse le cose sarebbero potute andare molto diversamente. Ad esempio, se Dorothy e Sebastian avessero vissuto con i loro genitori a Maiorca (non beneficiando dell'esenzione riconosciuta ai coniugi), si sarebbe potuto configurare uno scenario di doppia imposizione. Inoltre, se Fred avesse deciso di andare a vivere nel Regno Unito, una volta in pensione, avrebbe potuto qualificarsi come residente britannico alla sua morte e il suo intero patrimonio sarebbe stato soggetto all'imposta di successione britannica. Anche in questo caso si sarebbe potuto verificare uno scenario di doppia imposizione.
Uno sguardo lungimirante
I cambi di residenza – per motivi coniugali, di studio o pensionistici – vanno sempre pianificati con grande attenzione. È importante richiedere una consulenza legale ad esperti tributari in ciascuna giurisdizione per evitare spiacevoli sorprese. J.P. Morgan Private Bank offre servizi completi di gestione patrimoniale pensati per clienti con vite e famiglie internazionali. Vi raccomandiamo di rivolgervi al vostro consulente per avere maggiori informazioni.
1 Potrebbero invece trovare applicazione altre imposte spagnole, tra cui l'imposta sulle plusvalenze.
2 In base alla tassazione delle successioni applicata nelle Isole Baleari. Le imposte di successione spagnole non sono armonizzate a livello nazionale.
3 Per quanto riguarda l'imposta sulle donazioni in Francia – per esempio in relazione a un immobile sul suolo francese – la doppia tassazione verrebbe probabilmente ridotta mediante un'esenzione e/o un credito fiscale ai sensi dell'accordo sulla doppia imposizione in materia di successioni tra Germania e Francia.
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